Rinnovato il rapporto di collaborazione con Lenovo, il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) potrà contare sull’installazione di un nuovo sistema HPC (High Performance Computing), che verrà impiegato per supportare la ricerca sui cambiamenti climatici, in modo da potenziare e accelerare le capacità di elaborazione dei dati oltre che ottimizzare l’utilizzo dell’energia necessaria per il funzionamento dell’infrastruttura di calcolo ad alta capacità, il che contribuirà al raggiungimento dei propri obiettivi di sostenibilità.
Il nuovo supercomputer Lenovo verrà installato nel corso del 2024 presso il Supercomputing Center (SCC) del CMCC a Lecce, da Ricca IT, business partner certificato Lenovo, che nel corso degli anni ha maturato esperienze nel campo HPC ed Artificial Intelligence, tra le più riconosciute realtà nel panorama italiano.
Con Cassandra, maggiori capacità di elaborazione e utilizzo dell’energia ottimizzato
Il nuovo sistema HPC di Lenovo, denominato “Cassandra“, sarà composto da 180 nodi SD650 V3 dotati ciascuno di due CPU Intel® Xeon® Max 9480. Questo è il primo processore x86 dotato di memoria ad alta larghezza di banda (HBM). Il sistema può raggiungere una potenza computazionale massima di 1,2 PetaFlops, raddoppiando così la capacità della soluzione attualmente in uso presso il CMCC.
Cassandra offre anche un notevole vantaggio in termini di efficienza energetica. Infatti, grazie all’utilizzo della tecnologia ad acqua Lenovo Neptune™ Direct Water-Cooling, il consumo energetico per il raffreddamento del sistema sarà inferiore del 15% rispetto alle soluzioni raffreddate ad aria. Questa tecnologia consente inoltre di catturare fino al 98% del calore generato dal supercomputer, risparmiando energia normalmente utilizzata per le ventole e mantenendo la temperatura delle CPU al di sotto dei livelli critici, evitando così la riduzione della frequenza massima dei core. Il CMCC prevede inoltre di integrare il sistema con una soluzione specifica per i workload AI, basata su 2 nodi con 8 GPU Nvidia H100 ciascuno.
Climate change e HPC: conoscenze scientifiche al servizio di adattamento e mitigazione
Fondato nel 2005 grazie al sostegno finanziario del MIUR, del Ministero dell’Ambiente, del Ministero dell’Agricoltura e delle Politiche Forestali e del Ministero delle Finanze, il CMCC si è posto l’obiettivo di sviluppare studi e modelli del sistema climatico che possano generare risultati rigorosi e tempestivi atti a pianificare una crescita sostenibile, proteggere l’ambiente e sviluppare politiche di adattamento e mitigazione basate su conoscenze scientifiche.
Oggi il CMCC è un centro di eccellenza a livello mondiale per lo studio integrato dei problemi legati al clima ed è una delle poche strutture in Europa dedicate esclusivamente alla ricerca sui cambiamenti climatici e alle loro interazioni con la società e i sistemi economici.
I sistemi HPC rappresentano strumenti preziosi per gli scienziati del CMCC, che utilizzano i supercomputer per elaborare i dati raccolti sul campo al fine di prevedere come cambierà il clima e quali effetti avranno questi cambiamenti sul pianeta e sulle attività umane.
Nello specifico, sul nuovo supercomputer Cassandra saranno eseguiti modelli di simulazione climatica del sistema terra e dell’oceano, sistemi di previsione stagionali sia globali che regionali, e applicazioni di climate change basate su AI.
Il nuovo supercomputer Lenovo per vincere le sfide del climate change con l’HPC
Il nuovo supercomputer di Lenovo sarà installato nel 2024 presso il Supercomputing Center del CMCC (SCC), attivo dal 2008 e attualmente la più grande struttura di calcolo in Italia dedicata esclusivamente allo studio dei cambiamenti climatici, tra le più avanzate in Europa.
Il Supercomputing Center ospita già un sistema HPC di Lenovo: si chiama “Juno”, è stato installato nel 2022, dispone di una potenza computazionale complessiva di circa 1.134 TFlops ed è basato su processori Intel® Xeon®e su GPU NVIDIA.
Il calcolo ad alte prestazioni è prezioso per laboratori e aziende
“Siamo lieti di questa rinnovata collaborazione con il CMCC, che oggi è un centro di eccellenza in Europa per la ricerca sui mutamenti climatici, un tema cruciale per il nostro tempo e per le future generazioni” osserva Alessandro de Bartolo, AD e Country General Manager Infrastructure Solutions Group di Lenovo. “Il calcolo ad alte prestazioni è uno strumento prezioso per affrontare la sfida della complessità negli istituti di ricerca, nei laboratori ma anche in azienda perché rende accessibili calcoli, analisi e simulazioni che in precedenza erano lunghe e costose. Lenovo è il primo fornitore di supercomputer al mondo e contemporaneamente ha conquistato la prima posizione nella Green500, la classifica che misura l’efficienza energetica dei sistemi HPC. La nostra ambizione è quella di elevare costantemente le prestazioni dei supercomputer, assicurandoci che i nostri sistemi HPC mantengano livelli di consumo energetici sostenibili.”
“Nel corso degli anni, sin dalla prima installazione presso SCC di sistemi HPC, Lenovo si è dimostrato un partner tecnologico molto affidabile proponendo soluzioni sempre all’avanguardia, che hanno consentito ai ricercatori del CMCC di ottenere importanti risultati nelle simulazioni climatiche” aggiunge il prof. Giovanni Aloisio, Direttore del Supercomputing Center del CMCC.