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PNRR: FPA dà voce agli innovatori, motore di cambiamento della PA

Aperte fino al 18 marzo le candidature alla seconda edizione del premio FPA “Rompiamo gli schemi” rivolto agli innovatori del settore pubblico e privato, che hanno introdotto nella loro organizzazione soluzioni “usando la creatività, superando gli schemi e gabbie di pensiero consolidate” per sostenere il cambiamento. I tre vincitori saranno presentati durante il FORUM PA 2022, in programma dal 14 al 17 giugno

Pubblicato il 24 Feb 2022

FPA cerca gli innovatori che stanno cambiando la PA: al via il Premio "Rompiamo gli Schemi"

Il Paese che riparte ha bisogno di storie che siano di ispirazione verso il cambiamento. Con la missione di individuare persone che usano la creatività per innovare, lo scorso anno FPA – società di servizi e consulenza del Gruppo Digital360 – ha lanciato la prima edizione del Premio “Rompiamo gli schemi” dedicato a scoprire e valorizzare gli innovatori del mondo pubblico e privato che – unendo competenza, idee e spirito di iniziativa – sono diventati motore di cambiamento all’interno delle organizzazioni in cui lavorano.

Nell’ambito del FORUM PA 2022, che si terrà dal 14 al 17 giugno, la società rilancia l’iniziativa, – realizzata in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale, Fondazione per la Sostenibilità Digitale e PA Social – convinta che ora più che mai sia fondamentale raccontare e dare evidenza alle persone che lavorano nella PA e per la PA, alle loro competenze, alle loro idee, al loro coraggio e al loro spirito di iniziativa. I vincitori saranno premiati proprio durante l’evento che si terrà in forma ibrida: in presenza presso il Centro Congressi Auditorium della Tecnica di Roma e online sulla piattaforma di FPA.

I progetti inviati saranno sottoposti alla giuria di FPA, che selezionerà una short list di 10 candidati sulla base di alcuni criteri di valutazione: completezza nella descrizione e nel racconto del candidato rispetto al focus del premio, coerenza con finalità e obiettivi indicati nel bando, rilevanza dell’innovazione introdotta nell’organizzazione, originalità dell’esperienza e della metodologia adottata, qualità dei contenuti e degli strumenti adottati (comprese le nuove tecnologie), replicabilità in contesti differenti. Tra i finalisti nella short list, i giurati sceglieranno i 3 vincitori del premio.

Sarà possibile presentare la propria candidatura fino al 18 marzo 2022 alle ore 17.00.
Per maggiori informazioni, rimandiamo alla pagina dedicata.

Partire dalle persone per rinnovare la PA, sulla via di ripresa del Paese

L’importanza delle persone per il rinnovamento della PA è una premessa indiscutibile: basti pensare all’importanza che le nuove assunzioni, le competenze e la formazione dei dipendenti pubblici stanno assumendo all’interno del percorso per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Se la PA deve essere motore della ripartenza del Paese servono persone motivate e dotate anche di competenze trasversali, le tanto citate “soft skills”.

Tra queste ce n’è una che si può declinare con varie espressioni – intelligenza emotiva, problem solving creativo, pensiero critico, pensiero flessibile – ma che può essere riassunta in “capacità di trovare le soluzioni migliori usando la creatività, superando gli schemi e le gabbie di pensiero consolidate”.

“È proprio questo l’approccio che abbiamo messo al centro del nostro Premio – dichiara Gianni Dominici, Direttore generale di FPA – Cerchiamo persone che sono diventate motore di cambiamento all’interno delle organizzazioni, scegliendo soluzioni fuori dagli schemi e superando la logica del ‘faccio così, perché si è sempre fatto così’, mettendo al centro obiettivi e risultati, piuttosto che procedure e adempimenti, consapevoli che, in alcuni momenti, uscire dai confini e da un modo consolidato di fare le cose è necessario per sostenere il cambiamento”.

“L’innovatore, soprattutto nella PA, è di frequente un ‘isolato’, una persona che cerca di portare passione e cambiamento nel proprio lavoro ma che non viene premiato, a causa di una cultura ancorata all’adempimento piuttosto che a risultati e obiettivi. Proprio per questo – ribadisce Dominici – vogliamo dare voce a queste storie: facciamo emergere le eccellenze affinché entrino in connessione tra loro e facciano sistema”.

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