Sono ben due gli importanti progetti europei che vedono la partecipazione di Insiel, l’Ict in house della Regione Friuli Venezia Giulia, nelle vesti di partner tecnologico: Cedar (Common European Data Spaces and Robust AI for Transparent Public Governance) e Foodis, progetto per la creazione di un ecosistema transfrontaliero volto all’innovazione e alla sostenibilità nelle catene del valore del settore food.
Due ambiti molto diversi che dimostrano come la società regionale sia orami in grado di supportare programmi di respiro internazionale attraverso la sua esperienza e il suo vasto know how tecnologico.
Innovazione e sostenibilità nelle catene del valore del Food
Creare un ecosistema transfrontaliero per l’innovazione e la sostenibilità nelle catene del valore del settore food significa mettere a disposizione la tecnologia per l’implementazione di una metodologia logistica, volta a migliorare la filiera delle eccedenze alimentari e a gestire la composizione dei panieri alimentari destinati alle donazioni di alimenti (filiere solidali) in modo da applicare criteri di equità, qualità e sicurezza alimentare.
Nasce così il progetto Foodis, che prenderà il via a inizio 2024 e avrà una durata di 28 mesi si inserisce dunque si inserisce nel contesto delle scelte tecnologiche a sostegno ai processi produttivi “circolari” nelle catene del valore del settore “food”. L’obiettivo principale di Foodis, che conta su una dotazione finanziaria di 900mila euro derivanti da Fondi Fesr del Programma Interreg Italia-Austria 2021-2027 e da ulteriori risorse nazionali, consiste nella creazione di un ecosistema collaborativo tra Friuli Venezia Giulia e Carinzia, in grado di trasferire conoscenze ed opportunità alle imprese delle catene del valore del settore food, supportandone lo sviluppo innovativo e l’adozione di processi circolari e tecnologie avanzate, grazie alla condivisione su scala transfrontaliera di know-how complementare, servizi, competenze e strutture logistiche, soluzioni digitali ottimizzate e trasferibili.
Il contributo tecnologico di Insiel
In questo importante progetto, il contributo di Insiel consiste nella progettazione e realizzazione di una piattaforma digitale modulare e scalabile, che consenta di ottimizzare la logistica delle filiere solidali degli alimenti, mettere in comunicazione diversi attori, ovvero le imprese che forniscono alimenti (eccedenze di produzione, invenduto, scarti di produzione e sottoprodotti alimentari) e gli attori che fruiscono di tali alimenti (scuole, associazioni di volontariato,), consentire l’applicazione di re-distribuzione degli alimenti conforme ai principi di equità, sicurezza e qualità nutrizionale.
Inoltre, Insiel si occuperà di trasferire il know how tecnologico all’interno del consorzio al fine di poter in futuro estendere a livello transfrontaliero tale l’utilizzo della piattaforma. Il progetto, presentato il 24 di scorso, coinvolge, oltre a Insiel, la Fondazione Agrifood & Bioeconomy del FVG che ha il ruolo di Coordinatore), la Logistik Center Austria Süd GmbH, l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina la Paris-Lodron-Universität Salzburg e il WU Wirtschaftsuniversität Wien
“Insiel ha un ruolo essenziale in questo progetto – commenta Diego Antonini, Amministratore Unico di Insiel -: la vasta quantità di dati che l’azienda gestisce per conto della Regione Friuli Venezia Giulia, e che cresce a ritmi esponenziali, va utilizzata facendone derivare un valore positivo. I dati in sé non bastano, i dati vanno trattati in modo che diventino informazioni. La collaborazione transfrontaliera che ci vede partner di Foodis, è motivo di entusiasmo e orgoglio: il tema delle eccedenze alimentari ha un forte impatto sul tessuto sociale e poter mettere a disposizione dati che, se incrociati, possono migliorare la qualità della vita di tutti, rende questo progetto particolarmente motivante e interessante”.
Un nuovo approccio data-based per la governace
Cedar, progetto Ria Research Innovation Action, che si inserisce nel Programma di finanziamento Horizon Europe, prenderà il via nel mese di gennaio 2024 e avrà una durata di 36 mesi, coordinato dal Centre for Research and Technology Hellas (Grecia) e il coinvolgimento di 31 partner.
Il progetto si inserisce in una fase di innovazione tecnologica senza precedenti che L’Europa è in procinto di intraprendere e che andrà a toccare diversi settori quali, la sanità, l’energia, il cambiamento climatico, i flussi migratori, la gestione delle crisi politiche ed economiche: tutti ambiti che richiedono grossi interventi di spesa pubblica e un’efficace azione di controllo della stessa spesa e sui quali le azioni fraudolente hanno un elevato impatto negativo, in termini di ripresa e crescita economica dell’Europa, oltre a effetti negativi sul sociale e ambiente.
Nonostante le tecnologie emergenti, i governi spesso fanno fatica ad adottare nuovi approcci basati sui dati per il monitoraggio della trasparenza e della legalità: gli obiettivi del progetto Cedar sono quelli di identificare, armonizzare e proteggere un numero rilevante di data-set inerenti alla governance pubblica, sviluppare soluzioni innovative per la gestione dei big-data e le operazioni di machine learning, validare nuovi data-set e tool per il monitoraggio della trasparenza e l’identificazione della corruzione nella gestione dei fondi pubblici, promuovere su scala europea i risultati.
Gli altri partner italiani
Il progetto prevede tre siti pilota: Italia, e in particolare il Friuli Venezia Giulia, Slovenia ed Ucraina. Per quanto riguarda il progetto pilota italiano, i partners coinvolti sono, oltre a Insiel, la Regione Friuli Venezia Giulia, Ance FVG – l’associazione che raggruppa i costruttori edili della regione – e ArpaFVG, agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.