Il settore elettrico, in uno scenario di forti trasformazioni, ha ancora più bisogno di una massiccia iniezione di digitalizzazione: questa la scommessa di Schneider Electric, che ha ufficialmente presentato al mercato tutta una serie di prodotti e soluzioni esplicitamente rivolti verso questo paradigma. A conferma del percorso che la multinazionale ha intrapreso da una decina di anni a questa parte. Come ha raccontato Ivan Maineri, Vice Presidente Home Distribution & Power Product, Schneider Electric, ci sono almeno tre macro tendenze strettamente connesse allo sviluppo della digitalizzazione: sostenibilità, resilienza e sicurezza. “Servono innovazioni che veicolano alcuni valori fondamentali: la resilienza, per garantire la disponibilità di energia e renderla affidabile; la sicurezza per le persone e cose, sia in termini di rischi elettrici sia di rischi informatici legati alla connettività; l’efficienza, intesa come riduzione dei consumi, degli sprechi e come ottimizzazione continua; la sostenibilità, per contribuire con ogni scelta ad accelerare il necessario percorso di decarbonizzazione”. Fenomeni che, dunque, interessano da vicino la nutrita filiera di partner di Schneider Electric sul territorio, ovvero progettisti e installatori, che devono essere in grado di intercettare le nuove esigenze dei clienti finali, costruendo impianti di nuova generazione e concezione. Le soluzioni digitali e connesse possono consentire di ridurre il consumo di energia e le emissioni correlate, aumentando l’affidabilità e consentendo così a strutture commerciali, edifici, aziende produttive di lavorare al meglio, evitando interruzioni e guasti, in piena sicurezza. Una sfida non certo semplice e immediata, data la naturale e inevitabile tendenza alla conservazione tipica del settore della distribuzione elettrica, ma su cui Schneider pensa che valga la pena scommettere. Visto anche il contenuto del PNRR, la cui gran parte delle risorse riguarda proprio digitalizzazione e sostenibilità, sostenendo dunque quello shift tecnologico che Schneider Electric punta a intercettare. Forte di un’esperienza di dieci anni: come ha raccontato Benedetta Cantoni, Group Product Manager LV, i primi elementi di digitalizzazione erano stati introdotti nel 2012, con iQuadro, il primo quadro digitale per la bassa tensione. Successivamente Schneider Electric ha continuato ad avanzare in questa direzione, ad esempio con la sua piattaforma Ecostruxure Power, che permette di ricavare, gestire e analizzare informazioni preziose sull’elettricità, grazie all’apporto degli analytics.
Le novità di MT-BT 4.0
Oggi invece Schneider Electric ha presentato il sistema MT-BT 4.0, che completa la proposta di soluzioni digitali per la distribuzione e gestione dell’energia, con applicazioni che mettono l’Internet of Things a servizio concreto dell’operatività, nel quadro della piattaforma EcoStruxure Power. In particolare, l’offerta si estende a tutti i livelli dei componenti connessi, del controllo edge e di analytics, app e servizi. Ad esempio, per prevenire guasti di natura elettrica e relativi incendi è ora disponibile Heat Tag, un sensore wireless in grado di monitorare il surriscaldamento dei cavi per i quadri bassa tensione, analizzando costantemente i parametri dell’aria e accorgendosi della eventuale degradazione prima ancora che gli incendi si verifichino. Sempre verso la sicurezza va Acti 9 Active: si tratta di un interruttore integrato un solo componente protegge da cinque diversi tipi di guasto elettrico: sovraccarico, sovratensione, cortocircuito, corrente di fuga e guasti di arco. Il cuore del sistema MT-BT 4.0 di Schneider Electric è invece EcoStruxure Panel Server: si tratta di un gateway unico che si interconnette con i dispositivi connessi IoT di qualsiasi rete di distribuzione elettrica, semplificando l’acquisizione e l’analisi dei dati. È stata poi presentata una nuova gamma di quadri elettrici di media tensione, denominata SM AirSeT , caratterizzata dal sezionatore 100% aria e vuoto e dal comando CompoDrive, realizzato in materiali compositi per migliorare l’efficienza. “Si tratta di innovazioni importanti perché possono garantire vantaggi nell’uso e nella manutenzione: anche in questo caso il focus fondamentale è sulla sicurezza degli asset, sulla resilienza (evitare fermi impianti e sulla sostenibilità). Con una notevole semplificazione, che può garantire a impiantisti e installatori una maggiore fidelizzazione del cliente a valle, grazie anche alla gestione dei dati”, evidenzia Maineri.
La strategia per la mobilità
La maggiore novità è però l’ingresso in forze di Schneider Electric nel mercato della mobilità elettrica con la soluzione EcoStruxure for eMobility, dietro cui c’è una nuova gamma di stazioni di ricarica EV Link Pro AC ed il software EcoStruxure EV Charging Expert – rivolti in particolare al settore degli edifici del terziario commerciale. La scelta, come dimostra l’animato dibattito di questi giorni, è frutto della aspettativa di crescita del mercato della emobility, con le auto elettriche che dovrebbero controllare il 50% delle vendite del mercato automotive già al 2030. In questo contesto la gestione efficiente della ricarica diventa ancora più importante, considerato che l’aumento della circolazione dei veicoli a batteria comporterà un incremento dei consumi elettrici. Qua interviene Schneider Electric, con soluzioni modulari che si rivolgono anche alle piccole e medie imprese che hanno deciso di intercettare questo trend: le stazioni di ricarica EV Link Pro AC sono pensate come dispositivi robusti, testati al 100% in fabbrica e prodotti in Europa, in conformità alle normative più stringenti IEC e ISO, con attenzione particolare alla cybersecurity, rispondono ai principali standard attuali e futuri (ZE Ready, EV Ready, ISO15118 Plug&Charge) e sono disponibili in numerosi modelli. L’installazione è concepita per essere flessibile, mentre una app dedicata eSetup consente una facile operatività, manutenzione e configurazione, con possibilità di integrazione nei sistemi BMS. Completa la soluzione EcoStruxure EV Charging Expert, con cui è possibile gestire e monitorare fino a 1000 stazioni. Il software garantisce affidabilità nell’erogazione di energia distribuendo in modo dinamico e in tempo reale l’energia disponibile per caricare i veicoli, potendo evitare le ore di punta, i rischi di interruzione dell’alimentazione e garantendo una esperienza semplice per l’utente. Tutte queste novità sono raccontate da Schneider agli operatori della filiera con una serie di incontri e assicurando il necessario supporto. In particolare l’obiettivo è coinvolgere anche i classici impiantisti elettrici ancora legati al tradizionale mondo elettromeccanico, che ancora faticano a digerire il passaggio al digitale.