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Remanufacturing: strategia chiave per la sostenibilità del manifatturiero



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La rigenerazione di prodotti e componenti rappresenta una pratica sempre più importante per raggiungere obiettivi di sostenibilità, per attuare modelli circolari e per garantire una vera responsabilità sui prodotti da parte di produttori e consumatori

Aggiornato il 11 apr 2024



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Fonte: "Remanufacturing Market Study" realizzato da ERN European Remanufacturing Network – Summary of remanufacturing material and equivalent CO2 savings

Remanufacturing: che cos’è e perché è importante per raggiungere obiettivi di sostenibilità

Il Remanufacturing è un processo attraverso il quale prodotti usati o parti di essi vengono restaurati e rigenerati per essere riportati a una condizione molto simile al prodotto nuovo o a una condizione funzionale equivalente a quella del prodotto nuovo. Questo processo va oltre la semplice riparazione o il ricondizionamento, poiché implica le attività di smontaggio, pulizia, sostituzione delle componenti usurate o obsolete e riassemblaggio del prodotto con standard di qualità che possono essere paragonabili o addirittura superiori a quelli del prodotto originale.

Il Remanufacturing nasce dai principi che stabiliscono una responsabilità diretta e un comune coinvolgimento dei produttori e dei consumatori su tutto il ciclo di vita dei prodotti, nello spirito dell’Industry 5.0 e come parte integrante dei modelli di economia circolare per ridurre la necessità di materie prime nuove e l’impatto ambientale associato alla produzione di nuovi beni.

Questo approccio può essere applicato a una vasta gamma di prodotti, inclusi macchinari industriali, componenti automobilistici, elettronica e molto altro. Tra i benefici del Remanufacturing ci sono la riduzione dei costi di produzione e dei prezzi per i consumatori, la diminuzione dell’impronta ecologica, la conservazione delle risorse naturali e la creazione di posti di lavoro nel settore della rigenerazione.

Una nuova catena del valore

Il processo industriale del Remanufacturing prevede diverse fasi. Si inizia con la raccolta dei prodotti usati e la loro selezione in base allo stato di conservazione. Segue lo smontaggio, durante il quale si procede alla separazione dei componenti utilizzabili da quelli danneggiati. I pezzi in buono stato vengono poi sottoposti a operazioni di pulizia, mentre quelli deteriorati sono sostituiti o riparati. Infine, si passa al ri-montaggio e al testing del prodotto ricondizionato, per assicurarsi che le sue prestazioni siano equivalenti a quelle di uno nuovo. Più in dettaglio queste sono le fasi chiave del Remanufacturing.

  1. Analisi dello stato di salute dei prodotti oggetto del processo di Remanufacturing
  2. Disassemblaggio dei prodotti e valutazione delle parti che possono essere riutilizzate, riparate o sostituite
  3. Pulizia delle parti recuperabili per rimuovere sporco, ruggine, depositi o qualsiasi altro contaminante prima di procedere alla rigenerazione
  4. Ispezione precisa e valutazione di ogni componente per determinare se può essere riutilizzato così com’è, se necessita di riparazioni o se deve essere sostituito
  5. Riparazione o rigenerazione per tutte quelle parti usurate o danneggiate che necessitano di essere riparate o rigenerate attraverso vari processi e interventi
  6. Riassemblaggio del prodotto in tutte le sue parti, sia quelle originali riparate sia quelle nuove
  7. Test e verifica di funzionamento e di affidabilità con test rigorosi che permettano di assicurare che la qualità di tutte le funzionalità soddisfi o superi gli standard di qualità e prestazione originali
  8. Ricondizionamento estetico per preparare il prodotto alla sua nuova fase di commercializzazione con interventi anche sull’estetica ad esempio con una verniciatura, per migliorarne l’aspetto
  9. Definizione del pricing commerciale, fase delicata e importante in grado di valorizzare le specifiche caratteristiche dei prodotti che sono stati oggetto di Remanufacturing, a partire dal tema, importante per gli aspetti ESG, della riduzione dell’impatto ambientale e dell’uso delle risorse
  10. Creazione di un ecosistema di partner ad esempio sul piano delle reti commerciali, in grado di comunicare e sostenere la proposta di prodotti oggetto di Remanufacturing

Differenza tra Remanufacturing, riciclo, riutilizzo e manutenzione

Sebbene siano tutti processi finalizzati alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività produttive, Remanufacturing, riciclo e riutilizzo presentano differenze sostanziali. Il riutilizzo consiste nell’utilizzare nuovamente un oggetto con alcuni interventi che permettono di allungarne il ciclo di vita, ma senza che sia necessario modificarne la struttura; nel riciclo si procede alla trasformazione del materiale che costituisce un prodotto per dar vita a beni diversi.

