Il settore Energy & Utility è nel bel mezzo di una straordinaria accelerazione evolutiva. La liberalizzazione del mercato, la spinta verso la mobilità elettrica, la Smart City e la sempre maggiore attenzione per la sostenibilità obbligano le organizzazioni a investire fortemente in innovazione e a diventare data-driven company in tutto e per tutto.
A prescindere dal mercato di riferimento (elettricità, gas, acqua…), sulle aziende del settore Energy & Utility incombe parte della responsabilità di portare la società verso un futuro più sostenibile. Cosa che, inevitabilmente, passa dall’ottimizzazione dei processi, dalla personalizzazione del rapporto con i clienti, dalla creazione di customer experience eccezionali e di nuovi servizi a valore aggiunto, ma anche dallo sviluppo di modelli di business innovativi fondati proprio sulla valorizzazione dei dati.
La trasformazione culturale e le grandi opportunità dei dati
Una cosa è certa: il settore Energy & Utility non è avaro di dati. Si pensi a tutti i sistemi di telemetria dei contatori e alle opportunità che derivano dalla loro valorizzazione. Tuttavia, come accade anche in altri settori, la loro trasformazione in insight su cui basare decisioni strategiche è una pratica con ampi margini di crescita.
Quello dell’energia è stato per molto tempo un mercato protetto, da cui una minore necessità di sfruttare tutte le leve possibili per differenziarsi e ottenere un vantaggio competitivo. La liberalizzazione sta cambiando le cose e ci ricorda l’analoga evoluzione avvenuta in ambito finance negli ultimi 15 anni, con la rivoluzione fintech, insurtech e proptech. Sono entrati, e stanno entrando nuovi player che puntano proprio sull’innovazione, sull’approccio data-driven e sulla valorizzazione del dato per creare nuovi servizi e consolidare la propria posizione anche in prospettiva futura, laddove Smart Grid e Smart City apriranno ulteriori opportunità. Anche gli incumbent si stanno adeguando, per quanto la trasformazione culturale sia profonda e, di conseguenza, richieda tempo.
I dati permettono alle organizzazioni di aumentare l’efficienza dei flussi di produzione, acquisto e vendita di energia per l’ottimizzazione dei costi, garantire la disponibilità e fornire un servizio migliore ai clienti. Tra le aree di business maggiormente interessate alla BI e agli Analytics, il demand forecasting è un punto di partenza, insieme al perfezionamento del servizio clienti, all’ottimizzazione e alla manutenzione degli asset, al risk management e a tutte le analisi in ambito vendite, tra cui quella relativa alla produttività, la prospect analysis e gli insight sui clienti a beneficio della forza vendita. In ambito sales c’è poi un tema di monitoraggio di eventuali pratiche commerciali scorrette (il modello di vendita è basato sull’outsourcing), che spesso portano a perdite economiche e, senz’altro, anche a danni di reputazione. La BI è uno strumento efficace per identificare e rilevare con prontezza queste situazioni.
Parlando di use case particolarmente interessanti per il mondo Energy & Utility, Federico Romitti, Senior Sales Account Executive di MicroStrategy, pone l’accento sulla personalizzazione del servizio, sottolineando però le implicazioni in ambito privacy: “Grazie alle informazioni che derivano dai dati, le aziende possono ottimizzare la produzione e l’acquisto di energia allineandole alle condizioni migliori e alle esigenze concrete della clientela. Possono proporre ai clienti offerte particolarmente vantaggiose e ben ritagliate sui profili di consumo, migliorando esperienza e agendo positivamente sulla fidelizzazione. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare la tutela della privacy, che rende possibile tutto ciò soltanto in caso di consenso informato”. Per questo, le aziende dovrebbero anche valutare altre strade, e in particolare quella della Data Monetization, che essendo basata su informazioni aggregate non viola alcun dettato normativo.
La Data Monetization nel settore Energy e Utility
La Data Monetization consiste nel trasformare i propri dati (e relativa analisi) in una fonte di introito diretto ed è un modello diffuso soprattutto in ambito telco. Romitti lo ritiene un trend molto interessante, poiché “ciò che non si può fare a livello di singolo utente è possibile e ha grande valore a livello aggregato”.
A titolo d’esempio, le informazioni sui consumi energetici di una certa zona fanno gola a molte aziende: si pensi a chi deve selezionare la location migliore per un supermercato ma non sa se le aziende della zona sono ancora fortemente popolate o hanno abilitato lo smart working per tutti. Non solo: Romitti riporta l’esempio delle utilities che stanno investendo sui progetti di Smart City costruendo colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. In questo caso, l’analisi dei dati fornisce informazioni anche sugli spostamenti delle persone e sulle direttrici più utilizzate, così da posizionare strategicamente attività commerciali e creare servizi a valore aggiunto.
Gli strumenti per la Data Monetization e le peculiarità di MicroStrategy
A patto di disporre degli strumenti giusti e di non essere vincolati agli ‘scogli culturali’ di cui sopra, la Data Monetization è un’arma potente per le organizzazioni del settore. Ed ecco che entra in campo la piattaforma di BI di MicroStrategy, che può essere declinata come una vera e propria Data Monetization platform capace di abilitare nuove forme di introito. La piattaforma, come riporta il Magic Quadrant Gartner delle soluzioni di BI, offre infatti quel mix di flessibilità e affidabilità che è essenziale per assecondare le attuali esigenze di innovazione.
Alle decine di applicazioni pratiche della BI in ambito Energy & Utility, MicroStrategy risponde con una soluzione facilmente implementabile e configurabile, che oltre all’integrazione con centinaia di fonti dati diverse, permette di creare vere e proprie applicazioni ad hoc, ottimizzate per l’esperienza mobile e sviluppate con approccio No-Code. L’architettura della soluzione, inoltre, è la risposta alle esigenze di qualità del dato e di attendibilità delle informazioni. MicroStrategy integra le sorgenti dati in uno strato semantico unico e centralizzato, che allinea tutta l’azienda su dati e metriche, creando la cosiddetta single version of the truth e abbandonando i rischi della frammentazione. In altri termini, MicroStrategy rimuove un ostacolo alla buona governance aziendale. Infine, tra gli elementi differenzianti Romitti sottolinea il concetto di embedding: “si tratta della capacità di inserire le analisi della piattaforma all’interno delle applicazioni di business (hyperintelligence, ndr), così da creare delle pillole di informazioni contestuali all’attività che si sta svolgendo”.
I benefici sono evidenti: un’esecuzione più efficace dei processi e decisioni rapide e sicure, con una riduzione contestuale di tempi e costi.