Secondo l’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) oltre un quarto (26.6%) delle emissioni totali di gas serra nel 2022, in Italia, sono state generate dal settore dei trasporti: un impatto causato anche dall’utilizzo di mezzi ad alimentazione tradizionale. Inoltre, nel nostro paese, come suggerito da UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), l’età media dei veicoli industriali in circolazione è di 14 anni, con una preponderanza di motori diesel.
Il progetto di transizione a carburanti a basse o zero emissioni nei trasporti
In uno scenario che impone l’urgenza di accelerare il passaggio all’utilizzo di veicoli a zero o a basse emissioni, CHEP – azienda di riferimento nel mercato del noleggio e riutilizzo dei pallet, piattaforme su cui viaggiano la quasi totalità delle merci in Italia – ha avviato nell’ultimo anno, con la sua rete di trasportatori, un progetto di transizione a carburanti green. Grazie al passaggio di parte della sua flotta da diesel a HVO (Hydrotreated Vegetable Oil) – un combustibile prodotto tramite il riutilizzo di materie prime sostenibili – in un anno sono state risparmiate 399 tonnellate di CO2.
L’impiego di veicoli con carburanti alternativi è avvenuto anche nell’ambito di un programma di trasporto intermodale treno-gomma promosso da CHEP che ha visto, nell’ultimo miglio della tratta nazionale Sicilia – Lombardia, l’utilizzo di camion alimentati a LNG (Gas naturale liquefatto), un gas a basso impatto ambientale, poiché annulla le emissioni di particolato (PM10, PM2,5) e riduce considerevolmente le emissioni di gas serra (CO2).
In questa direzione, CHEP ha fissato obiettivi su base scientifica (science-based targets) per diminuire entro il 2030 le emissioni di scope 1 e 2 del 42% (rispetto al 2020) e quelle di scope 3 del 17% (rispetto al 2020).
Uno dei gruppi logistici più sostenibili al mondo: l’obiettivo di CHEP
“Circa il 60% delle emissioni globali di CHEP derivano dai servizi di trasporto in subappalto. Il nostro obiettivo è raggiungere il Net Zero entro il 2040, anticipando di dieci anni la scadenza prevista dall’Accordo di Parigi sul clima – dichiara Margherita Brasiello, Carrier Manager di CHEP Italia – Gli sforzi per passare all’utilizzo di carburanti a basse o zero emissioni nel trasporto merci su strada, e per aumentare la quota di trasporto multimodale, sono esempi di azioni al centro della nostra strategia globale, a sostegno dell’impegno nel continuare a essere uno dei gruppi logistici più sostenibili al mondo”.
Le aziende che hanno scelto CHEP per la transizione ecologica
“Prevediamo entro la fine dell’anno di riuscire a convertire ad HVO la nostra intera flotta proprietaria. Per questo l’attenzione posta da CHEP al tema della transizione ecologica è stata per noi di estrema rilevanza” spiegano da Marcon Spedizioni Srl, azienda di trasporti che, insieme a CHEP, ha abbracciato il percorso di transizione green.
Tra queste, anche la società di logistica e trasporti Loghilton Srl. “Il passaggio è stato semplice – osservano – è bastato realizzare un’area dedicata e un impianto per lo stoccaggio e il rifornimento del carburante HVO. I benefici derivanti dal suo utilizzo hanno già dato un risultato in termini di risparmio economico pari al 2%. Abbiamo registrato anche una diminuzione dell’8% nell’impego di AdBlue urea”.
“Da Luglio 2023 ad oggi – proseguono da Sennder Italia Srl, terzo partner nel progetto di transizione a carburanti green – in accordo con i piani di CHEP, parte dei trasporti a noi affidati sono stati eseguiti con HVO, permettendo un risparmio di 42 tonnellate di CO2 equivalente. Siamo molto orgogliosi di affiancare CHEP nel suo programma di riduzione delle emissioni e non vediamo l’ora di espandere questa collaborazione”.