Nell’ambito di Nous, progetto di sviluppo di un’innovativa architettura per i servizi Cloud europei, l’Università di Pisa si distingue grazie all’impegno dei ricercatori del Dipartimento di Informatica. Questi ultimi sono infatti attivamente coinvolti nella creazione di componenti software avanzati per il Cloud computing e la sua evoluzione “decentralizzata”, l’edge computing, con l’intento di rivoluzionare il paradigma originale dei servizi Cloud rendendoli più sicuri, accessibili e performanti.
L’attenzione dell’Ateneo pisano è focalizzata principalmente sulla realizzazione di modelli di programmazione avanzati per l’edge computing, che traggono ispirazione dal framework FastFlow e dai principi fondamentali su cui si basa. L’intento è quello di elaborare soluzioni che facilitino una programmazione efficace ed efficiente delle applicazioni in grado di sfruttare le infrastrutture computazionali emergenti.
Migliorare le metodologie europee di elaborazione dati
“Con NOUS puntiamo a integrare risorse computazionali e storage dati in maniera fluida, spaziando dai dispositivi periferici ai supercomputer fino ai computer quantistici”, afferma Patrizio Dazzi, Direttore del Pervasive AI Laboratory e responsabile del progetto per l’Università di Pisa “Il nostro obiettivo è innovare il panorama europeo dei servizi cloud agendo come un fornitore IaaS/PaaS. L’idea alla base è quella di incorporare nei nostri servizi i paradigmi dell’Edge computing e tecniche decentralizzate che, riducendo la necessità di trasferire ed elaborare dati in un datacenter remoto, permettono di diminuire i tempi di latenza e attesa. In questo modo, Nous contribuirà a migliorare significativamente le strategie e le metodologie europee di elaborazione dati”.
Nous: focus su calcolo, edge e archiviazione dati
Il progetto Nous, recentemente avviato, si concentrerà su tre aspetti fondamentali dei servizi Cloud europei: le Componenti di Calcolo, che rivestono un ruolo chiave nell’incremento delle capacità computazionali; le Componenti Edge, che supportano la visione inclusiva del flusso computazionale tipica di NOUS; e le Componenti di Archiviazione Dati, essenziali per una gestione efficiente dei grandi volumi di dati.
“NOUS segue una strategia di ricerca bifronte”, conclude Dazzi. “I vari componenti saranno studiati in profondità individualmente con l’aspettativa di ottenere risultati significativi. Parallelamente lavoreremo per integrare questi componenti in un’architettura coerente”.
L’architettura sviluppata sarà open source per favorire la collaborazione e permettere alle aziende e alle organizzazioni di beneficiare delle soluzioni innovative proposte da Nous. Il progetto prevede infatti un futuro collaborativo con workshop e attività insieme a realtà importanti come Data Spaces Support Centre, Gaia-X, Fiware ed Eosc. Queste collaborazioni saranno sostenute da un robusto consorzio composto da 21 partner provenienti da 11 paesi europei, tra cui l’Università di Pisa.