Si fanno sempre più strada le strategie di investimento necessarie per la rivoluzione verde del nostro Paese, sulle quali ha acceso un faro anche l’approvazione del Recovery Plan, con ingenti risorse dedicate alla transizione ecologica, uno dei pilastri per la ripartenza economica italiana: un asset strategico, che raccoglie sempre più il consenso da parte degli investitori, attratti dagli investimenti alternativi e in particolare quelli infrastrutturali e clean energy.
Ne è dimostrazione l’inatteso successo dell’ultima operazione di Green Arrow Capital, il maggiore operatore italiano indipendente specializzato negli investimenti alternativi e tra i primi asset manager italiani in ambito delle infrastrutture rinnovabili. La società ha infatti annunciato di aver concluso con un’ottima adesione la prima fase di raccolta (“first closing”) del fondo “Green Arrow infrastrutture del futuro”, nato con l’intento di anticipare gli obiettivi del Green deal europeo verso la neutralità climatica del 2050. Dopo il via libera delle autorità di vigilanza lo scorso agosto, in pochi mesi il Fondo Gaif ha già raccolto sottoscrizioni per circa 140 milioni di euro, quasi raddoppiando la quota minima prevista da regolamento. Questa prima fase di sottoscrizione ha visto una significativa partecipazione di primari investitori istituzionali.
Il Fondo Gaif investirà principalmente in Italia, con una quota superiore al 55%, e nel Sud dell’Europa, in particolare Iberia (Spagna e Portogallo) e Francia. I primi deal sono già in pipeline per il 2021 e gli investimenti in Italia riguarderanno i settori più strategici per il nostro Paese: infrastrutture energetiche green, storage energetico, biometano, antenne 5G, fibra ottica, sistemi e servizi di ricarica e parcheggi per sviluppare la mobilità elettrica.
Tra i più grandi fondi in termini di raccolta
Decimo fondo del comparto “Clean energy & infrastructure” del gruppo Gac, “Green Arrow infrastrutture del futuro” si posiziona tra i più grandi fondi in termini di raccolta: il target complessivo è di 500 milioni di euro, con hard cap a 750 milioni, risultato che il team di investimento di Gac stima di raggiungere nell’arco di 24-36 mesi, con il coinvolgimento di investitori istituzionali italiani ed esteri. Una operazione che può essere letta anche come attenzione verso le logiche ESG.
“Siamo estremamente soddisfatti di questa prima fase di raccolta, un importante risultato raggiunto in un contesto di mercato senza dubbio complesso e sfidante – commenta Eugenio de Blasio, fondatore e ceo di Green Arrow Capital -. In un 2020 complesso che ha spinto molti investitori a supportare le loro categorie con contributi straordinari, questo primo closing premia la nostra reputazione e la scelta di puntare su infrastrutture, digitalizzazione e tecnologie del futuro, direttrici per il rilancio del Paese, che anche il mercato ha dimostrato di apprezzare. Il prossimo obiettivo di gruppo, è quello di superare i 2 miliardi di raccolta storica già nel 2021”.
Green Arrow Capital è uno dei principali operatori italiani indipendenti specializzato negli investimenti alternativi e conta circa 200 investitori, di cui il 90% riconducibili ai più prestigiosi e rilevanti enti istituzionali Italiani. Ha oggi in gestione circa 2 miliardi di asset e si occupa di investimenti in economia reale, in particolare in tre macroaree, Clean Energy&Infrastructure, Private Debt e Private Equity. Per la divisione Infrastrutture e rinnovabili, Gac è il secondo operatore in Italia (dopo F2i), con dieci fondi in gestione.