Prevenire, fermare e invertire i danni inflitti agli ecosistemi del Pianeta, cercando di passare dallo sfruttamento della natura alla sua guarigione. Il “Ripristino degli Ecosistemi” è il tema della Giornata Mondiale dell’Ambiente di quest’anno e per l’occasione il cloud provider italiano Aruba, ha voluto portare il proprio contributo per ribadire come il mondo dell’ICT stia facendo tanto e possa fare ancora di più per questa battaglia che coinvolge tutti.
Secondo un recente report di Ericsson, le emissioni dell’ICT lungo l’intero ciclo di produzione e consumo rappresentano l’1,4% di quelle globali. Altri studi riportano che entro il 2025 i data center consumeranno un quinto di tutta l’energia generata nel mondo. Per questo “è essenziale alimentare strategie green così da ridurre il consumo e impegnarsi a fare un uso intelligente delle energie rinnovabili. Ma ancora più importante è mettere insieme questi sforzi e applicarli a tutti i settori industriali, solo in questo modo sarà possibile condurre una partita vincente per le imprese, quanto per l’ambiente” afferma Alessandro Bruschini, Infrastructure Manager di Aruba.
Partire dai data center per ridurre il consumo energetico
Per rendere i Data Center meno energivori, è necessario pensare all’impatto che possono avere in termini di consumo energetico fin dalla progettazione: dalla scelta dell’area in cui va realizzato, verificando se in loco siano disponibili fonti rinnovabili con cui produrre energia per il sostegno del data center stesso e delle attività ad esso correlate. Una volta ridotto al minimo il fabbisogno energetico, è necessario utilizzare energia rinnovabile, e se possibile, produrla in loco: è ottimale investire in quelle fonti naturali che devono essere vicine al luogo in cui poi si utilizza l’energia, per evitare le elevate perdite dovute alla trasformazione e al trasporto in caso di produzioni distanti dai siti di utilizzo.
L’importanza del fare squadra per una trasformazione digitale green
L’impegno per un futuro e un IT sostenibile sono da sempre cardini della visione aziendale di Aruba che oggi può definirsi un’azienda Carbon Footprint Negative grazie all’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili: dagli investimenti in impianti fotovoltaici di proprietà alla recente acquisizione di 4 centrali idroelettriche grazie alle quali dispone di ulteriori 6MW di potenza per la produzione di energia, fino alla progettazione e costruzione di data center ad impatto zero.
“Fortunatamente, sono sempre di più le aziende che fanno squadra in questa sfida” interviene Bruschini che racconta “Insieme ad altri importanti provider europei abbiamo concordato un’iniziativa di autoregolamentazione, il Climate Neutral Data Centre Pact, un impegno storico da parte dell’industria europea del cloud e dei data center per guidare in modo proattivo la transizione verso un’economia neutra dal punto di vista climatico. Non solo, insieme ad altre 25 aziende di tutto il mondo abbiamo sottoscritto la European Green Digital Coalition per investire nella diffusione di servizi digitali sostenibili ed efficienti, sviluppare strumenti per misurare l’impatto delle tecnologie sull’ambiente e unire le forze per una trasformazione digitale green, a vantaggio dell’ambiente, della comunità e dell’economia”