ICT

Akamai: collaborazione nella filiera per ridurre l’impatto ambientale dei Data Center

Nel 2020 le attività digitali emetteranno la stessa quantità di CO2 dell’intero Medio Oriente, per questo il settore deve puntare su rinnovabili ed efficienza energetica

Pubblicato il 04 Ago 2020

big-data

L’emergenza Covid-19 ha reso ancora più evidente quanto il digitale sia importante per la nostra esistenza, permettendoci di continuare la nostra vita lavorativa e non solo. Il problema, però, è che queste attività dipendono in buona parte dal funzionamento dei Data Center che, come noto, hanno un consumo elettrico importante. Con un impatto dunque altrettanto importante dal punto di vista ambientale, dal momento che produzione e consumo di energia – quando non avvengono a partire da fonti rinnovabili – incidono significativamente in termini di emissioni. Infatti, si stima che le attività digitali nel 2020 emetteranno la stessa quantità di CO2 che l’intero Medio Oriente ha emesso nel 2017.

La sfida, dunque, è quella di ridurre la carbon footprint nei data center, puntando sull’efficienza energetica e sulle fonti pulit, in particolare trovando il modo di diminuire l’uso di energia non necessaria. Un’azienda del settore digitale che ha fatto notevoli passi in avanti in questo senso è Akamai:  dal 2015, la piattaforma Data center del gruppo è cresciuta di oltre il 182%, ma ha utilizzato il 61% di energia in meno per gigabit di capacità di rete.  Akamai sta infatti implementando metodi innovativi per ridurre l’impatto attraverso una maggiore efficienza del software, dell’hardware e della piattaforma, tramite l’approvvigionamento di energia rinnovabile nei mercati più critici e la collaborazione con i fornitori di co-location green, dove possibile. Inoltre, grazie al progetto Future of Internet Power (FoIP), Akamai sta lavorando con altre aziende in tutto l’ecosistema di Internet per sviluppare una nuova iniziativa chiamata “LESSEN” (LESsor Sustainable Energy Network).  Si tratta di un programma educativo destinato ai proprietari di immobili e gli operatori dei data center di co-location, con l’obiettivo di sviluppare strategie energetiche sostenibili.

Insieme ad altre 100 aziende, Akamai ha sponsorizzato l’iniziativa regionale sui trasporti e sul clima per migliorare i trasporti e sviluppare l’economia dell’energia pulita negli Stati del nord-est e del medio-atlantico. Akamai ha anche fatto parte del Virginia Clean Economy Act per aiutare a rendere scalabili le risorse energetiche pulite in modo economicamente conveniente, con l’intenzione di mettere lo stato della Virginia sulla strada verso un sistema di energia elettrica senza emissioni di carbonio al 100% entro il 2050.

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