Sono 13,5 milioni i contatori acqua che in Italia potranno essere sostituiti nei prossimi anni con versioni digitalizzate. Su un totale di 21 milioni di contatori installati nel nostro Paese solo 3,5 milioni sono infatti smart (il 17% circa), ovvero contatori intelligenti che permettono di ricavare dati puntuali di consumo dell’acqua corrente.
I dati emergono da un’analisi, finora inedita, del mercato italiano del Water Metering a cura dell’ufficio studi di MeteRSit, controllata del gruppo SIT operante nel Metering (contatori smart gas e funzionanti anche con il 100% di idrogeno verde). In joint venture con GWF, partner tecnologico svizzero, MeteRSit assieme a JANZ – società del gruppo SIT specializzata nel Water Metering – ha sviluppato Smartio, un nuovo contatore smart ad ultrasuoni per applicazioni residenzial.
Water Metering: settore in crescita, complice il Pnrr
Quello del Water Metering in Italia è un settore che è atteso in crescita, guidato dalla sostituzione dei contatori installati con apparecchi smart. Una sostituzione al momento non obbligatoria ma comunque importante e necessaria, visto che in Italia circa il 40% degli sprechi d’acqua (il doppio della percentuale europea) è causato anche da una rete idrica obsoleta. Il PNRR gioca un ruolo centrale in questo ammodernamento, con 900 milioni di Euro allocati per progetti di riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti.
Effettuate 29 gare per 250 milioni di euro
Il dinamismo del mercato italiano si percepisce anche dal numero di gare indette dalle utility e dagli enti pubblici per assegnare questo tipo di contratti. I dati elaborati da MeteRSIT rivelano che da agosto 2022 a settembre 2023 sono state effettuate 29 gare per l’assegnazione di 2,7 milioni di contatori acqua, per un valore totale di contratti assegnati di circa 250 milioni di euro. Altrettanto chiave per la “smartizzazione” della rete è l’uso della tecnologia metrologica cosiddetta “ultrasonica”.
Questa tecnologia, che trasforma in smart contatori acqua meccanici, può da sola dimezzare la percentuale di spreco, aumentando al contempo la consapevolezza da parte del consumatore finale e permettendo agli operatori energetici di individuare tempestivamente le perdite.
Una roadmap per rispondere alle sfide nazionali ed europee
“Ad oggi solo il 20% circa delle utenze italiane ha uno smart meter installato, contro una media del 30% in Europa – ha dichiarato Gianpaolo Anselmi, responsabile della business unit Water Metering del gruppo SIT – secondo le nostre stime, l’installato in Italia ha un’età media di 25 anni, ed è quindi pronto per un ammodernamento, che può contribuire a migliorare la gestione sostenibile della risorsa, assieme ad una consapevolezza civile che è ormai urgente. Siamo infatti tra i Paesi europei soggetti ad uno stress idrico medio-alto, in quanto utilizziamo, in media, tra il 30% e il 35% delle risorse idriche rinnovabili, a fronte dell’obiettivo europeo di efficienza che prevede di non estrarre più del 20% di quelle rinnovabili disponibili. In questo contesto – sottolinea Anselmi – la nostra roadmap di prodotti per la lettura precisa dei consumi idrici è strutturata e pronta per rispondere alle esigenze del mercato italiano ma anche europeo. Ecco perché il lancio di Smartio coincide con Enlit Europe, dove mostreremo per la prima volta ai nostri clienti e partner il contatore ad ultrasuoni per applicazioni residenziali del mercato dell’acqua nato dalla collaborazione tra il gruppo SIT e GWF”.