Prosegue la preparazione della Conferenza delle parti numero 27, la COP27 in programma in Egitto a Sharm El-Sheikh dal 6 al 18 novembre e arriva l’annuncio dell’adesione di Vodafone in qualità di partner dell’evento (QUI per informazioni di dettaglio direttamente dal sito ufficiale COP27).
Sulla base di questa decisione l’azienda fornirà servizi di telecomunicazione e indirizzerà i propri contributi per dimostrare il valore delle tecnologie e dei servizi digitali come strumenti fondamentali per i progetti e per le misure di contrasto al climate change. In particolare, una speciale attenzione verrà attribuita all’IoT come ambito tecnologico che abilita lo sviluppo di soluzioni in grado di portare innovazione a livello di gestione energetica o che permette una evoluzione dei sistemi di produzione agroalimentare sia a livello di precision farming, sul campo, sia lungo le filiere con soluzioni di tracciabilità in grado di garantire qualità e sicurezza alimentare.
Ma gli ambiti nei quali l’Internet of Things e le soluzioni digitali possono portare benefici in termini di riduzione dell’impatto ambientale sono tanti e diversi e comprendono tutto il settore dei trasporti, della mobilità, dell’innovazione dei sistemi prodottivi, dell’agricoltura, con una speciale attenzione a tematiche legate alla riduzione degli sprechi. Non ultimo, un altro grande ambito sul quale si concentrerà l’attenzione, è rappresentato dalle soluzioni che abilitano il passaggio verso modelli di economia circolare.
Ma la partecipazione a COP27 rappresenta anche l’occasione per fare il punto sull’impegno di Vodafone per ridurre e gestire il proprio impatto ambientale. Tre grandi traguardi sono nella traiettoria di sviluppo del Gruppo: l’azzeramento delle emissioni proprie di gas a effetto serra entro il 2025, l’azzeramento delle emissioni di gas a effetto serra da energia elettrica acquistata entro il 2030 e il traguardo net zero entro il 2040. Il tutto con un piano di gestione dell’impatto che è partito da lontano e che ha portato ad alimentare la rete europea con elettricità proveniente al 100% da fonti rinnovabili, in un percorso che ha visto l’Italia raggiungere questo obiettivo a novembre 2020.