Nell’Unione europea è possibile immaginare una ripresa in grande stile della produzione fotovoltaica, ovvero dei moduli e degli inverter necessari al funzionamento degli impianti fotovoltaici. Una parte della filiera che, almeno da un decennio a questa parte, è appannaggio dei produttori asiatici, essenzialmente per ragioni legate alla competitività di costo. In vista dell’ulteriore boom del fotovoltaico atteso nei prossimi anni, l’Ue vuole evitare il rischio dipendenza nelle forniture e ha così deciso di tornare a giocare un ruolo da protagonista nell’industria del solare. Tanto che nei giorni scorsi la Commissione, insieme ad attori industriali, istituti di ricerca, associazioni e altre parti interessate, ha lanciato la European Solar PV Industry Alliance.
L’obiettivo è mitigare il rischio di approvvigionamento garantendo la diversificazione delle forniture attraverso importazioni più diversificate, nonché soprattutto con l’aumento della produzione di pannelli solari fotovoltaici innovativi e sostenibili europei, che dovrebbe raggiungere i 30 GW di capacità produttiva europea già entro il 2025. Il raggiungimento di questo target comporterebbe 60 miliardi di euro di nuovo PIL all’anno in Europa e la creazione di oltre 400.000 nuovi posti di lavoro. Uno sviluppo ritenuto fondamentale per raggiungere gli obiettivi di REPowerEU di oltre 320 GW di nuova capacità fotovoltaica installata entro il 2025 e di quasi 600 GW entro il 2030.
Le priorità per sostenere l’industria fotovoltaica europea
La European Solar PV Industry Alliance ha presentato le sue priorità per il 2023: innanzitutto, si punterà a garantire opportunità di investimento per il solare fotovoltaico europeo, mappando le opportunità di investimento e creando pipeline di progetti bancabili. L’obiettivo è attrarre investimenti privati per sviluppare e commercializzare prodotti fotovoltaici innovativi e competitivi realizzati in Europa. In via prioritaria, l’Alleanza lavorerà per allineare gli investimenti UE, nazionali e privati, compresi i piani nazionali di ripresa e resilienza.
In secondo luogo si punta a creare un ambiente favorevole al fotovoltaico europeo, affrontando ostacoli come la necessità di procedure di autorizzazione semplificate per i nuovi siti di produzione o di garantire l’approvvigionamento di materie prime e componenti necessari alla produzione. L’Alleanza sosterrà inoltre la sostenibilità e circolarità lungo tutta la catena del valore, individuerà le innovazioni di punta, anche attraverso la ricerca finanziata dall’UE, e lavorerà per affrontare la carenza di manodopera e di competenze nel settore. Infine, si punta a contribuire a stimolare la domanda di pannelli Made in Europe, incoraggiando l’uso di criteri non soltanto di prezzo nelle iniziative pubbliche, così da favorire la competizione con i prodotti asiatici.