Best practice ESG

Corona, brand beverage pronto per il “Net zero plastic footprint” globale

Nuovo passo avanti nell’obiettivo a lungo termine di non disperdere plastica nell’ambiente. E la società lancia Plastic reality, un’esperienza che, grazie alla realtà aumentata, incoraggia le persone ad unirsi al brand nella sua missione ambientale

Pubblicato il 09 Giu 2021

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Sapete che Corona, il marchio di eccellenza di AB InBev, storico brand di una notissima birra, ha un’“impronta di plastica” pari a zero? In altre parole, recupera e ricicla più plastica dall’ambiente di quanta ne rilasci nel mondo? Proprio così.
Corona è a tutti gli effetti il primo brand beverage al mondo con una net zero plastic footprint: questo storico traguardo fa parte della visione del brand di essere un leader nella sostenibilità dei beni di consumo confezionati e questo è solo il più recente dei suoi impegni per aiutare a proteggere gli oceani e le spiagge in tutto il mondo dall’inquinamento marino causato dalla plastica.

Il raggiungimento di questa tappa fondamentale arriva dopo un’ampia valutazione delle iniziative del brand rispetto alle 3RI Corporate Plastic Stewardship Guidelines di South Pole, leader provider per soluzioni legate al clima. Questa valutazione ha misurato l’utilizzo rimanente di plastica di Corona nei suoi prodotti e nei processi logistici di distribuzione. È stato inoltre considerato il Verra Plastic Waste Reduction Standard per calcolare l’impatto delle attività di limitazione dei rifiuti di Corona, a cui si aggiunge un importante investimento in un impianto di riciclaggio in Messico (“Mexico Recicla”). Grazie a questi sforzi, Corona ora recupera più plastica rispetto alla sua plastic footprint.
 
“Come brand nato sulla spiaggia e profondamente connesso con la natura, Corona ha la responsabilità di fare tutto quello che è in suo potere per essere un alleato del nostro ambiente e dei nostri oceani”, afferma Felipe Ambra, vice presidente del Marketing globale di Corona. “Diventare il primo brand beverage nel mondo con una net zero plastic footprint è la più recente tra le importanti ambizioni di Corona nell’aiutare a proteggere gli oceani e le spiagge di tutto il mondo dall’inquinamento della plastica. Ma non possiamo farlo da soli. Questo è il motivo per il quale Corona ha creato Plastic Reality, un’esperienza di realtà aumentata che permette alle persone di vedere la loro annuale plastic footprint direttamente nella propria casa. Vedere il proprio salotto pieno della plastica accumulata negli anni, servirà ad aprire gli occhi e si spera che ispiri le persone a ridurre il loro uso personale di plastica e il suo conseguente impatto sull’ambiente.”

Come stimare la propria plastic footprint annuale

Chi parteciperà al progetto Plastic Reality, dopo aver risposto ad alcune domande sui propri consumi abituali, avrà una stima della propria plastic footprint annuale. Questo dato importantissimo verrà poi visualizzato dall’utente attraverso pezzi di plastica colorata in realtà aumentata (AR) che galleggeranno nella stanza in cui si trova l’utente, come se fosse il mare che bagna la riva. Si aprirà poi un portale virtuale verso una spiaggia paradisiaca, ma inquinata che mostra da una parte come la plastica invade la natura e dall’altra incoraggia l’utente ad agire nel modo corretto per ridurre la propria plastic footprint.

 
“Corona sta fissando uno standard elevato per l’industria. I suoi continui sforzi di riprogettazione del prodotto elimineranno progressivamente la plastica in eccesso ed il suo investimento in Mexico Recicla va ben oltre ciò che viene richiesto per indirizzare l’attuale plastic footprint verso lo zero. Ci congratuliamo con Corona per la riduzione dell’utilizzo di plastica e per il rafforzamento delle infrastrutture per la raccolta e riciclaggio in Messico, senza le quali la visione di un’economia circolare non sarebbe possibile”, dichiara Irene Hofmeijer, Senior Managing Consultant per la Plastica di South Pole.

L’obiettivo di lungo termine: zero plastica nella supply chain

Il raggiungimento del net zero plastic di Corona è solo il primo importante passo avanti nel raggiungimento dell’obiettivo a lungo termine del brand: eliminare completamente la sua plastic footprint. Inoltre, la Corona Plastic-Free Challange cerca appassionati imprenditori provenienti da tutto il mondo per aiutare l’azienda a trovare nuove idee o tecnologie che possano ridurre ed eliminare più plastica dalla supply chain. Corona, inoltre, sta investendo nella riprogettazione dei suoi prodotti di punta. Per esempio, il 100% del volume delle esportazioni di lattine sarà presto privo di anelli di plastica.

“Accogliamo con piacere questo primo importante passo di Corona verso l’eliminazione completa della plastica dalla supply chain” commenta Richard Hill, Ceo di Ocean Generation. “Questo riconoscimento della net plastic footprint dimostra come Corona sia consapevole della plastic footprint che i suoi prodotti lasciano sul pianeta e stia iniziando una serie di misure pratiche per ridurle. Non vediamo l’ora di lavorare con Corona per raggiungere il suo obbiettivo finale di non disperdere plastica nell’ambiente”.

Questi sforzi accrescono l’impegno costante di lunga data di Corona per aiutare a proteggere gli oceani e le spiagge del mondo dall’inquinamento della plastica. Ad oggi, per esempio, Corona ha condotto più di 1400 attività di pulizia, coinvolgendo oltre 68000 volontari e raccogliendo rifiuti di plastica da oltre 44 milioni di metri quadrati di spiaggia in tutto il mondo, Italia compresa.

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