Consentire alle aziende che producono CO2 lungo la loro catena del valore di piantare alberi di bambù gigante e possederli per una quantità di tempo necessaria ad abbattere l’impatto ambientale che hanno generato. È questo l’obiettivo di Forever Bambù, società italiana leader e pioniere nel bambù gigante in Europa, che con il servizio Forever Zero CO2 certifica in maniera trasparente ed immutabile la compensazione ottenuta da foreste italiane, tramite tecnologia blockchain ed NFT.
Alle aziende che acquistano il servizio viene donato un Non-Fungible Token, ossia un pezzo unico di arte digitale, che certifica il comportamento sostenibile dell’azienda in ambito ambientale. Per lo sviluppo del progetto, la società si è avvalsa della consulenza strategica di Finney Hub e per lo sviluppo tecnologico si è affidata al team di BCode e Knobs. Gli NFT saranno creati sulla blockchain Polygon, scelta per le sue peculiarità di piattaforma sostenibile, sicura, veloce e con costi di transazione contenuti.
Con gli NFT, l’assorbimento della CO2 diventa tangibile
“L’assorbimento della CO2 su un determinato lotto è un fenomeno apparentemente intangibile – commenta Emanuele Rissone, Presidente e Fondatore di Forever Bambù – Per questo abbiamo deciso di studiare questo nuovo ambito di applicazione, trasformando l’impegno per l’ambiente in qualcosa di tangibile, certo e prezioso, consentendo alle aziende che investono con noi per diventare a impatto zero di avere certificati univoci, in grado di valutare il valore del risultato ottenuto e sentirsi proprietari di quel singolo appezzamento di piantagione. Gli NFT si sono rivelati lo strumento ideale per farlo e siamo certi che il mercato avrà oggi una ragione in più per continuare ad investire in pratiche green”.
Il Bambù Gigante è un materiale versatile, resistente e sostenibile usato in ambito alimentare e industriale, che assorbe 36 volte più CO2 di qualsiasi foresta tradizionale e può sostituire moltissime risorse inquinanti come la plastica. L’azienda nata nel 2014 da un’idea di Emanuele Rissone e Mauro Lajo ha innovato il suo settore gestendo l’intero ciclo di vita dei bambuseti, dalla piantumazione all’utilizzo della biomassa per la produzione di bioplastiche con le fibre della canna fino a servizi per la compensazione di CO2 per aziende e attività professionali.
Con il servizio Forever Zero CO2, Forever Bambù va ad arricchire il panorama italiano delle realtà impegnate nella piantumazione di alberi per limitare il cambiamento climatico. Dalla sua nascita, l’azienda ha fondato 28 società agricole per realizzare l’effettiva piantumazione degli alberi di bambù gigante. Oggi le foreste in totale sono cinque e sono presenti in quattro città, ossia Alessandria, Asti, Grosseto e Siena, per un totale di 200 ettari di proprietà.
NFT per certificare la compensazione delle emissioni
Forever Bambù è una delle prime realtà in Europa ad utilizzare questa tecnologia per rappresentare asset del mondo reale come un bambuseto, e una delle prime aziende al mondo in grado di garantire sicurezza e trasparenza nel mercato volontario del carbonio.
Il progetto, recentemente premiato con il prestigioso Best Green Innovation Project in occasione del Blockchain Revolution Italian Summit a Trento, prevede la creazione di NFT per ogni lotto di terreno, comprensivi di informazioni come le coordinate geografiche, l’estensione in ettari e la quantità e il valore di CO2 assorbita da ogni singolo lotto.
Grazie alle caratteristiche intrinseche della blockchain, come la trasparenza, la sicurezza e l’immutabilità, gli NFT sono lo strumento perfetto per consentire ai detentori di ogni certificato green di dimostrare di essere i soli a possedere il diritto di usufrutto su un determinato appezzamento di terreno.
Le virtù del bambù nel mercato della Crypto Art
L’azienda ha deciso di dare anche un valore artistico all’iniziativa, aprendosi alla Crypto Arte: ad ogni NFT è associata un’opera unica dell’artista digitale italiano Nicolò Canova che ha dato forma artistica alle numerose virtù del bambù.
Nelle opere create, la pianta è rappresentata come strumento, simbolo di un gesto capace di trasformarsi in qualcosa di reale che “impatta positivamente” sul mondo, creando atmosfere oniriche di suggestione, con opere che diventano la metafora del gesto di chi restituisce all’ambiente la ricchezza che riceve, compensando le emissioni grazie al Bambù.
“Abbiamo grandi ambizioni e continuiamo a studiare per arricchire questo percorso virtuoso e circolare – conclude Emanuele Rissone – Più aziende ci seguiranno su questa strada e più riusciremo, insieme, ad avvicinare l’Italia verso il primo ambizioso obiettivo di riduzione del 55% di emissioni CO2 nel 2030. Noi di Forever Bambù siamo pronti.”
Per Forever Bambù questo rappresenta una parte di un progetto molto più ampio, che vedrà tecnologia, innovazione e sostenibilità operare all’unisono verso un unico grande scopo.