Il Remanufacturing può essere considerata come una via intermedia: l’oggetto viene smontato e i suoi componenti sono trattati e rigenerati per essere utilizzati nuovamente, ma lo scopo finale è quello di rimettere sul mercato il prodotto originale, non di creare un bene differente. Va poi precisato che il Remanufacturing non si limita a risolvere le problematiche che possono aver causato un malfunzionamento del prodotto o una perdita di performance, bensì mira ad intervenire per riportarlo ad uno stato pari al prodotto nuovo.

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Remanufacturing ed EPR (Extended Product Responsibility)

Il Remanufacturing rappresenta anche una risposta alle esigenze che sorgono con l’Extended Producer Responsibility EPR o responsabilità estesa del produttore. L’EPR attribuisce ai produttori la responsabilità dell’intero ciclo di vita dei loro prodotti, inclusa la fase post-consumo. In questo scenario, le aziende produttrici sono chiamate a considerare l’impatto ambientale dei loro prodotti dalla progettazione sino al momento in cui cessano di funzionare, promuovendo pratiche come il riciclo, il riuso e, appunto, il Remanufacturing.

Il Remanufacturing rappresenta una modalità per i produttori per adempiere alle loro responsabilità estese anche per quanto riguarda i temi che attengono alla Direttiva Greenwashing. I prodotti o i componenti possono essere riportati a condizioni di funzionamento originarie, riducendo la necessità di risorse vergini e minimizzando i rifiuti. Un approccio che contribuisce a obiettivi ambientali e offre vantaggi economici come la riduzione dei costi di produzione e l’apertura di nuovi mercati attraverso la vendita di prodotti rigenerati.

In particolare, il rapporto tra EPR e Remanufacturing attiene ai modelli di business dei produttori che sono incentivati a integrare le logiche di Remanufacturing già in fase di design, progettando prodotti in un modo che li renda poi facili da disassemblare e rigenerare.

Il rapporto tra rigenerazione e competenze

Remanufacturing: nuove opportunità per la sostenibilità e l'ESG delle imprese

Le pratiche di recupero e rigenerazione che stanno alla base del Remanufacturing rappresentano un tassello importante anche per un avvicinamento alle logiche di economia circolare. Grazie al recupero di tanti componenti si riduce il consumo di risorse naturali, si minimizza la produzione di rifiuti e si contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra. La capacità di prolungare il ciclo di vita dei prodotti deve però essere anche frutto di una azione sui comportamenti e sull’educazione. Per le imprese che affrontano questa sfida si tratta di dare vita a un nuovo modello di business con organizzazioni che devono essere in grado di attrarre e coltivare nuove competenze in forma di green skill.

European Remanufacturing Network, ERN: verso la creazione di un mercato in forte sviluppo

L’European Remanufacturing Network rappresenta una fonte importante per comprendere la portata e gli sviluppi di questi fenomeno. L’ERN rappresenta infatti una iniziativa di respiro europeo che ha lo scopo di analizzare e sostenere lo sviluppo del Remanufacturing con una azione su due livelli:

  • un supporto alle imprese che già sono impegnate nel Remanufacturing per sviluppare le loro attività;
  • la creazione di stimoli e incentivi verso nuove imprese a intraprendere questo percorso di sviluppo.

Gli obiettivi strategici dell’ERN sono poi quelli di creare le condizioni affinché si possano ridurre i costi di produzione con benefici sui prezzi finali per i consumatori, ridurre l’impatto ambientale grazie alla diffusione di pratiche che prevedono un minor consumo di risorse naturali, e di migliorare in definitiva l’impronta ambientale di molte industrie.

Per il raggiungimento di questi obiettivi l’ERN svolge anche un importante compito di studio e analisi della situazione e delle prospettive del Remanufacturing in Europa.

In particolare se riprendiamo la ricerca “Remanufacturing Market Study” realizzata dall’European Remanufacturing Network (qui per accedere alla ricerca completa n.d.r.) possiamo osservare come nel 2015 veniva stimato un volume d’affari del Remanufacturing pari a 30 miliardi di euro, e si indicava un trend di crescita che, sulla base delle previsioni ERN, dovrebbe portare il mercato generato da questa pratica a raggiungere i 100 miliardi di euro entro il 2030.

