Spingere sull’innovazione al servizio della lotta ai cambiamenti climatici e in favore della sostenibilità come driver per azioni più ambiziose sul clima. E’ questo l’obiettivo del Global Innovation Hub lanciato dalla United Nations Climate Change Conference per identificare e mettere a punto i nuovi approcci necessari per facilitare lo sviluppo di soluzioni trasformative e innovative nei confronti del clima. L’hub, si legge in una nota, promuove un approccio particolarmente ambizioso che affiancherà gli operatori del settore nel basare le azioni indirizzate al climate change su ciò che la scienza identifica come prime necessità, andando oltre ciò che oggi viene ritenuto possibile basandosi esclusivamente sulle soluzioni e sulle tecnologie attualmente note.
Nel recente report del gruppo di lavoro 1, il panel intergovernativo sui cambiamenti climatici ha stimato che limitare l’aumento globale delle temperature a un grado centigrado e mezzo richiede una riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 45% entro il 2030. Se non si prenderanno decisioni con urgenza in questa direzione il rischio, sottolinea l’UN Climate change, è che l’aumento delle temperature si attesti invece sui 2,7 gradi centigradi, e che provochi eventi meteorologici estremi sempre più frequenti. Per raggiungere l’obiettivo di contenere l’aumento entro il grado e mezzo servono ambizioni più grandi, considerando anche il fatto che gli impegni che vengono presi oggi spesso sono il risultato di analisi che si basano sulle tecnologie già in uso. Proprio su questo interviene il Global Innovation Hub: il suo obiettivo è supportare il passaggio degli obiettivi e degli impegni sul terreno delle soluzioni per il clima e la sostenibilità, che possano guidare all’identificazione e allo sviluppo di risposte innovative che possano effettivamente essere implementate. Questo porterebbe, secondo la vision dei promotori, ad alzare automaticamente l’asticella degli obiettivi e degli impegni con sfide sempre più ambiziose.
In concreto, l’hub consiste in una piattaforma digitale che ospita i database delle richieste di soluzioni e le soluzioni stesse, per arrivare a un “matching” in tempo reale con strumenti che siano in grado di misurare l’impatto delle azioni sul clima e con uno spazio per facilitare il finanziamento delle soluzioni più promettenti. Grazie a questo approccio, prosegue il comunicato, l’hub sarà in grado di stabilire un’agenda complessiva sull’innovazione al servizio del clima per tutti gli addetti ai lavori, mettendo in evidenza le necessità, ad esempio, nel campo della mobilità o dell’accesso ai beni e ai servizi e creando connessioni.
In questo modo spingerà sullo sviluppo di soluzioni che saranno in grado di andare oltre lo status quo, ma senza focalizzarsi su singole tecnologie. Non si tratterà così soltanto di concentrarsi sui veicoli del futuro, ma di pensare a tutto l’ecosistema che consentirà di progettare città smart in cui il trasporto pubblico sarà basato su soluzioni sostenibili che saranno in grado di ridurre la necessità dell’impegno di mezzi privati. Allo stesso modo si andrà alla ricerca di soluzioni che mettano in dubbio il principio che siano necessarie soluzioni di mobilità per avere accesso a beni e servizi, ad esempio sostituendo gli acquisti in punti vendita fisici con lo shopping online.
Questo genere di soluzioni abiliteranno obiettivi sulle azioni per il clima più ambiziosi, con un allineamento ai “Sustainable Development Goals” delle Nazioni Unite, e un riallineamento in questa direzione della conoscenza, delle competenze e degli asset fisici alle nuove possibili catene del valore. Le soluzioni messe a disposizione dall’hub saranno integrate tra loro fino a formare cluster di soluzioni che terranno nello stesso contenitore tecnologie, policy, regole e strumenti di finanziamento per nuovi modelli di business in un approccio il più possibile olistico.
Gli standard dell’hub saranno allineati con gli obiettivi dell’accordo di Parigi sul clima, con un padiglione a disposizione dei visitatori del Cop26.