L’Intelligenza artificiale sta contribuendo a ridefinire i percorsi di innovazione di numerosi settori e presenta un impatto sempre più diretto su tante dimensioni dell’innovazione digitale e tecnologica, dalla cybersecurity all’automazione industriale, dalla transizione energetica all’efficienza delle catene di fornitura. La capacità di integrare sistemi avanzati di Intelligenza Artificiale non rappresenta più solo un vantaggio competitivo, ma una necessità imprescindibile per gestire quelle che si annunciano come le prossime sfide industriali e sociali.
Ed è su queste sfide che si concentra l’attenzione della tradizionale Technovisioni Capgemini che presente la selezione dei 5 trend che più di altri sono destinati a caratterizzare le trasformazioni del prossimo anno. E il ruolo dell’Intelligenza Artificiale trova conferma subito nelle parole di Pascal Brier, Chief Innovation Officer di Capgemini e membro del Group Executive Committee che ha guidato e coordinato l’illustrazione dei trend. “Nel 2025, prevediamo che AI e Gen AI avranno un impatto rilevante sulle priorità delle aziende e su molte tecnologie correlate, come la robotica, le supply chain e il mix energetico del futuro.”
Ed è sempre Brier che introduce i temi dei cinque trend che nella visione di Capgemini ritroveremo nel corso del 2025:
- AI generativa: dai copiloti agli agenti AI in grado di ragionare
- Cybersecurity: nuove protezioni, nuove minacce
- Robotica alimentata dall’AI: confini sempre più sottili tra uomo e macchina
- Nucleare: l’ascesa dell’intelligenza artificiale nell’agenda delle tecnologie pulite
- Supply chain di nuova generazione: agili, più ecologiche e supportate dall’AI
In concreto, il ruolo dell’Intelligenza nelle sue diverse declinazioni si farà sentire sotto tanti aspetti: dall’adattamento alle minacce cyber sempre più sofisticate, alla gestione di robot collaborativi nelle linee produttive, dalla ricerca e dallo sviluppo legati all’energia nucleare al salto qualitativo con cui si sta disegnando il futuro delle supply chain e promette di migliorare nello stesso tempo l’efficienza operativa in generale e la riduzione dell’impatto ambientale.
AI generativa e agenti AI: verso un nuovo ecosistema di interazioni tra imprese e Intelligenza artificiale
Nel 2025, l’evoluzione della AI generativa segnerà una vera e propria rivoluzione nel modo in cui le aziende interagiranno con le tecnologie intelligenti. Si tratta di una sorta di “agentificazione” dell’uso di Intelligenza artificiale con avanzamenti che non solo incrementeranno l’autonomia dei sistemi, ma faciliteranno anche la nascita di agenti di Artificial Intelligence capaci di ragionare e prendere decisioni in modo indipendente.
L’introduzione di questi superagenti permetterà alle organizzazioni di ottimizzare processi complessi, dalla gestione delle supply chain alla manutenzione predittiva, riducendo il carico di supervisione umana e aumentando l’efficienza operativa. Il passaggio da sistemi isolati a reti di agenti interconnessi è poi nella condizione di aprire nuovi scenari dove l’intelligenza artificiale potrà essere impiegata per risolvere problemi su scala globale, in settori che vanno dalla sanità alla gestione ambientale.
Cybersecurity nel 2025: intercettare connessioni tra nuove minacce e creare forme di protezione avanzate
Con l’incremento delle capacità dell’AI generativa che possono essere sfruttate in chiave “offensiva” ovvero come una forma di minaccia, il 2025 vedrà anche un parallelo rafforzamento del ruolo della Generative AI per dare supporto e consistenza a nuove forme di strategie difensive.
Le organizzazioni si troveranno ad affrontare minacce cyber sempre più sofisticate, e avranno la necessità di attuare percorsi di innovazione verso sistemi di sicurezza sempre più avanzati in grado di integrare la stessa tecnologia che intendono combattere. Le soluzioni emergenti in campo di cybersecurity sfrutteranno algoritmi di apprendimento automatico per anticipare e neutralizzare gli attacchi prima che possano causare danni significativi. Questo nuovo approccio alla sicurezza digitale non ha solo lo scopo di proteggere dati e infrastrutture critiche, ma ha anche la funzione di mantenere e sostenere un rapporto di fiducia verso coloro che utilizzano le tecnologie in tanti e diversi contesti. La sicurezza, in altre parole, è chiamata misurarsi con un contesto estremamente dinamico in cui cambia anche il concetto stesso di minaccia.
Robotica e AI: una nuova era di automazione collaborativa
Nel mondo delle imprese e dell’industria l’integrazione tra robotica avanzata e AI generativa sta cambiando profondamente le forme di collaborazione tra uomo e macchina.
