Misurare l’impronta ambientale degli imballaggi a partire da metriche ambientali solide, condivise ed affidabili, e integrare l’ecodesign in tutte le fasi di sviluppo del packaging, garantendo un processo di progettazione più sostenibile e consapevole: è quanto consente di fare eQopack, il nuovo tool SaaS (Software as a Service) lanciato da Quantis, società leader per la consulenza ambientale.
Sostituire i materiali non basta: servono metriche scientifiche
La sostenibilità del packaging è diventata una priorità, in primis tra i consumatori, che sono sempre più consapevoli delle potenziali conseguenze ambientali legate ai comportamenti d’acquisto quotidiani. Di conseguenza, le aziende si interrogano in maniera sempre più sofisticata rispetto a come rendere i loro imballaggi più sostenibili: per ridurre in maniera significativa gli impatti ambientali, è necessario quindi andare oltre la semplice sostituzione di un materiale con altri che appaiono meno impattanti.
Al contrario, è necessario un approccio a livello di sistema e metriche basate sulla scienza, che tengano conto dei fattori ambientali, come il cambiamento climatico, l’uso del suolo e l’uso dell’acqua, durante l’intero ciclo di vita della soluzione scelta per l’imballaggio, dalle materie prime alla fine del ciclo di vita.
eQopack consente inoltre ai progettisti di valutare le diverse opzioni possibili di imballaggio utilizzando indicatori di circolarità, quali riutilizzabilità, contenuto riciclato, rapporto peso confezione / peso prodotto.
“Democratizzare” il processo decisionale sulla sostenibilità
«eQopack è uno strumento digitale che consente una ancora maggiore “democratizzazione” del processo decisionale sulla sostenibilità – afferma Simone Pedrazzini, director Quantis Italia -. Rendendo le metriche scientifiche accessibili a progettisti, designer, e professionisti con diverse competenze e background, le aziende possono incorporare la progettazione ecocompatibile nei loro processi di sviluppo del packaging e dare così corpo agli impegni presi in materia di sostenibilità ambientale».
E aggiunge: «Grazie ad iniziative multi-stakeholder come Spice (una piattaforma di progettazione ecocompatibile, co-sviluppata da 25 importanti aziende della cosmetica in grado di valutare le prestazioni di una confezione di prodotto cosmetico in ogni fase del ciclo di vita, calcolando un’impronta ambientale olistica che valuta 16 categorie di impatto, dal cambiamento climatico all’uso di risorse e acqua, agli effetti sulla biodiversità e altri), il settore cosmetico ha guidato, sostanzialmente, l’innovazione sul tema del packaging sostenibile. Grazie ad eQopack, oggi, le aziende del settore food hanno accesso a set di dati personalizzati e possono scegliere gli indicatori più rilevanti e adattare dataset alle loro esigenze, ad esempio in relazione alla scelta di tipi di materiali specifici».