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Twin transition: 4a edizione per Zero, l’acceleratore di startup CleanTech



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Zero rinnova l’impegno a sostegno della doppia transizione energetica e digitale, coinvolgendo importanti partner industriali e scientifici per accelerare lo sviluppo di startup Cleantech. Per quelle selezionate, la possibilità di accedere fino a 120 mila euro di investimento e un programma di accelerazione e sperimentazione industriale della durata di 5 mesi

Pubblicato il 18 ott 2024



Zero startup

Prende il via la nuova call per startup di Zero, l’acceleratore di riferimento nel Cleantech nato per iniziativa della Rete Nazionale di CDP Venture Capital, con Eni come main partner – attraverso la scuola per l’impresa Joule – e gestito da Zest ed Elis, che rilancia il suo impegno a sostegno della doppia transizione energetica e digitale del Paese. Con questa nuova edizione, Zero rinnova il partenariato strategico di corporate e istituzioni a supporto della crescita delle startup: oltre ai corporate partner storici Acea, Microsoft e Vodafone, si uniscono all’acceleratore il CNR, già partner scientifico, SACE ed ESA Φ-lab.

Aperta la call di Zero per spingere sulla transizione energetica e digitale nell’ottica “industry driven”

Nato nel 2021 per accelerare i processi di decarbonizzazione delle imprese lungo la “Road to Net Zero”, la quarta edizione di Zero rafforza la sua vocazione “industry driven”, con una visione di sistema e collaborazione tra startup, aziende e PMI. Questo approccio punta a creare una piattaforma di investimento e sviluppo per le startup Cleantech, per facilitare l’integrazione con i partner industriali e migliorare l’impatto delle soluzioni e tecnologie innovative proposte.

Possono candidarsi alla call di Zero tutte le startup Cleantech con soluzioni innovative software (in presenza di MVP funzionate) o hardware (in presenza di un prototipo funzionante e una roadmap definita per la produzione industriale) nei seguenti settori: fonti di energia alternative, economia circolare e gestione dei rifiuti, sistemi operativi sostenibili, conservazione e sviluppo sostenibile del territorio. Saranno considerate positivamente ai fini della selezione, soluzioni innovative e trasformative per l’osservazione della terra (Earth Observation – EO).

È possibile presentare la candidatura fino al prossimo 13 novembre, accedendo al sito internet dedicato all’acceleratore di startup CleanTech Zero.

Due percorsi paralleli per accelerare l’innovazione delle startup Cleantech

Il programma, che si estende su un arco di 5 mesi, offre due percorsi distinti. Il primo “business acceleration” vedrà le startup concentrarsi sullo sviluppo del loro prodotto per il go-to-market, con l’opportunità di validare rapidamente le soluzioni sul mercato per attrarre investimenti e favorire la crescita aziendale; il secondo “solution integration” permetterà alle startup di lavorare fianco a fianco con i corporate mentor per definire e pianificare un caso d’uso sperimentale.

Entrambi i percorsi sono suddivisi in una prima fase di 2 mesi, dove tutte e 10 le startup selezionate lavoreranno allo sviluppo del prodotto e di un caso d’uso. Al termine di questa prima fase, 5 startup potranno ricevere un investimento pre-seed fino a 120 mila euro da parte di CDP Venture Capital, Zest ed Elis e potranno essere selezionate dai corporate partner per lo sviluppo di un Proof of Concept (PoC), completando gli ulteriori 3 mesi del programma.

Con una dotazione di 4,1 milioni di euro per gli investimenti pre-seed e successivi follow-on, in 3 anni Zero ha accelerato 30 startup che hanno raccolto più di 3 milioni di euro dai co-investitori dell’acceleratore e da primari operatori venture capital, anche internazionali.

Spingere sulle imprese innovative per ridefinire il panorama energetico e contribuire agli obiettivi climatici europei

“ZERO è uno dei programmi con cui abbiamo inaugurato la Rete Nazionale Acceleratori e oggi con l’apertura della 4a call si conferma un pilastro strategico della nostra strategia che nel tempo ha saputo coinvolgere attivamente partner di rilievo in un comune impegno verso l’innovazione tecnologica a supporto della transizione energetica – commenta Stefano Molino, Senior Partner e Responsabile Fondo Acceleratori di CDP Venture CapitalAttraverso un ecosistema strutturato e consolidato di mentorship, investimenti e networking, puntiamo ad accelerare la crescita di imprese innovative che possano giocare un ruolo chiave nella ridefinizione del panorama energetico e contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici europei”.

“La novità che caratterizza questa edizione sarà l’accelerazione sulla fase di sperimentazione industriale – dichiara Mattia Voltaggio, Head of Joule, la scuola di Eni per l’impresaIl nuovo programma ZERO darà la possibilità a Eni di far accedere alla propria catena del valore le migliori realtà innovative con un focus sulle filiere della mobilità sostenibile e delle smart cities. A ciò si aggiunge la possibilità di sperimentare le tecnologie in un luogo fisico – il distretto Eni del Gazometro Ostiense – dove poter ampliare le nostre conoscenze con uno sguardo verso il mondo esterno e cogliere al momento giusto anche le opportunità di investimento”.

Zero sostiene le startup Cleantech intercettando i bisogni del panorama imprenditoriale

“Zero è una piattaforma di co-innovazione e sperimentazione ‘industry driven’ in ambito cleantech che sostiene la crescita delle startup intercettando i need dell’ecosistema. Grazie a un partenariato rafforzato dalla partecipazione di player di eccellenza questa nuova edizione ha l’ambizione di accelerare la trasformazione energetica e digitale di tutto il panorama imprenditoriale, attraverso un approccio sistemico e una collaborazione sinergica tra startup, grandi aziende, primari enti di ricerca e PMI” osserva Antonella Zullo, Ceo di Zest Innovation.

“Quest’anno, l’acceleratore Zero sta evolvendo in un vero e proprio acceleratore industriale, con l’obiettivo di rendere i prototipi sempre più scalabili. Non solo collaboriamo con grandi aziende, ma ci affianchiamo a centri di eccellenza come il CNR e l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, con i quali stiamo intensificando le interazioni per sviluppare progetti di co-innovazione e scaling industriale, sempre nell’ottica di generare un impatto significativo. Il nostro ruolo è coordinare i progetti, sviluppare prototipi e Proof of Concept, selezionando le realtà più promettenti, accelerandole attraverso il venture, e poi avviando la fase di sperimentazione industriale, che spesso avviene all’interno delle aziende, in collaborazione con professionisti e centri di eccellenza che arricchiscono la visione sia accademica che sperimentale” aggiunge Luciano De Propris, Head of Open Innovation di ELIS.

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