Inserimento a catalogo di prodotti ecologici, attraverso strategie di comunicazione sempre più digital; messa in atto di una politica di acquisto responsabile; sostegno a programmi di inclusione; impegno concreto nella riduzione delle emissioni di CO2. E ancora, ma non è tutto, coinvolgimento diretto in progetti di responsabilità sociale, con una Fondazione a favore delle donne e progetti sostenibili per finanziarne le attività, e rigoroso rispetto della diversità di genere nell’organico aziendale.
Se il semplice numero di strategie ESG messe in campo da un’azienda fosse sufficiente a fotografarne l’impegno nei confronti del pianeta e della società, è certo che RAJA Italia, filiale italiana del gruppo RAJA specializzata nell’offerta di imballaggi e forniture per ufficio, sarebbe sul podio delle organizzazioni più sensibili.
Balzata agli onori delle cronache pochi mesi fa quale vincitrice – tramite la Supply Chain PMO Michela Vesta – del premio Women in Supply Chain 2021, assegnato da Supply & Demand Chain Executive a donne manager il cui impegno è valso un vantaggio competitivo alla supply chain, oggi RAJA Italia si racconta ad esg360.it, svelando i segreti del suo articolato percorso nel mondo Enviroment Social & Governance. E forte di un 2021 che ha registrato un eccezionale aumento della domanda fino al 45%, affida alle parole della General Manager Lorenza Zanardi il compito di aprire le porte a un impegno che si snoda a 360 gradi, dai locali aziendali ai partner, sino alla realtà di un mondo che affronta problematiche universali travalicando qualunque confine geografico.
Dottoressa Zanardi, la storia di RAJA è un racconto di innovazione e perfezionamento continuo del servizio. Quanto ha influito, in questo cammino, la volontà di optare per scelte sostenibili?
Il Gruppo RAJA ha sempre pensato alla sua offerta come un progetto da inserire in un quadro più ampio, ovvero la sostenibilità ambientale. Da oltre 65 anni lavoriamo per sviluppare imballaggi che promuovano la circolarità, e quindi il riutilizzo, e quindi il riciclo. Ci sono due aree principali di attenzione: un approccio pragmatico con il quale accompagniamo i nostri clienti nella transizione ecologica fornendo una gamma in continua evoluzione di soluzioni semplici e sostenibili che sono facili da implementare e adottare per i nostri clienti. E un approccio sistemico, cioè includere gli acquisti e la logistica nella nostra politica eco-responsabile.
Come si declina il vostro impegno verso l’ambiente?
Si declina nell’inserimento a catalogo di prodotti ecologici, nella scelta di una comunicazione sempre più digitale, nel mettere in atto una politica di acquisto responsabile. E infine sostenendo il programma di azione “Donne & Ambiente” attraverso la Fondazione Raja-Danièle Marcovici. In concreto, stiamo sviluppando progetti su più fronti, dagli imballaggi realizzati con materiali riciclati ed eco-certificati provenienti da foreste gestite in modo sostenibile (FSC, PEFC), agli imballaggi che utilizzano meno materie prime senza compromettere la loro resistenza meccanica. E ancora, imballaggi di carta e cartone come alternativa agli imballaggi di plastica: puntiamo infatti a ridurre a zero l’uso della plastica.
Ma agiamo anche a valle, sviluppando imballaggi 100% riciclabili ovvero monomateriali grazie ai quali poter beneficiare di un canale di riciclo unico, soluzioni che incoraggiano lo smistamento attraverso informazioni chiare direttamente stampate sui materiali.
E in termini di impatto ambientale?
Ci impegniamo a limitare le emissioni di CO2 scegliendo partner logistici determinati nell’adeguare i propri veicoli alle più recenti norme europee e nell’ottimizzare la pianificazione dei percorsi, riducendo al minimo il numero di km percorsi, in un’ottica sostenibile. Informiamo e comunichiamo limitando il più possibile il nostro impatto sull’ambiente prediligendo lo sviluppo di canali e servizi sul web oltre a diminuire il numero di cataloghi inviati, riducendo così la quantità di carta utilizzata.
Oltre a tutto questo, poi, siamo molto attenti a mettere in atto una politica di acquisti coerente con la nostra politica dei prodotti. Non avrebbe senso sviluppare un nuovo imballaggio ecologico se fosse fabbricato dall’altra parte del pianeta con una scarsa impronta di carbonio per arrivare a noi.
Perché?
Per due ragioni. La prima: il 92% dei nostri prodotti è realizzato in Europa. La seconda: tutti i nostri partner sono firmatari della nostra carta per l’acquisto eco-responsabile.
Sulla gestione della Supply Chain avete di recente ricevuto un importante premio che ha riconosciuto i vostri meriti in termini di strategia ma anche di governance. Che ruolo ha la catena di fornitura nella vostra vision ESG?
La supply chain è la chiave per mantenere la promessa con il cliente e creare un’eccellente esperienza di acquisto, e gioca un ruolo strategico nella creazione di un business sostenibile ottimizzando costi e opportunità. In un contesto mondiale che vede da un lato la scarsità di materie prime e dall’altro la globalizzazione del commercio, la supply chain gioca un ruolo fondamentale nel guidare la crescita del business. Questo si traduce in RAJA nell’essere il magazzino dei nostri clienti garantendo loro fornitura su misura (senza sprechi) on-demand.
