Da sempre Nestlé si impegna a valorizzare il talento e lo spirito imprenditoriale delle giovani generazioni dando loro l’opportunità di trasformare le idee in progetti concreti che coniugano sempre più i due mondi dell’innovazione e della sostenibilità. Un impegno che sposa l’dea del Gruppo di “innovazione trasforzativa“: ovvero un’innovazione che coniugando l’elemento trasformativo a quello rafforzativo, punta ad influenzare i processi aziendali, stimolando le idee e valorizzando il talento delle nuove generazioni per far evolvere radicalmente il modo in cui l’azienda opera oggi e opererà domani. Un esempio eclatante è il Nestlé Needs YOUth, l’ambizioso progetto promosso a livello globale con l’obiettivo di dare accesso a opportunità economiche a 10 milioni di giovani in tutto il mondo entro il 2030.
Sempre nell’ottica di favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, il Nestlé Startup Program, arrivato alla seconda edizione, è dedicato a supportare il talento e le idee delle nuove generazioni impegnate nel mondo agritech. Sono state selezionate le tre startup finaliste, chiamate a implementare soluzioni innovative sul tema dell’agricoltura rigenerativa e dei modelli di produzione sostenibili per la filiera del pomodoro. Il programma vede il contributo del partner scientifico Future Food Institute e la collaborazione di Steriltom, storico fornitore italiano di polpa di pomodoro per il Gruppo Nestlé. Il programma si concluderà a fine giugno con un bootcamp in cui verranno presentate le soluzioni e i risultati della fase di prototipazione.
“Con questa iniziativa – commenta Giacomo Piantoni, Direttore Risorse Umane Gruppo Nestlé in Italia – siamo in grado di coniugare sostenibilità delle pratiche agricole e valorizzazione dei giovani talenti, due pilastri fondamentali della nostra strategia di business. Come grande attore che opera a livello internazionale nel settore agroalimentare, in Nestlé siamo convinti che l’innovazione e le competenze in ambito green siano fattori imprescindibili per condividere idee e proporre soluzioni che possano dare nuova linfa al tessuto imprenditoriale agritech”.