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DigiMedFor punta su AI e digital twin per difendere le foreste del Mediterraneo

In linea con la strategia forestale e digitale dell’Unione Europea, DigiMedFor sfrutterà soluzioni digitali avanzate e innovative per rivoluzionare il monitoraggio e la gestione delle risorse forestali lungo la catena di approvvigionamento, dall’origine fino all’industria del legno

Pubblicato il 04 Lug 2023

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Nella regione mediterranea, vi sono oltre 25 milioni di ettari di foreste e circa 50 milioni di ettari di altre tipologie di aree boschive. Tuttavia, al giorno d’oggi, si trova obbligata ad affrontare sfide significative a causa dei cambiamenti climatici e socio-economici. Le foreste rischiano gravi conseguenze che potrebbero portare alla perdita di servizi ecosistemici fondamentali e innescare problemi di natura economica, sociale ed ambientale. Nei Paesi del Mediterraneo europeo (EUMED), la scarsa competitività della filiera foresta-legno viene ulteriormente aggravata dall’accesso limitato dei gestori e delle imprese forestali alle tecnologie digitali. L’impiego di sistemi obsoleti e l’incapacità di affrontare le pressanti difficoltà del settore costituiscono un enorme ostacolo per garantire la sostenibilità delle foreste nei prossimi decenni.
In questo scenario nasce DigiMedFor Sistemi tecnologici e strumenti digitali per la gestione sostenibile delle risorse forestali mediterranee che si pone la missione di trasformare il panorama tecnologico della filiera foresta-legno del Mediterraneo e rafforzarne la competitività. Si tratta di un progetto all’avanguardia pensato da un giovane gruppo di ricercatori napoletani guidati da Luigi Saulino del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università Federico II di Napoli e finanziato dall’Unione Europea nel programma Horizon Europe.

DigiMedFor per la gestione sostenibile delle foreste mediterranee attraverso il digitale

L’obiettivo del progetto, in linea con la strategia forestale e la strategia digitale dell’Unione Europea, è consentire agli operatori del settore di gestire le foreste in modo sostenibile e fornire molteplici servizi ecosistemici, inclusa la tracciabilità del legno lungo la catena di approvvigionamento, dall’origine fino ai consumatori finali. Al centro della strategia di DigiMedFor c’è l’integrazione tra tecnologie geospaziali, intelligenza artificiale e i cosiddetti digital twin dove la realtà viene riprodotta digitalmente e simulata come realtà virtuale.

“DigiMedFor segna una pietra miliare nel nostro viaggio collettivo verso una filiera foresta-legno mediterranea sostenibile e potenziata grazie all’introduzione di sistemi digitali – ha affermato Luigi Saulino – Adottando soluzioni digitali moderne e all’avanguardia e promuovendo la collaborazione tra le parti interessate, miriamo a superare le sfide, migliorare la tracciabilità e garantire la vitalità a lungo termine delle nostre preziose foreste”.

Il ruolo di Deep Blue nel creare partecipazione e competenze

Deep Blue ricopre un ruolo fondamentale in DigiMedFor poiché garantisce la partecipazione attiva degli stakeholders del settore forestale nella progettazione e nello sviluppo delle tecnologie digitali. A questo scopo, la PMI di Roma che dal 2001 contribuisce allo sviluppo della ricerca in Europa, consulterà regolarmente gli operatori del settore e gli utenti finali della catena foresta-legno per individuare le necessità nelle fasi iniziali del progetto e raccogliere feedback durante la fase di test e validazione delle soluzioni che DigiMedFor desidera introdurre nella pratica quotidiana. Per facilitare l’adozione dei nuovi strumenti digitali, Deep Blue coordinerà inoltre i lavori per lo sviluppo di competenze adeguate, delineando le linee guida per un uso corretto e sostenibile delle tecnologie DigiMedFor.

“L’introduzione di nuove tecnologie basate sull’intelligenza artificiale nel settore delle foreste richiede, da una parte, una loro progettazione centrata sull’utente, affidabile ed etica; dall’altra, investimenti significativi nella formazione degli operatori del settore per un utilizzo consapevole ed efficace degli strumenti tecnologici proposti”, ha sottolineato Alessandra Tedeschi, Project Manager in Deep Blue che dal 2014 ad oggi, è la prima PMI italiana e la terza in tutta Europa per progetti di ricerca e innovazione vinti e realizzati all’interno dei programma quadro Horizon (fonte: European Commission).

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