In un contesto in cui l’attenzione verso la sostenibilità ambientale è sempre più elevata, il trasporto merci rappresenta un settore cruciale per ridurre l’impatto delle attività produttive sull’ambiente. In questo ambito, il pallet pooling si configura come una leva importante per promuovere la logistica sostenibile in Italia. Anche nel difficile contesto economico degli ultimi anni caratterizzato da un significativo aumento dei costi delle materie prime e da una frammentazione della supply chain.
Perché scegliere il pallet pooling rispetto alla modalità di interscambio
Secondo CHEP, uno dei principali fornitori globali di soluzioni per la supply chain, il modello circolare del pallet pooling, basato sull’uso condiviso dei pallet e sul loro riutilizzo, può contribuire in modo significativo alla riduzione dei costi operativi e alla diminuzione dello sfruttamento delle risorse naturali.
Soprattutto considerando che oggi in Italia i beni di largo consumo viaggiano ancora per la maggior parte con la modalità di interscambio, modello che prevede che un’azienda acquisti un proprio parco pallet e invii la propria merce ottenendo, a valle, uno scambio di bancali immediato o differito.
A testimonianza di ciò, la collaborazione pluriennale tra CHEP e Riso Scotti, multinazionale alimentare italiana, ha dimostrato come il pallet pooling rappresenti una soluzione concreta di economia circolare, capace di garantire sia la riduzione dell’impatto ambientale del trasporto merci, che la continuità distributiva in un periodo di forte stress della supply chain a causa dell’aumento dei costi delle materie prime.
Pallet pooling e logistica sostenibile: il caso di Riso Scotti e CHEP
In particolare, confrontando l’analisi del ciclo di vita di un pallet in pooling CHEP con un sistema di pallet in interscambio, è stato possibile quantificare i benefici ambientali derivanti dal noleggio dei pallet. Nel solo 2022, grazie alla scelta di adottare il pallet pooling, Riso Scotti e CHEP hanno risparmiato:
- circa 248.000 decimetri cubi di legno, evitando il disboscamento di oltre 290 alberi necessari alla creazione di pallet;
- 290.000 kg di emissioni di CO2, corrispondenti a sette viaggi in camion intorno alla terra;
- ed infine, circa 24.000 kg di rifiuti rispetto al sistema di interscambio, che avrebbe riempito ben 5 camion destinati allo smaltimento.
Per Riso Scotti, la scelta di adottare il pallet pooling rappresenta un elemento fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità integrata e partecipata che si è posta come traguardo nella stretta collaborazione tra tutti gli attori della filiera.
In particolare, il Direttore Logistica di Riso Scotti, Luca Priori, ha sottolineato come il pallet pooling si sia rivelato una soluzione efficace e sostenibile che ha permesso di evitare importanti ricadute sulla produzione e sulla distribuzione delle merci in momenti critici. Inoltre, Priori ha evidenziato come il pallet pooling possa rivestire un ruolo decisivo nelle sfide future che attendono la logistica a livello globale e accompagnare le aziende nel loro percorso di decarbonizzazione.
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