L’azienda piacentina che detiene il primato mondiale nella produzione di macchine per il packaging flessibile Nordmeccanica ha dato vita alla prima macchina interamente governata dall’intelligenza artificiale, un progetto che ha richiesto un investimento di oltre 2 milioni di euro, pari a quasi il 50% di quello annuale in ricerca e sviluppo. La presentazione ufficiale del dispositivo è avvenuta in occasione della fiera internazionale Drupa a Düsseldorf, alla presenza dell’onorevole Tommaso Foti e del sindaco Stephan Keller.
Nordmeccanica e le macchine per il packaging flessibile
Nordmeccanica controlla il 75% del mercato mondiale dei macchinari per la spalmatura e l’accoppiamento di pellicole per gli imballaggi flessibili, con quasi 4 mila macchine installate a livello internazionale, destinate principalmente all’industria alimentare e farmaceutica.
Conta oltre 300 dipendenti diretti e ha chiuso il 2023 con un fatturato di oltre 100 milioni di euro, dei quali il 90% è generato all’estero. Al quartier generale a Piacenza con quattro stabilimenti produttivi, si aggiungono quello di Shanghai, in Cina e di New York negli Stati Uniti, con sedi operative dirette in India e Argentina e una rete di rappresentanze in 87 paesi del mondo.
Intelligenza artificiale per packaging 100% riciclabili
La nuova invenzione, battezzata “Triplex SL One Shot AI“, produce pellicole per imballaggi multistrato senza solventi e completamente riciclabili, in linea con le normative europee sull’imballaggio. In particolare, permette di produrre accoppiati in monomateriali plastici, utilizzando pellicole con la stessa composizione chimica per garantire la riciclabilità al 100%, e accoppiati a base carta, garantendo l’assenza di emissioni, grazie all’impiego di adesivi senza solventi.
Grazie all’intelligenza artificiale, la macchina può esaminare più di 100 parametri legati ai materiali utilizzati, ai processi e alle condizioni di lavoro. Può quindi definire il settaggio di funzionamento e adattare autonomamente le impostazioni in base alle variazioni dei materiali o delle condizioni operative attraverso l’autoapprendimento.
I dati raccolti dal dispositivo possono essere visualizzati e analizzati sullo schermo touch del computer di bordo e possono essere condivisi attraverso la rete aziendale o via cloud. Questa funzionalità consente l’integrazione o la clonazione dei processi produttivi su reti di macchine connesse, anche se dislocate in diverse parti del mondo.
Meno consumi e scarti, più qualità e attrattività per i giovani
“Questo progetto risponde ai tre pilastri della strategia di sviluppo di Nordmeccanica: sostenibilità, digitalizzazione e sicurezza, sia in termini di produzione sia per le persone”, spiega Vincenzo Cerciello, Vice-Presidente di Nordmeccanica. “Oltre a migliorare l’efficienza delle macchine, aumentando la qualità e riducendo consumi e scarti, l’intelligenza artificiale permette anche di rispondere ai cambiamenti del mondo del lavoro: le aziende chiedono più automazione per sopperire alla difficoltà di reperire personale, mentre l’elevata digitalizzazione permette di ingaggiare i più giovani, che sono abituati a confrontarsi con apparecchi intuitivi e più predisposti verso i procedimenti digitali”.
“La tecnologia IA rappresenta un cambio di paradigma per la nostra produzione”, aggiunge Cerciello: “perché ci consente di disporre di un nuova piattaforma sulla quale sviluppare tutte le nostre future macchine. Con la possibilità, inoltre, di applicare questi sistemi anche a gran parte delle macchine pre-esistenti”.