In termini di responsabilità sociale, RAJA è in prima fila con impegni importanti. Che tipo di iniziative legano l’azienda al contesto in cui operate?
Portiamo avanti diverse iniziative con le quali miriamo a sensibilizzare il settore rispetto al tema dell’eco-responsabilità. Aderiamo ai principi della Carta Etica dell’Imballaggio, promossa dalla Fondazione Carta Etica del Packaging, attraverso i quali ci impegniamo a promuovere la progettazione, lo sviluppo e la distribuzione di soluzioni attente alle esigenze dei consumatori, che favoriscano la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni dell’ambiente. Inoltre, insieme a Netcomm abbiamo co-creato e lanciato proprio quest’anno una guida pratica per tutte le aziende che vogliono sviluppare il proprio progetto logistico per l’e-commerce e il new retail, con un occhio attento alla sostenibilità. Abbiamo partecipato alla stesura di questo documento insieme a oltre quindici esperti e Soci del Consorzio Netcomm come ad esempio BRT, DHL, Fermopoint, Comieco, LiveHelp. Infine, ci siamo posti due importanti obiettivi: integrare al Bilancio Extra Finanziario realizzato dal Gruppo Raja un report RAJA Italia per misurare il nostro impegno per la sostenibilità e acquisire nuove certificazioni in materia di responsabilità sociale.
Uno dei pilastri della vostra cultura aziendale riguarda anche la sostenibilità nei confronti dei collaboratori. Come si concretizza questo aspetto nel vostro quotidiano?
Il tema della sostenibilità è un ambito per noi ampio che non può non comprendere il sostegno del territorio e il benessere dei nostri collaboratori, che sono la forza di Raja. In questa direzione scegliamo di sostenere realtà del territorio dai valori condivisi: società sportive come Piacenza Calcio 1919, istituiti scolastici del territorio, e associazioni ed enti no profit come, ad esempio, Plastic Free con cui abbiamo collaborato in occasione di un’iniziativa di raccolta dei rifiuti lungo il fiume Po. Integriamo al nostro sistema premiante di produttività un sistema Welfare aziendale con cui puntiamo a preservare il benessere dei nostri collaboratori e mantenere un clima positivo. Lo facciamo agevolando la conciliazione lavoro-vita privata, offrendo servizi a prezzi agevolati e mettendo a disposizione un piano di assistenza sanitaria integrativa.
Gli studi oggi ci dicono che il cliente pretende sempre più scelte sostenibili da parte delle aziende. Il riassetto tecnologico che avete vissuto grazie all’apporto dei software ToolsGroup quanto ha permesso di avvicinarvi al vostro utente finale? E in che modo?
Quando parliamo di supply chain più sostenibile facciamo riferimento a una gestione della logistica integrata che ha come obiettivo quello di limitare, in tutte le sue fasi, l’impatto ambientale sfavorevole: dalla produzione di un prodotto, passando per il suo stoccaggio e arrivando fino alla consegna al cliente. Fattori chiave per stimolare la green supply chain sono la visibilità che l’azienda ha sull’intera catena di fornitura e la condivisione di informazioni che avviene tra gli attori a valle (clienti) e a monte (fornitori) della filiera. In questo, l’utilizzo di un software dedicato e user friendly come SO99+ fa la differenza. L’utilizzo del sistema ToolsGroup ci ha permesso di sviluppare forecast di domanda sempre più accurati e sempre più reattivi alle condizioni del mercato e aggiornati in tempo reale in base alle scorte e ai consumi. Grazie alla tecnologia “machine learning automation” siamo in grado di modellare la domanda futura a livello giornaliero sulla base di trend storici, stagionalità, scostamenti tra le previsioni e domanda reale, lancio di nuovi prodotti, promozioni, fattori esterni. Questo consente a RAJA di garantire ai nostri clienti 5.000 prodotti sempre a stock con consegne in 24-48 ore e un livello di servizio del 99%.
Quanto è destinato a influire il concetto di sostenibilità sulle strategie future di Raja?
L’eco-responsabilità è sicuramente uno dei driver della nostra strategia di lungo periodo. I dati del mercato confermano la direzione dei consumi verso scelte sempre più responsabili e attente all’ambiente. Secondo alcuni studi i consumatori già eco-attivi (coloro che sempre o frequentemente si attivano per migliorare l’ambiente) sono cresciuti significativamente nel 2020, passando dal 16% al 20% (fonte: Netcomm Handbook – Logistica e Packaging sostenibili per l’e-commerce 2021 – Studio realizzato da Kantar, ndr).
L’obiettivo per RAJA è infatti quello di avere un’offerta di prodotti 100% riciclati e/o riciclabili entro il 2025 e ridurre sempre più il nostro impatto ambientale attraverso un duplice approccio: consolidare la politica di acquisto e attivare nuovi progetti logistici mirati a ridurre le emissioni di C02 derivanti dal trasporto. Una sfida ambiziosa e stimolante su cui lavoriamo giorno dopo giorno!