Fonte: “Remanufacturing Market Study” realizzato da ERN European Remanufacturing Network – Summary of market size of remanufacturing activities by sector

Nello specifico la ricerca ha raccolto dati da tutti gli attori impegnati in attività di Remanufacturing in Europa, con una speciale attenzione ad alcuni comparti che per varie ragioni hanno intrapreso questo percorso da tempo come il mondo dell’automotive, del machinery, dell’aerospaziale, delle attrezzature mediche, ma anche altri settori come il forniture, il comparto delle attrezzature ferroviarie, della cantieristica navale.

Il valore complessivo generato da tutti i comparti nei quali è stata presa in considerazione l’analisi delle pratiche di rigenerazione era pari a 1,5 trilioni di euro. In questo scenario il Remanufacturing rappresenta una quota ancora decisamente limitata che secondo lo studio è nell’ordine del’1,9% del valore totale della produzione in questi settori.

Nello stesso tempo lo studio intravvede una attenzione sempre più in chiave strategica verso la rigenerazione poiché in grado di ridurre i fattori di rischio relativi all’accesso alle materie prime, ovvero di portare stabilità a livello di catene di fornitura. Accanto a questo è fortemente cresciuta la componente legata al raggiungimento di risultati ambientali.

Guardando alla ricerca si può notare che la stragrande maggioranza del mercato del Remanufacturing è realizzato nei settori aerospaziale (42%), Automotive (25%) e HDOR, heavy-duty and off-road equipment ovvero attrezzature pesanti e fuoristrada (14%). L’analisi ERN sottolinea i punti distintivi di questi prodotti che sono realizzati in metallo pesante con componenti che presentano un ciclo di vita più lungo rispetto ai prodotto finale.

Design for X, DFX

Ci sono diverse modalità per recuperare e preservare il valore di prodotto finito e per reintrodurlo nel circuito economico:

  • uno è rappresentato dal ricondizionamento, ovvero nelle pratiche che permettono di ricondizionare un prodotto per ripristinarne le sue funzionalità con una serie di riparazioni e interventi
  • il secondo è appunto costituito dal Remanufacturing, nel quale entrano in gioco attività come il disassemblaggio che permette di recuperare componenti che possono essere rinnovati e utilizzati come nuovi componenti originali o come parti di ricambio.

Per questa seconda ipotesi è necessario attuare una vera e propria trasformazione che richiede anzitutto di agire sulla progettazione del prodotto che che chiede di definire strategie di “product design” espressamente progettate per facilitare il Remanufacturing. In questo senso assume una crescente importanza la scelta di adottare forme di progettazione ispirate alle tecniche del “Design for X o DFX“.

Il Design for X (DFX) o Design for Excellence rappresenta infatti una modalità di progettazione che punta infatti a garantire qualità, efficienza e riduzione dei costi per tutte le fasi della vita del prodotto e non solo per quelle più convenzionali. Ci sono diverse declinazioni di DFX in funzione degli obiettivi delle imprese. Ci sono esempi di Design for Economic Manufacturability con cui si focalizza l’attenzione su un design finalizzato alla produzione economica; c’è un Design for Producibility dove il focus è sulla produzione e sull’assemblaggio; un altro caso è rappresentato dal Design for Reliability per estendere e rafforzare l’affidabilità del prodotto. Sono da citare in relazione al ReManufacturing il Design for Serviceability per migliorare le fasi di manutenzione e riparazione e il Design for Recycling per facilitare e ottimizzare il riciclaggio e la sostenibilità ambientale.

I benefici ambientali

Una attenzione speciale nella ricerca è riservata ai benefici ambientali anche per rispondere alla necessità di misurare e valorizzare queste pratiche in termini di riduzione delle emissioni. Nella tabella seguente si possono osservare gli effetti “sull’ambiente” dello sviluppo di pratiche di Remanufacturing. Un impatto in proporzione decisamente consistente per l’automotive, per l’HDOR e per il Machinery.

Fonte: “Remanufacturing Market Study” realizzato da ERN European Remanufacturing Network – Summary of remanufacturing material and equivalent CO2 savings

Il Remanufacturing e l’elettronica

Accanto ai prodotti che fanno riferimento a componenti meccanici c’è uno sviluppo del Remanufacturing sempre più rilevante nell’ambito dei comparti elettrico ed elettronico. Nella fattispecie, l’analisi ERN sottolinea l’importanza della rigenerazione nei settori legati alle apparecchiature elettriche ed elettroniche (EEE) e delle attrezzature mediche.

