Dopo un lungo e complicato iter autorizzativo, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla realizzazione dell’impianto geotermico di tipo binario, con relative opere connesse, che sarà realizzato nel Comune di Abbadia San Salvatore (SI), proposto da Sorgenia. Secondo la società energetica, la centrale geotermica Val di Paglia permetterà di produrre energia elettrica rinnovabile e pulita, coprendo il fabbisogno di oltre 32.000 famiglie, evitando le emissioni in atmosfera di 40.000 tonnellate annue di CO2. Più precisamente, secondo quanto si può leggere sul sito di Sorgenia, il progetto prevede la realizzazione di un impianto geotermico innovativo, ma non sperimentale, che si avvale di un insieme di soluzioni tecnologiche ampiamente consolidate. Innanzitutto l’impianto non comporterà alcuna emissione in atmosfera, grazie alla totale reiniezione del fluido geotermico. La centrale a ciclo binario prevede che il fluido geotermico estratto dal sottosuolo ceda il calore a un secondo fluido, che gira in un circuito chiuso producendo energia elettrica. Una volta raffreddato, il fluido geotermico sarà re-iniettato nel serbatoio di provenienza, insieme ai gas incondensabili portati a una pressione tale da renderli solubili nell’acqua geotermica, senza venire mai a contatto con l’esterno. La centrale, inoltre, è stata progettata per preservare la risorsa idrica: per il raffreddamento del ciclo, infatti, verrà impiegata solo aria e non acqua.
Queste caratteristiche, secondo Sorgenia, garantiranno performance ambientali elevatissime, risolvendo così uno dei punti controversi della generazione elettrica geotermica. Soddisfazione per la (inusuale) decisione del Governo è stata espressa da Alberto Bigi vicepresidente di Sorgenia: “”Siamo molto soddisfatti per la decisione del Governo. Dopo anni di confronti si dà il via libera a una centrale all’avanguardia per la produzione di energia rinnovabile, senza emissioni. È un importante traguardo per tutti, soprattutto a fronte di una situazione complessa che impone un incremento della produzione elettrica nazionale da fonte rinnovabile. Un impianto che, oltre a generare energia pulita per 32 mila famiglie, produrrà valore per il territorio, portando in Amiata un esempio particolarmente virtuoso di produzione geotermica”.