Fonti Pulite

La Germania accelera sul fotovoltaico: obiettivo 100 GW

In Italia, invece, il solare fatica a correre, anche a causa delle complessità normative

Pubblicato il 29 Gen 2021

impianti fotovoltaici
Valerio Nataliza, amministratore delegato di Sma Italia

La Germania è da sempre il Paese capofila delle rinnovabili, che ha spinto con decisione anche per l’approvazione dei diversi obiettivi europei in materia di energia e ambiente. Come racconta Valerio Natalizia, amministratore delegato di SMA Italia, a fine anno il Governo di Berlino ha deciso di raddoppiare la potenza fotovoltaica installata riformando la propria legge sulle energie rinnovabili. Si passerà quindi da circa 50 GW a 100 GW entro il 2030, puntando a raggiungere il 65% di fonti rinnovabili elettriche. L’obiettivo è promuovere il fotovoltaico nelle sue diverse forme, ovvero sulle applicazioni residenziali e commerciali, ma anche sui grandi impianti, attraverso aste dedicate alle quali potranno partecipare anche progetti di agro-fotovoltaico e fotovoltaico galleggiante. Altro tema strategico del piano di sviluppo delle fonti rinnovabili tedesco è lo storage nelle sue diverse declinazioni e taglie.  Non  a caso, sono già stati introdotti incentivi legati ai sistemi di ricarica elettrica ed è stata promossa l’integrazione delle diverse tecnologie all’interno delle comunità energetiche. Inoltre, il Governo tedesco ha stabilito l’obiettivo  di raggiungere la climate neutrality entro il 2050 nel solo settore elettrico). Una strategia che sembra inserirsi perfettamente in quella europea: lo scorso 11 dicembre, infatti, i capi di Stato e di governo dell’Unione europea hanno concordato di ridurre le emissioni di CO2 nei Paesi dell’UE almeno del 55% entro il 2030, rispetto all’obiettivo precedente che era del 40%.

E l’Italia? Secondo SMA il nostro Paese appare in ritardo, soprattutto per quanto riguarda il fotovoltaico: il livello delle installazioni annue resta al di sotto del GW di potenza. mentre nel 2020 la Germania ha installato 4,8 GW, la Spagna 2,6, i Paesi Bassi 2,4 e la Polonia 2,2. 2Tra le cause, il fatto che i grandi impianti sembrino essere ancora un tabù in Italia e questo per pregiudizi e disinformazione che non hanno nulla a che vedere con la realtà. Non si possono raggiungere determinati obiettivi senza il ricorso ai grandi impianti. Inoltre, è necessario favorire in maniera decisa la convivenza tra il fotovoltaico e l’agricoltura con soluzioni che possano facilitare lo sviluppo congiunto dei due settori anche attraverso il revamping e repowering degli impianti esistenti”, evidenzia Natalizia. Secondo cui la priorità per  il futuro priorità è risolvere a livello regionale la situazione autorizzativa che oggi si è creata e che blocca la realizzazione degli impianti, fondamentale per il futuro del mercato italiano. La necessità, dunque, è di semplificazioni reali che permettano, ad esempio, al Superbonus di essere un volano per tutto il settore potrebbe costituire il vero cambio di marcia.

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