Quando si parla di sostenibilità, l’approccio di VMware non lascia spazio a dubbi: non deve essere un’opzione o un “correttivo” per gestire meglio le risorse necessarie alla produzione. La sostenibilità deve essere intrinseca in tutte le attività di un’azienda. D’altra parte, non potrebbe essere diversamente per una realtà come VMware che ha raggiungo l’obiettivo carbon neutral già nel 2018, che utilizza solo energia rinnovabile al 100% per le proprie operations dal 2019 e che ha messo in campo una organizzazione che ha permesso di evitare 1,2 miliardi di tonnellate di emissioni di carbonio. “Stiamo creando le piattaforme fondamentali sulle quali i nostri clienti accelereranno la loro innovazione. Ma ogni servizio che offriamo – ogni parte del nostro business – sarà anche orientato alla creazione di tre risultati chiave per noi stessi, i nostri clienti e il mondo: sostenibilità, equità e fiducia. L’ESG non può essere solo parte di ciò che facciamo, ma deve essere intrinseco in tutto ciò che facciamo,” afferma il Ceo di VMware Raghu Raghuram nell’ESG Report 2021.
I tre pillar della strategia ESG di VMware
Sostenibilità, equità e fiducia sono i tre pillar su cui VMware ha costruito tutta la sua strategia ESG. La sostenibilità è intesa come infrastruttura digitale sostenibile, che supporta la transizione a zero emissioni e la decarbonizzazione per operation, supply chain e clienti. L’equità sottintende un accesso alle opportunità equo, imparziale e inclusivo per tutti in modo da consentire alle persone di lavorare dove e come desiderano. Mentre la fiducia è quella che si acquisisce a fronte dell’impegno di VMware nei confronti di aspetti come resilienza, etica, privacy dei dati, sicurezza e trasparenza.
Basandosi su questi tre pillar, l’azienda intende inserire obiettivi Environmental, Social e Governance in tutte le proprie attività, dalla strategia tecnologica al modello di business fino, e forse è l’aspetto più determinante, alla sua cultura.
I 30 obiettivi dell’Agenda 2030
Dalla sua posizione di leader del mercato della virtualizzazione, VMware sa di rivestire un importante ruolo nel raggiungimento di risultati ESG concreti. Per questo ha creato l’“Agenda 2030”, un insieme di 30 obiettivi interfunzionali individuati riunendo le business unit di tutta l’azienda che prendono origine proprio dai concetti di sostenibilità, equità e fiducia. Dalla riduzione delle emissioni dovute al cloud alla resilienza dell’acqua, dall’anywhere workspace al wellbeing, dalla privacy by desing all’etica digitale: l’intento è quello di costruire una base sostenibile, equa e più sicura per l’innovazione digitale.
VMware assicura che fornirà precise indicazioni sui progressi di avvicinamento al raggiungimento di tali obiettivi attraverso la condivisione di report periodici.
La sostenibilità deve essere intrinseca
Uno degli asset dell’Agenda 2030 è la sostenibilità intrinseca. Come detto, per VMware la sostenibilità non deve essere più un’opzione, ma deve essere già prevista, intrinseca appunto, non solo in tutti i prodotti che l’azienda realizza, ma anche in tutte le interazioni con i clienti e in tutti i progetti su cui VMware lavora.
Il primo passo in questa direzione è la decarbonizzazione dell’infrastruttura IT. E considerando che oggi le infrastrutture IT delle organizzazioni sono sempre più virtuali perché spostate nel cloud, il modo per raggiungere l’obiettivo è rendere le piattaforme cloud più efficienti dal punto di vista energetico. D’altra parte, la sostenibilità è intrinseca nel concetto di virtualizzazione, perché prevede l’uso di un unico server per molteplici applicazioni anziché di un server per ogni applicazione. Ottimizzare la virtualizzazione permetterà perciò di rendere il cloud, e quindi le infrastrutture IT delle aziende, più efficienti e più efficaci dal punto di vista ambientale. Anche sulla base della considerazione che un IT più efficiente, nell’epoca del data driven, porta benefici concreti su tutta la catena del valore.
Immagine fornita da Shutterstock