Sono stati assegnati nei giorni scorsi gli Eni Award: si tratta di un importante riconoscimento internazionale che premia la ricerca nei campi dell’energia e dell’ambiente. In particolare per la sezione Transizione Energetica, rivolta a ricerche nel campo dell’efficienza energetica nonché della cattura, utilizzo e sequestro dell’anidride carbonica, il premio è stato assegnato ex aequo a Yu Huang, della University of California (Los Angeles, USA), per la ricerca Celle a combustibile a idrogeno economiche e sostenibili per la decarbonizzazione dei trasporti, e a Jeffrey R. Long, della University of California (Berkeley, USA), per la ricerca Adsorbimento cooperativo in materiali MOF per la cattura di gas.
In sintesi Yu Huang ha sviluppato catalizzatori innovativi molto efficienti per celle a combustibile a idrogeno (HFC), migliorandone significativamente sia le prestazioni che l’economicità e la sostenibilità di produzione. In particolare, ha ideato uno strato protettivo su scala nanometrica che impedisce il deterioramento di tali catalizzatori durante la loro operatività nonché una tecnologia basata sull’utilizzo di nanofili che permette la radicale riduzione dell’utilizzo di platino, elemento critico e ad alto costo. Le HFC sono considerate un’alternativa ai motori a combustione interna e perciò un valido contributo alla decarbonizzazione dei trasporti.
Jeffrey R. Long è stato invece premiato progettato e sviluppato materiali cristallino-nanoporosi, conosciuti con l’acronimo MOF, che, opportunamente funzionalizzati, sono in grado di separare selettivamente molecole specifiche da miscele anche complesse. L’applicazione principale riguarda l’anidride carbonica che viene separata, ad esempio, da gas di combustione e persino dall’aria. Questi materiali, caratterizzati da elevata capacità adsorbente e bassa energia di rigenerazione, operano con un meccanismo di adsorbimento cooperativo, mai osservato in precedenza. Ciò ha favorito un loro impiego in processi industriali di cattura dell’anidride carbonica dall’aria (Direct Air Capture, DAC);
Nuovi materiali per applicazioni energetiche
Nella sezione Frontiere dell’Energia, che interessa le ricerche sulle fonti rinnovabili e sullo stoccaggio dell’energia, il premio è stato assegnato a Matthew Rosseinsky della University of Liverpool (UK) per il suo lavoro sulle Tecniche digitali per la progettazione e scoperta di materiali per l’energia di nuova generazione. Matthew Rosseinsky e il suo team hanno aperto nuove prospettive nel campo della scienza dei materiali, inclusi quelli per applicazioni energetiche, mediante l’utilizzo delle nuove tecniche computazionali. Questo approccio integrato e innovativo, che combina intelligenza artificiale, machine learning e modelli fisici computazionali con l’automazione, può rendere più rapida la scoperta di materiali ad alte prestazioni prevedendone sia le proprietà che la stabilità. Tali nuovi materiali sono considerati necessari per rispondere alla sfida net zero, quali ad esempio assorbitori solari senza componenti tossiche enuovi elettroliti con elevate proprietà di trasporto per batterie.
Nella sezione Soluzioni Ambientali Avanzate, dedicata a valorizzare l’innovazione scientifica e tecnologica per la tutela e l’uso sostenibile delle risorse naturali, il premio è stato assegnato a Thalappil Pradeep dell’Indian Institute of Technology, Madras (India) per la sua ricerca relativa a Tecnologie accessibili per la potabilizzazione dell’acqua mediante materiali avanzati. Thalappil Pradeep ha scoperto nanomateriali per la rimozione dall’acqua di contaminanti tossici, quali l’arsenico e l’uranio, con i quali ha sviluppato una soluzione avanzata, sostenibile ed economica, per ottenere acqua potabile. Attualmente in India 1,3 milioni di persone beneficiano ogni giorno di questa invenzione a un costo estremamente conveniente, pari 2,1 paise (US$0,00028) per litro di acqua trattata. Questa tecnologia, caratterizzata da facilità di manutenzione e smaltimento, da bassi costi e impatto ambientale, è stata approvata per l’implementazione su scala nazionale in India.
Le startup premiate
Gli Eni Awards si interessano anche di Open Innovation, attraverso la Menzione speciale “Eni Joule for Entrepreneurship” , che è stata assegnata a tre startup:
- RECO2, startup di Pontecorvo (Frosinone), ha brevettato un processo virtuoso di economia circolare per la produzione di un’ampia gamma di prodotti utili per l’edilizia sostenibile e l’arredo urbano attraverso il riutilizzo di materiali di scarto industriale.
- Ohoskin, startup di Catania che ha creato e brevettato un tessuto alternativo alla pelle animale per utilizzi nei settori della moda, automotive e arredamento, prodotto da scarti di arance e pale di fichidindia, la cui filiera produttiva è interamente in Italia.
- 20energy, realtà di Spoleto, ha sviluppato, prodotto e commercializzato un dispositivo intelligente che converte l’energia cinetica dissipata dalle automobili in fase di rallentamento in energia elettrica utilizzabile in loco o distribuita alla rete.
Articolo originariamente pubblicato il 19 Ott 2023