In questi ambiti l’ostacolo principale allo sviluppo è rappresentato dalla necessità di disporre di competenze specifiche, dal disasseblaggio al recupero fino alla rigenerazione. La capacità di gestire la rigenerazione nel mondo dell’elettronica presenta un impatto importante anche in altre industrie. La componente di elettronica e digitale nell’automotive richiede sempre di più anche queste specifiche competenze considerando la quantità e l’importanza dei componenti elettronici nelle vetture.

Il Remanufacturing in Europa

Anche dal punto di vista della sua diffusione, il Remanufacturing mostra alcune specificità. La ricerca ERN rileva una concentrazione del 70% del valore di queste pratiche in quattro nazioni: Germania, Regno Unito & Irlanda, Francia e Italia.

REMANUFACTURING: quali paesi europei sono più attivi
Fonte: “Remanufacturing Market Study” realizzato da ERN European Remanufacturing Network – Geographical distribution of remanufacturing activity

Più nello specifico, come mostra la tabella in termini di attività ci sono anche altri paesi che si stanno muovendo in questa direzione come la Repubblica ceca, l’Austria, il Belgio, la Svezia e la Spagna. In termini di valore, la Germania da sola rappresenta quasi un terzo del mercato europeo con una presenza rilevante nell’automotive, nell’aerospazio e nell’HDOR.

Il Remanufacturing in Italia secondo l’analisi ERN appariva (ricordiamo che la ricerca è del 2015) inferiore alle sue potenzialità in proporzione alle dimensioni dell’industria manifatturiera del nostro paese. L’altra chiave di lettura da sottolineare in merito allo sviluppo di questo fenomeno è legata al fatto che, ad esempio, nell’ambito dell’aerospazio Germania, Francia e Regno Unito sono anche la sede di hub globali di manutenzione, riparazione e revisione per questa industria e dunque dispongono di infrastrutture e competenze che facilitano questo tipo di sviluppo.

Un approccio completo al Life Cycle Assessment

Uno dei temi che attraversa l’analisi di ERN riguarda poi l’importanza di “allungare” il ciclo di vita dei prodotti. Grazie anche al ruolo dell’Extended Producer Responsibility, il Remanufacturing deve essere letto come un processo produttivo sempre più strettamente collegato con il Life Cycle Assessment o LCA. Nel momento in cui l’LCA rappresenta un metodo utilizzato per valutare gli impatti ambientali associati a tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto, ecco che grazie alla rigenerazione dei prodotti è in grado di fornire una visione dettagliata dei benefici ambientali derivanti dal recupero e riutilizzo di prodotti e componenti. L’LCA permette di programmare e quantificare con precisione i benefici del Remanufacturing come la diminuzione dell’uso di risorse naturali, la riduzione delle emissioni di gas serra e della generazione di rifiuti con la possibilità di costruire modelli di produzione sostenibile.

Remanufacturing e Servitization

La Servitization è a sua volta un processo di trasformazione del go-to-market che si lega in varie forme ai temi del Remanufacturing. Per Servitization si intende innanzitutto un processo attraverso il quale le aziende evolvono dai tradizionali modelli di vendita di prodotti verso l’offerta di servizi integrati che soddisfano le esigenze dei clienti. Questo approccio può includere, ad esempio, la manutenzione, il leasing o la vendita di “funzionalità” piuttosto che di prodotti fisici.

Combinato con la Servitization, il Remanufacturing può arricchire l’offerta di servizi di un’azienda, consentendo di accrescere la quota di servizi che attengono al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità considerando la necessità per i produttori di mantenere un controllo preciso e una responsabilità completa sui prodotti attraverso i quali vengono erogati i loro servizi.

Un’azienda che sceglie di passare dall’acquisto di prodotti a un modello basato sulla Servitization può contare non solo sui servizi di manutenzione, aggiornamento ed, eventualmente, sostituzione, ma grazie al Remanufacturing può mettere a consuntivo una ulteriore riduzione del proprio impatto ambientale considerando che i prodotti usati sono recuperati e rigenerati in modo efficiente, e contribuiscono alla riduzione dei rifiuti e a una ottimizzazione nell’impiego delle risorse.

La combinazione di Remanufacturing e Servitization è anche uno stimolo all’innovazione in termini di modelli di business, spostando così l’enfasi dalla produzione e dalla vendita di nuovi prodotti verso la conoscenza dettagliata delle esigenze dei clienti e verso la fornitura di servizi sempre più precisi con prodotti che vantano un ciclo di vita più lungo.