Nel 2025, i robot collaborativi cobot inizieranno ad essere dotati di capacità decisionali avanzate e potranno adattarsi dinamicamente agli ambienti di lavoro, migliorando sia la produttività sia l’efficienza. Questa nuova generazione di robot non solo libererà il personale da compiti ripetitivi e pericolosi, ma agirà come supporto attivo nella risoluzione di problemi complessi, aprendo la strada a un’integrazione sempre più fluida nelle attività quotidiane delle aziende.
Questo scenario non è evidentemente esente da rischi. L’implicazione più profonda di questa evoluzione sarà una riflessione necessaria sul ruolo dell’uomo, sui processi decisionali, sulla sicurezza degli stessi considerando che le persone si troveranno ad agire in un ambiente lavorativo sempre più automatizzato.
Ogni nuova generazione di robot avvicina le macchine alle persone da una parte e dall’altra stabilisce nuovi confini in termini di modalità e organizzazione del lavoro. Guardando verso le prospettive del 2025 le Technovision di Capgemini segnalano come l’adozione della Generative AI abbia accelerato lo sviluppo di robot di nuova generazione, che mettono a frutto le innovazioni della meccatronica ed estendono il loro tradizionale campo d’applicazione.
Si sta passando da un’Era in cui la robotica era dominata da macchine programmate per compiti specifici, verso lo sviluppo di nuovi prodotti, con le sembianze di robot umanoidi o nella forma di cobot che si adattano a scenari diversi e che sanno leggere ed apprendere dall’ambiente circostante.
L’automazione e la robotica alimentate dall’AI mostrano un futuro in cui i robot diventano sempre più autonomi e dove l’intelligenza artificiale assume ruoli decisionali complessi. In questo senso il grande tema riguarda il futuro del lavoro nel quale si vedono segnali di cambiamento anche per quanto riguarda la tradizionale struttura dell’autorità. Il fatto che possano diffondersi macchine alimentate dall’Artificial Intelligence che sono nella condizione di imitare anche comportamenti umani, mette in gioco i principi e le modalità di collaborazione che conosciamo, le logiche che sottendono alla responsabilità e saranno inevitabilmente uno stimolo per ripensare il rapporto tra lavoro esseri umani e macchine.
Energia nucleare e AI: sinergie per un futuro sostenibile
Un altro dei trend segnalati da Technovision riguarda il settore energetico e in particolare le applicazioni legate all’energia nucleare che rappresenta una delle dimensioni della profonda trasformazione che sta caratterizzando l’industria energetica.
L’evoluzione a cui stiamo assistendo deve gestire da una parte la forte spinta produttiva per rispondere ai fabbisogni energetici e dall’altra la pressione per prendere l’iniziativa in contrasto al cambiamento climatico, con un ruolo sempre più centrale per le energie rinnovabili, i biocarburanti e l’idrogeno verde.
In questo contesto per Capgemini l’energia nucleare è destinata ad assumere un ruolo centrale per il 2025 per la possibilità di produrre energia pulita in modo controllabile. In particolare dallo sviluppo delle tecnologie per reattori modulari di piccole dimensioni (SMR) dovrebbero arrivare novità legate all’utilizzo di nuovi tipi di combustibili e a soluzioni che promettono di ridurre la produzione di scorie nucleari.
La scelta di inserire questa tecnologia nei trend di Technovision è dettata anche dalla crescita nella domanda energetica collegata agli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale che sta alzando l’attenzione verso una soluzione come quella del nucleare che permette di controllare la produzione e di ridurre le emissioni.
Supply chain: verso catene di approvvigionamento sempre più intelligenti, a ogni livello
A fronte di imprese sempre di più al centro di una trasformazione sostenibile grazie anche al ruolo dell’Intelligenza Artificiale si sta profilando uno scenario nel quale la ricerca di agilità, di efficienza, di sostenibilità si estende alle supply chain. Un altro trend 2025 segnalato nelle Technovision di Capgemin riguarda infatti il rapporto tra innovazione, Intelligenza artificiale e supply chain. L’integrazione avanzata dell’AI permetterà alle aziende di prevedere in modo più accurato le fluttuazioni del mercato, metterà a disposizione informazioni per ottimizzare i flussi logistici, per ridurre gli sprechi per migliorare la tracciabilità dei prodotti e con questi risultati si potrà ottenere una maggiore conformità alle normative ambientali.
Il ventaglio di vantaggi che arriverà grazie a un uso più intelligente dei dati potrà essere utilizzato per sviluppare e attuare strategie più efficaci, per ridisegnare i processi allo scopo di dare vita a prodotti o servizi nativamente sostenibili. La trasformazione intelligente delle supply chain rappresenterà a tutti gli effetti una occasione per ridurre l’impatto ecologico globale delle attività produttive.