“Orka” (jákvæð orka) in Islandese sta per Energia positiva e a Zurigo, sede della sustainability startup Climeworks, hanno pensato di rendere omaggio sia al paese scelto per questo progetto sia a questa espressione che permette di raccontare in una parola (Orca) il valore del più grande impianto di Carbon Capture and Storage (CCS) in grado di “ripulire” qualcosa come 4.000 tonnellate di CO2 all’anno.
Climeworks e Carbfix: una collaborazione nata per rispondere al Carbon Capture and Storage business
Orca nasce dalla collaborazione tra Climeworks AG, startup svizzera nata con l’obiettivo di ideare e creare tecnologie per l’estrazione di anidride carbonica direttamente dall’aria e Carbfix, azienda islandese a sua volta specializzata nello stoccaggio del carbonio. Stiamo cioè parlando dei due grandi componenti del “nuovo” mercato costituito dal Carbon Capture and Storage business, ovvero della capacità di rispondere alla domanda di tante imprese di ridurre il loro impatto ambientale in termini di emissioni di CO2.
Da questa collaborazione ha preso forma un impianto nell’area della capitale islandese Reykjavik, costituito da otto grandi blocchi con filtri e ventilatori ad alta tecnologia per assorbire aria e per estrarre l’anidride carbonica. Una volta isolata, tramite una nuova generazione di filtri realizzati da Climeworks, l’anidride carbonica viene trattata per essere poi miscelata con acqua e viene infine depositato nel sottosuolo.
In Islanda, Climeworks ha trovato le condizioni ideali per questo progetto, condizioni oggi ancora difficili da replicare in altri contesti. Nel paese dei vulcani infatti un impianto come Orca può garantire un vero impatto ambientale positivo in quanto tutta l’energia necessaria per la cattura, la trasformazione e il deposito della CO2 viene da impianti geotermici, in secondo luogo perché le operazione legate al “deposito” nel sottosuolo dell’anidride carbonica sono facilitate dalla morfologia e dalla struttura del suolo islandese.
L’impatto ambientale della Carbon Capture and Storage e l’impatto a livello ESG
La capacità di catturare anidride carbonica direttamente dall’aria rappresenta una delle soluzioni alle quali si guarda con grande attenzione per contribuire in modo attivo, unitamente a tante altre azioni, alla riduzione della CO2 e per fornire nuove soluzioni alle imprese per ridurre il loro impatto ambientale. Va detto che la cattura diretta della CO2 dall’aria si muove ancora in un ambito sperimentale e che presenta dei costi sia economici sia energetici ancora importanti. La grande sfida delle imprese e delle startup che si stanno misurando con questi percorsi si chiama scalabilità da una parte e ottimizzazione delle risorse necessarie al processo dall’altra, accanto naturalmente alla capacità di identificare luoghi in grado di ospitare questo tipo di impianti. La prospettiva per queste realtà è quella di abbassare i costi in ragione di una crescita della domanda da parte di imprese, organizzazioni e realtà che si trovano nella necessità di ridurre la propria impronta di carbonio.
Va anche aggiunto che la scalabilità di impianti come quello realizzato da Climeworks possono contribuire a rispondere alla domanda di soluzioni per la riduzione di CO2 da parte di imprese che si trovano ad affrontare seriamente problemi che possono limitare la capacità produttiva per tre grandi ragioni:
- per le scelte sempre più diffuse presso i consumatori di penalizzare imprese che non abbiano un chiaro piano di riduzione dell’impatto ambientale,
- per l’appartenenza a supply chain produttive che stanno imponendo a tutti gli attori dell’ecosistema un adeguamento a determinati standard ambientali
- per migliorare le performance ESG
Anche per queste ragioni un progetto come Orca appare oggi particolarmente importante, a partire dal tema della misurabilità delle performance ambientali di una azienda e della valorizzazione di questa misurabilità in chiave ESG. Non a caso Climeworks, opera come fornitore di servizi di rimozione di CO2 per conto di grandi imprese e ha addirittura sviluppato una proposta di “rimozione di CO2” in abbonamento. Grazie a questa iniziativa i clienti Climeworks possono pagare una fee mensile per la rimozione del carbonio (vedi QUI)