Utilizzare tecnologie avanzate quali Internet of Things (IoT) e Intelligenza artificiale per gestire in maniera automatica e intelligente, quindi efficiente, i diversi dispositivi che utilizzano energia in ambienti industriali, civili e domestici, contribuendo a delineare un percorso di transizione energetica che passa dall’analisi dei bisogni per arrivare a definire obiettivi di efficientamento energetico. In altre parole: sfruttare la tecnologia più evoluta per raggiungere l’obiettivo Net Zero. E’ la mission di Evogy, green tech company che fornisce servizi e soluzioni in modalità “Energy-as-a-Service” (EaaS) per la supervisione e l’ottimizzazione degli asset energetici.
In un contesto nel quale è sempre più attuale il tema del Net-Zero riferito alle emissioni di gas serra, cioè la parità fra i gas emessi e quelli rimossi dall’atmosfera, e la pressione su istituzioni e aziende per definire obiettivi di riduzione delle emissioni e validare i progressi ottenuti è più forte che mai, Evogy spiega che “questo obiettivo si raggiunge riducendo drasticamente le emissioni attraverso l’adozione di normative stringenti per ridurre le emissioni, ma è anche necessario un cambiamento culturale da parte della società e del mondo del business”.
Piano d’azione: dalle misurazioni alle tecnologie
Come suggerisce Gartner nella ricerca Race to Net-Zero Greenhouse Gas Emissions, il primo passo consiste nello stilare un piano d’azione misurando la propria baseline di emissioni di gas serra (GHG) e stanziando fondi per implementare progetti di riduzione. Il passo successivo sarà integrare gli obiettivi net zero nelle politiche aziendali e produrre un budget annuale di sostenibilità per implementare le azioni necessarie. Perché il percorso sia un successo, questo deve essere condiviso a tutti i livelli aziendale, dal management ai dipendenti.
Un altro punto essenziale è quello di applicare tecnologie che permettono di individuare le fonti di emissioni e aiutano a ridurle. In questo senso è importante implementare progetti operativi di risparmio energetico e tener conto dei consumi, ma anche massimizzare l’approvvigionamento di energia pulita, ad esempio attraverso contratti che prevedano l’acquisto di energia rinnovabile certificata.
Questo piano di intervento avvia un ciclo virtuoso anche nel rapporto tra le aziende e i loro clienti, aprendo opportunità per lo sviluppo di nuovi prodotti, servizi e partnership che aiutino i clienti a raggiungere i propri obiettivi di riduzione delle emissioni.
Trasformazione del settore energetico
Se l’azzeramento delle emissioni globali di anidride carbonica (CO2) entro il 2050 è indispensabile, è evidente come questa sia una delle più grandi sfide che l’umanità abbia mai affrontato nella sua storia. Secondo l‘International Energy Agency, il settore energetico è oggi la fonte di circa tre quarti delle emissioni di gas serra, quindi per mitigare gli effetti del cambiamento climatico è necessaria una completa trasformazione del modo in cui produciamo, trasportiamo e consumiamo energia.
Il percorso verso l’azzeramento delle emissioni nette è complesso e richiede l’immediato e massiccio dispiegamento di tutte le fonti di energia pulita disponibili e investimenti in efficienza e in innovazione. Le aziende devono guardare ad un quadro più ampio e a lungo termine ed impegnarsi nel contenimento e riduzione delle emissioni complessive: efficientamento energetico, transizione verso le energie rinnovabili, contenimento dei viaggi aziendali e, in generale, tutte quelle azioni e comportamenti volte a ridurre la propria carbon footprint devono diventare lo standard delle politiche aziendali.