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AI e GenAI tra le priorità tech del 2024, ma molte aziende sono ferme ad osservare

Nonostante l’entusiasmo per l’intelligenza artificiale generativa, le imprese sembrano rimanere in attesa. E se al 90% dei CEO sono chiare le potenzialità, le poche aziende che stanno sperimentando possono generare un divario che rischia di diventare incolmabile. Il report ‘BCG AI Radar: From Potential to Profit with GenAI’ offre una panoramica dettagliata sull’adozione di queste tecnologie emergenti

Pubblicato il 18 Gen 2024

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L’ultimo anno ha segnato un significativo progresso nella comprensione e nell’entusiasmo per l’intelligenza artificiale generativa (GenAI), alimentando aspettative di una rivoluzione nel panorama lavorativo. Tuttavia, le imprese sembrano rimanere in una fase di attesa e osservazione, valutando i benefici concreti che ne possono derivare.

Boston Consulting Group (BCG) fornisce un quadro dettagliato sull’adozione di queste tecnologie emergenti nel suo recente report “BCG AI Radar: From Potential to Profit with GenAI(SCARICA QUI IL REPORT COMPLETO), pubblicato in concomitanza con l’avvio dell’ultima edizione del World Economic Forum di Davos, dove l’intelligenza artificiale è uno dei temi centrali. Secondo il report, il 66% dei leader aziendali intervistati esprime incertezza o insoddisfazione riguardo ai progressi realizzati finora dalla propria organizzazione in termini di AI e GenAI.

Le principali barriere identificate sono la carenza di talenti e competenze specifiche (62%), la mancanza di una roadmap chiara per gli investimenti (47%) e l’assenza di una strategia definita per un utilizzo responsabile dell’AI e della GenAI (42%).

L’anno ideale per trasformare la tecnologia in benefici

“La sperimentazione della GenAI ha portato quasi tutti i CEO del mondo – me incluso – a confrontarsi con una curva di apprendimento più ripida del previsto. Di fronte a un cambiamento tecnologico così rapido, è naturale essere tentati dall’attendismo. Tuttavia, con la GenAI, coloro che stanno già sperimentando, apprendendo e costruendo su larga scala sono quelli che ne trarranno i maggiori benefici”, ha affermato Christoph Schweizer, CEO di BCG. “Questo è l’anno ideale per trasformare le potenzialità di questa nuova tecnologia in successi concreti per le aziende”.

Più investimenti, ma c’è ancora scetticismo

L’indagine, basata su un campione di 1.406 leader aziendali provenienti da 50 mercati e 14 settori, rivela che nonostante alcune esitazioni nell’adozione delle nuove tecnologie, c’è una tendenza diffusa e positiva verso un aumento degli investimenti: il 71% dei leader intervistati prevede di incrementare gli investimenti tecnologici nel 2024 – un aumento dell’11% rispetto al 2023 – e una percentuale ancora maggiore (85%) intende aumentare la spesa per l’AI e la GenAI. Il 54% dei leader prevede che l’AI permetterà di ridurre i costi già quest’anno, principalmente grazie all’aumento della produttività operativa. Il Medio Oriente (85%) e l’Asia-Pacifico (80%) saranno i principali motori degli investimenti tecnologici previsti per il 2024. Il Nord America si colloca al di sotto della media globale (71%), con il 65% dei leader che pianificano di aumentare gli investimenti; l’Europa si posiziona leggermente meglio, con il 68% pronto a investire ulteriormente in queste tecnologie.

Tuttavia, i leader europei sono tra i più scettici riguardo alla possibilità che AI e GenAI possano portare a un aumento della produttività nel 2024, anche se il 45% di essi è attivo nel fornire linee guida sull’uso dell’AI e della GenAI, in linea con la media europea (46%). Attualmente, solo una piccola percentuale di aziende sta raccogliendo i benefici di AI e GenAI. Oltre il 60% dei leader intervistati afferma che le proprie aziende stanno ancora aspettando di vedere come si svilupperanno le normative specifiche per l’uso dell’AI e solo il 6% delle aziende ha già formato più del 25% del proprio personale sull’utilizzo degli strumenti di GenAI.

Necessari percorsi strutturati di formazione del personale

“Le aziende che stanno già utilizzando l’Intelligenza Artificiale generativa prevedono di ottenere fino a 1 miliardo di dollari in termini di produttività globale, un’opportunità che si estende anche alle aziende italiane, che potrebbero aumentarla significativamente utilizzando software pronti all’uso come ChatGPT e Microsoft Copilot. Tuttavia, per ottenere risultati significativi è necessario avviare percorsi strutturati di formazione del personale anche in termini di green skill“, ha dichiarato Roberto Ventura, Managing Director e Partner di BCG. “Esistono poi applicazioni più avanzate, create e implementate da specialisti come data engineer e data scientist, che possono generare impatti significativi per l’azienda. L’elemento chiave è concentrarsi su applicazioni trasformative per funzioni o prodotti”.

Come sfruttare appieno il potenziale della GenAI

Per sfruttare appieno il potenziale della GenAI, i leader dovrebbero implementare rapidamente gli strumenti per aumentare la produttività dal 10% al 20% in tutta l’azienda, migliorare dal 30% al 50% l’efficienza e l’efficacia delle attività quotidiane rimodellando processi e funzioni, arrivando a creare nuove esperienze, servizi e offerte per i clienti, che possono avere un impatto positivo sul fatturato a lungo termine. Le aziende che stanno gestendo con successo questa trasformazione si distinguono da quelle ancora in fase di osservazione su alcuni aspetti.

Ad esempio, le aziende di successo investono per aumentare la produttività e il fatturato: i dati mostrano che le organizzazioni che prevedono di investire più di 50 milioni di dollari in AI e GenAI quest’anno hanno una probabilità maggiore (1,3x) di risparmiare sui costi del 2024 rispetto ai loro pari e una probabilità 1,5 volte maggiore di prevedere un risparmio superiore al 10%. Queste stanno anche aggiornando le proprie competenze in modo sistematico, con il 21% delle organizzazioni che spendono più di 50 milioni di dollari in AI e GenAI ad avere già formato più di un quarto del proprio personale. Le aziende vincenti stabiliscono anche partnership per implementare l’uso dell’AI e della GenAI, quando solo il 3% dei leader le considera prioritarie. Infine, implementano i principi dell’AI responsabile (RAI): tra le aziende intervistate che investiranno più di 50 milioni di dollari nell’AI nel 2024, il 27% ha già affidato al CEO la responsabilità della strategia RAI (rispetto al 14% in generale).

Su ESG Smart Data una selezione e una sintesi delle ricerche e delle analisi sul ruolo e sulle prospettive della sostenibilità per le imprese e per le pubbliche amministrazioni.

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