Dynatrace lancia Carbon Impact, l’applicazione che fornisce informazioni in tempo reale sull’impronta di carbonio dell’ecosistema ibrido e multicloud di un’organizzazione, garantendo risposte precise su come ridurre l’impatto ambientale. L’azienda ha sviluppato Carbon Impact utilizzando Dynatrace AppEngine, una nuova tecnologia della piattaforma Dynatrace che consente ai team di fornire applicazioni personalizzate, conformi e intelligenti, basate sui dati, per un’infinità di casi d’uso aziendali, di sviluppo, di sicurezza e operativi.
Le organizzazioni stanno dando sempre più priorità alla sostenibilità, in quanto lavorano per soddisfare i requisiti ambientali e normativi. Sebbene i fornitori di cloud condividano i dati sulle emissioni di anidride carbonica, questi coprono solo i singoli servizi SaaS piuttosto che gli ecosistemi ibridi e multicloud completi. Inoltre, queste informazioni specifiche sui servizi mancano dei dettagli di cui i team hanno bisogno per agire, ad esempio quali sono gli host, i processi o le applicazioni che determinano il consumo. Queste carenze rendono difficile la rendicontazione e la conformità e limitano la capacità delle organizzazioni di capire dove e come ottimizzare i propri ecosistemi per garantire un impatto ambientale minimo.
Dynatrace Carbon Impact affronta queste sfide calcolando, tracciando e segnalando l’impronta di carbonio degli ecosistemi ibridi e multicloud monitorati da Dynatrace. La piattaforma Dynatrace sfrutta Carbon Impact e la sua mappatura della topologia e delle dipendenze Smartscape per fornire dettagli a livello di processo e di app per ottenere informazioni precise sull’ottimizzazione.
Ottimizzare l’impronta ambientale degli ecosistemi cloud
Con il supporto della Sustainable Digital Infrastructure Alliance (Sdia) e sfruttando le formule della Cloud Carbon Footprint, Dynatrace ha sviluppato l’applicazione Carbon Impact per allineare le principali metriche di consumo con il loro contributo all’impronta di carbonio.
“Conoscere l’impatto ambientale dei prodotti e dei servizi digitali è fondamentale per adottare misure significative per ridurlo – afferma Daan Terpstra, ceo di SDIA -. Grazie ai suoi insight precisi e all’ampio contesto, Dynatrace Carbon Impact consentirà alle organizzazioni di valutare e ottimizzare meglio l’impronta ambientale dei loro ecosistemi ibridi e multicloud. Siamo entusiasti di collaborare con Dynatrace nel tentativo di creare un mondo con infrastrutture digitali sostenibili”.
I partner di Dynatrace, tra cui Atos, possono utilizzare le informazioni di Carbon Impact per aiutare i propri clienti a soddisfare i requisiti degli stakeholder e normativi. “Siamo impegnati ad aiutare i nostri clienti a comprendere il loro attuale stato di emissioni digitali, a costruire una roadmap verso la riduzione delle emissioni, a coinvolgere le persone sulla sostenibilità e a garantire che i loro servizi digitali siano alla base dei loro obiettivi net-zero – afferma John Van Geel, COO di Digital, Cloud e BDS di Atos -. In qualità di partner di Dynatrace di lunga data, con una vasta esperienza nell’aiutare i clienti ad estrarre il massimo valore dalla piattaforma Dynatrace attraverso l’adozione di best practice e l’integrazione ITSM, siamo entusiasti di portare Dynatrace Carbon Impact ai nostri clienti comuni”.
Verso un miglioramento dell’impatto ambientale collettivo
Bernd Greifeneder, fondatore e Chief Technology Officer di Dynatrace, aggiunge: “Conoscere e ridurre al minimo l’impatto ambientale è una componente critica delle strategie delle organizzazioni che lavorano per soddisfare le esigenze e le aspettative di clienti, dipendenti, investitori e delle comunità in cui operano. Con Dynatrace Carbon Impact, i nostri clienti avranno a disposizione una soluzione facile da usare per comprendere e ottimizzare l’impronta di carbonio dei loro ecosistemi cloud. Rendendola disponibile a tutti i clienti SaaS di Dynatrace, crediamo di poter migliorare il nostro impatto ambientale collettivo”.