DIGITAL FOR ESG

AI e Data center: intelligenza al servizio dell’efficienza operativa



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L’intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo chiave nell’ottimizzazione dell’efficienza operativa dei data center grazie a sistemi di automazione avanzati per la gestione delle risorse e per il monitoraggio in tempo reale dei consumi energetici. I fattori chiave del rapporto tra AI e Data center nel colloquio con Gregory Lebourg, Global Environmental Director di OVHcloud

Pubblicato il 4 mar 2025



AI e Data center
Grégory Lebourg, Global Environmental Director di OVHcloud

Uno dei tanti temi che vedono allo stesso tavolo, per ragioni diverse, CIO e sustainability manager è rappresentata dalle scelte legate all’innovazione tecnologica e, nello stesso tempo, dalla corretta valutazione dell’impatto ambientale e sociale delle scelte tecnologiche stesse. L’ESG applicato al mondo digitale apre nuove prospettive: prima di tutto perché permette di sfruttare le enormi potenzialità del cosiddetto Digital for ESG e poi perché grazie ai dati, alla capacità di analisi e di rendicontazione del digitale permette di capire il reale impatto dell’innovazione e spinge verso tecnologie sempre più sostenibili. Nella stagione dominata dall’Intelligenza artificiale questo tipo di considerazioni e di analisi sono ancora più rilevanti e spingono le imprese a interrogarsi, prima di qualsiasi decisione strategia su tutto ciò che impatta sulla dimensione dell’Environment a partire, in modo particolare, dall’impatto ambientale dell’Intelligenza artificiale.

Il punto di partenza sono indiscutibilmente i vantaggi e i i benefici del digitale e dell’AI per quanto riguarda l’erogazione dei servizi digitali stessi ed è proprio da questo tema che prende inizio il confronto con Gregory Lebourg, Global Environmental Director di OVHcloud.

In che modo l’Intelligenza artificiale sta migliorando l’efficienza operativa dei vostri data center?

L’intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo chiave nell’ottimizzazione dell’efficienza operativa nei nostri data center. Attualmente, stiamo concentrando il nostro impegno in ricerca e sviluppo sull’implementazione di sistemi di automazione avanzati per la gestione del raffreddamento. Questi progetti mirano a ottimizzare parametri critici come la velocità delle pompe, il flusso delle valvole e la velocità delle ventole.

Questo approccio si allinea con le tendenze del settore, che vedono l’AI come strumento fondamentale per il monitoraggio in tempo reale dei consumi energetici e l’ottimizzazione delle risorse. L’implementazione di queste tecnologie promette di ridurre significativamente i costi operativi e l’impatto ambientale dei nostri data center, contribuendo a una gestione più intelligente e reattiva dei sistemi di raffreddamento.

Come misurate l’impatto ambientale delle vostre operations e dell’Intelligenza artificiale in particolare?

La nostra metodologia è di misurare l’impatto ambientale delle nostre operazioni utilizzando strumenti innovativi come il Carbon Calculator. Questo strumento fornisce ai nostri clienti una visione trasparente e dettagliata della carbon footprint associata alle loro attività cloud, analizzando non solo il consumo energetico dei nostri data center, ma anche le emissioni legate alla produzione e gestione dei rifiuti.

Stiamo continuando a migliorare il Carbon Calculator per renderlo uno strumento multifattoriale, in grado di valutare non solo le emissioni di CO2, ma anche altri aspetti ambientali. Inoltre, l’intelligenza artificiale gioca un ruolo cruciale nella nostra strategia di sostenibilità, poiché ci aiuta a ottimizzare l’efficienza energetica dei nostri data center e a prevedere meglio le esigenze energetiche future.

In questi ultimi anni, abbiamo dato un’accelerazione alla nostra strategia per poter portare avanti gli ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra che ci siamo prefissati: ci impegniamo a ridurre le emissioni del 73,4% entro il 2030 per gli Scope 1 e 2 (rispetto ai valori del 2022) e del 52% per lo Scope 3 in termini di intensità economica nello stesso arco temporale utilizzando energie rinnovabili e a basso contenuto di carbonio.

Raggiungeremo poi un Renewable Energy Factor (REF) del 100% entro la conclusione dell’anno fiscale in corso garantendo che il nostro consumo energetico sia interamente coperto da fonti rinnovabili. Questa visione ci guida verso un futuro sostenibile per il settore digitale.

Quali sono per voi le sfide principali nell’implementazione di soluzioni AI per la sostenibilità nei data center?

L’implementazione di soluzioni AI sostenibili nei data center richiede un approccio olistico. Utilizziamo tecnologie di raffreddamento efficienti, come il raffreddamento diretto da liquido a chip e indiretto, per ridurre significativamente il consumo energetico. Questo ci permette di registrare un indice di WUE pari a 0,37 e di ottimizzare l’efficienza energetica complessiva dei nostri data center.

Inoltre, ci assicuriamo di scegliere piattaforme che corrispondono alle prestazioni richieste, evitando il sovradimensionamento, e di formare i modelli AI in contesti a basse emissioni di carbonio. Gestiamo anche i cicli di vita delle GPU con piattaforme di seconda e terza vita, riducendo così i rifiuti elettronici.

Questa impostazione ci permette di affrontare con efficacia le sfide dell’AI sostenibile, coniugando alte prestazioni e ridotto impatto ambientale.

Come misurate l’efficacia delle vostre strategie di sostenibilità? Che ruolo svolge l’AI?

Per misurare l’efficacia delle nostre strategie di sostenibilità ci utilizziamo gli indicatori chiave come il Power Usage Effectiveness (PUE), che attualmente si attesta a un valore di 1,26. Questo indice ci consente di valutare l’efficienza energetica dei nostri data center e di monitorare i progressi nella riduzione del consumo energetico.

Abbiamo raggiunto un Renewable Energy Factor (REF) del 100%, garantendo che il nostro consumo energetico sia interamente coperto da fonti rinnovabili. La nostra traiettoria di decarbonizzazione è stata convalidata dalla Science Based Targets initiative (SBTi), confermando il nostro impegno strategico verso un futuro sostenibile e rafforzando la nostra posizione nel settore.

L’intelligenza artificiale non ha ancora avuto un impatto significativo sulle nostre emissioni di carbonio, diversamente da quanto riscontrato negli hyperscaler, che sono intensamente impegnati nella formazione dei modelli di linguaggio e hanno registrato un aumento delle loro emissioni. Questa situazione ci consente di mantenere un profilo di sostenibilità allineato con i nostri obiettivi strategici a lungo termine, garantendo coerenza e responsabilità ambientale nelle nostre operazioni.

Quali sono i principali servizi con i quali aiutate i clienti nei loro progetti e processi di sostenibilità?

Per supportare i nostri clienti a ridurre l’impronta ambientale della loro infrastruttura IT, offriamo una gamma di servizi innovativi. Utilizziamo strumenti di orchestrazione AI come AI Endpoint e Omissimo, che ottimizzano la gestione delle risorse indirizzando le richieste verso i modelli più efficienti.

Inoltre, come già detto, il Carbon Calculator consente di simulare con precisione le emissioni di carbonio associate a diversi scenari di migrazione al cloud, permettendo ai clienti di scegliere l’opzione meno impattante e più sostenibile per le loro esigenze. Questi strumenti supportano i clienti nel loro percorso verso una maggiore sostenibilità, garantendo al contempo prestazioni elevate e un impatto ambientale ridotto.

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