Open innovation

Environment: Crédit Agricole Italia entra nel capitale della startup agritech Finapp

L’istituto di credito, insieme a Tech4Planet e Progress Tech Transfer Fund, investe nella realtà innovativa padovana insediata nel Village Triveneto che produce sonde per rilevare l’acqua nel terreno. Operazione di equity del valore complessivo di 1,2 milioni di euro

Pubblicato il 05 Ago 2022

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Crédit Agricole Italia, insieme a Tech4Planet, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico sulla Sostenibilità ambientale nato su iniziativa di CDP Venture Capital Sgr, e Progress Tech Transfer Fund, fondo promosso da Mito Technology e finalizzato alla valorizzazione delle tecnologie nel campo della sostenibilità, ha sottoscritto l’aumento di capitale del valore complessivo di 1,2 milioni di euro dell’azienda padovana Finapp, dal 2021 insediata nell’acceleratore di startup innovative Le Village by CA Triveneto con sede a Padova.

Nata nel 2018 come spin off dell’Università di Padova, Finapp è attiva nella produzione di sonde che permettono di rilevare la quantità d’acqua nel terreno su vasta scala. L’operazione di equity, conclusasi nei giorni scorsi, è stata favorita dall’inserimento di Finapp nell’ecosistema internazionale di open innovation promosso da Crédit Agricole in partnership con Assindustria Venetocentro, Fondazione Unismart dell’Università di Padova e Parco Scientifico e Tecnologico Galileo Visionary District.

La nuova sede di Le Village by CA Triveneto, terzo acceleratore di startup avviato in Italia da Crédit Agricole dopo quelli di Milano e Parma, verrà ufficialmente inaugurata il prossimo 29 settembre e la sua attività sarà incentrata su sei Obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Finapp è un piccolo gioiello dell’agritech italiano nel quale abbiamo riconosciuto grandi potenzialità di crescita – ha dichiarato Carlo Piana, presidente di Le Village by CA Triveneto e direttore generale di Crédit Agricole FriulAdria – Partecipare al capitale di questa startup significa per noi contribuire allo sviluppo di soluzioni al problema dell’acqua che possono tornare utili alle municipalizzate, alle aziende agricole e ai produttori di energia elettrica. L’inserimento nel Village Triveneto è stato un valore aggiunto che ha accresciuto l’attrattività dell’azienda verso gli investitori”.

Obiettivi importanti per il futuro

“L’importante siccità che stiamo vivendo e i cambiamenti climatici a livello mondiale – spiega il fondatore e ad Luca Stevanato – ci pongono degli obiettivi importanti per il futuro, è ora di agire subito per mitigare il più possibile quello che sta accadendo. Finapp, in questo contesto, grazie all’innovativo sensore per la misura dell’acqua tramite raggi cosmici, può dare un grande contributo. Lo può dare sia in termini di risparmio idrico, come nel caso dell’agricoltura o nella ricerca di perdite idriche lungo gli acquedotti, sia nel monitoraggio climatico e/o previsioni di eventi estremi, anch’essi purtroppo in forte crescita a causa dei cambiamenti climatici. Nei prossimi mesi ci concentreremo sull’avvio della produzione in serie e sull’ampliamento dell’organico per scalare il business in tutto il mondo”.

“Il percorso di crescita di Finapp è tutto interno alla nostra università, ad iniziare dal brevetto che ha dato vita all’iniziativa, alla vittoria della competizione Startcup Veneto fino alla costituzione dello spin off e al percorso di accelerazione in “Le Village by CA Triveneto”, di cui l’università di Padova è socio fondatore – ha dichiarato il professor Fabrizio Dughiero dell’Università di Padova – Far crescere lo spirito imprenditoriale è una delle missioni fondamentali del trasferimento tecnologico e delle nostre iniziative sull’innovazione”.

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