L’importanza del Remanufacturing nell’economia circolare

Il Remanufacturing può essere considerato un fattore abilitante per progetti di economia circolare grazie ai benefici che mette a disposizione. In particolare, il Remanufacturing rappresenta una pratica che stimola l’innovazione nel design dei prodotti, promuovendo la creazione di beni progettati per essere facilmente smontabili, riparabili e rigenerabili. Questo approccio incoraggia le aziende a pensare in termini di cicli di vita del prodotto, integrando principi di sostenibilità fin dalla fase di progettazione.

Grazie al Remanufacturing si riduce in modo importante il bisogno di materie prime vergini, poiché i prodotti a fine vita vengono rigenerati anziché smaltiti. Questo non solo conserva le risorse naturali, ma riduce anche l’impatto ambientale associato all’estrazione e alla lavorazione di nuovi materiali e riduce la quantità di rifiuti da riciclare o da smaltire. In termini economici, il Remanufacturing genera opportunità di lavoro e sviluppo di competenze specializzate in forma di green skill, contribuendo alla crescita di un settore industriale innovativo e sostenibile.

Dal punto di vista del consumo energetico, il processo di Remanufacturing richiede generalmente meno energia rispetto alla produzione di nuovi prodotti, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra e al miglioramento dell’efficienza energetica. Inoltre, estendendo la vita utile dei prodotti, il Remanufacturing riduce la quantità di rifiuti destinati alle discariche, favorendo una gestione più sostenibile dei rifiuti solidi.

Per i consumatori, il Remanufacturing offre prodotti di alta qualità a un costo inferiore rispetto ai nuovi, rendendo accessibili tecnologie e beni altrimenti costosi. Questo aspetto democratizza l’accesso a prodotti durevoli e sostenibili, incentivando un consumo più responsabile.

Come cambia la pricing strategy nel Remanufacturing

Il Remanufacturing introduce una serie di sfide e opportunità uniche nella gestione dei prezzi per le aziende che lo adottano. Questo processo, che consiste nel riportare prodotti usati o parti di essi a condizioni “come nuove”, necessita di ripensare in modo specifico la strategia di prezzo.

In generale, il Remanufacturing permette alle aziende di offrire prodotti a un prezzo inferiore rispetto ai nuovi, con cambiamenti significativi a livello di catena del valore considerando i risparmi sui costi delle materie prime, la riduzione dei costi energetici e di produzione associati al recupero dei componenti esistenti ed evidentemente, inserendo i costi legati al disassemblaggio e alla rigenerazione.

L’identificazione del giusto prezzo richiede anche un’attenta considerazione del valore percepito dal cliente, poiché i prodotti rigenerati possono essere visti come inferiori rispetto ai nuovi, nonostante la loro qualità e funzionalità siano comparabili. Nello stesso tempo è importante considerare il valore relativo alla riduzione dell’impatto ambientale che la scelta di prodotti frutto del Remanufacturing porta con sé.

La trasparenza è un altro aspetto fondamentale nella comunicazione del valore aggiunto del Remanufacturing, come i dati relativi alla sostenibilità e l’impegno verso l’economia circolare, che possono giustificare prezzi superiori rispetto ai prodotti usati di tipo standard e attrarre clienti più attenti alle tematiche ambientali. Le aziende devono quindi bilanciare il prezzo in modo da riflettere sia il risparmio di costo che il valore etico e ambientale.

Nella gestione dei prezzi è poi importante considerare i temi della flessibilità e dell’innovazione. Le aziende possono esplorare modelli di pricing dinamico, sconti per la restituzione di vecchi prodotti, o pacchetti di servizi aggiuntivi che aumentano il valore per il cliente. Questi approcci possono aiutare a posizionare i prodotti rigenerati come scelte premium rispetto ai semplici prodotti usati, creando forme di ingaggio con i clienti anche per favorire la programmabilità del Remanufacturing.

Un altro aspetto importante che impatta sulle politiche di pricing riguarda l’educazione e la propensione del consumatore nella quale rientrano non solo i benefici economici, ma anche la maggiore responsabilità in tutte le scelte che accompagnano i prodotti e in questo ambito, rientrano le logiche legate alla creazione di certificazioni di qualità, forme di garanzia estese e modelli di ingaggio sul controllo del ciclo di vita dei prodotti.

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