Nuove abitudini di acquisto, responsabilità sociale e approccio user oriented: sono tra gli elementi emersi nei giorni scorsi all’incontro virtuale organizzato da Assirm, rivolto agli Istituti e alle aziende che operano nel finance. All’interno del filone di appuntamenti degli Assirm Talk, l’incontro virtuale intitolato “Il cliente che verrà: tra sostenibilità ed empathic finance” ha permesso di fare il punto sulla ricerca di mercato e al marketing applicati a Finanza, Banche e Assicurazioni, evidenziando tematiche quali il confronto tra realtà fintech e sistema bancario tradizionale, il “new normal”, la responsabilità sociale e lo sviluppo di nuovi percorsi di acquisto post Covid, oltre al crescente valore che le esigenze dell’utente rappresentano per la definizione di nuove strategie aziendali ottimizzanti.
“L’appuntamento è stato un momento di confronto e condivisione di estremo valore per i player del settore e gli operatori delle società di ricerca, soprattutto in questo delicato momento storico per il nostro Paese. Infatti, l’analisi socio-economica presentata dai relatori ha mostrato come la ricerca di mercato rappresenti uno dei possibili driver per generare crescita e sviluppo nei prossimi mesi, decisivi per la ripresa economica dell’Italia. Un elemento che ci rende orgogliosi del lavoro svolto in questi trent’anni” ha dichiarato Matteo Lucchi, Presidente di Assirm.
L’importanza delle ricerche di mercato
Ad aprire i lavori del talk e a condurre interamente l’evento Marco Capuzzo, Consumer Partnerships Manager Italy di Chubb, che ha esordito sottolineando l’importanza della figura del ricercatore come consulente per le aziende, un supporto concreto per i brand, una guida nella costruzione del business sia per la conoscenza dell’utente finale sia per interpretare la realtà e innovare i sistemi aziendali.
“In America la pandemia ha avuto effetti simili a quanto avvenuto in Italia: riduzione degli accessi in filiale e aumento dell’utilizzo di canali digitali, cambiando anche aspettative e abitudini di acquisto. Le banche, quelle storiche o le nuove fintech, che offrono servizi (digitali e non) ineccepibili ed empatici (comprensibili, credibili e coerenti) hanno alta probabilità di successo perché il cliente soddisfatto è disponibile a seguirle” commenta Giovanni Monaco, Managing Director di CFI Group Italia.
Ludovico Mannheimer, Partner di Eumetra MR e Alberto Stracuzzi, Market Research Director di Eumetra MR hanno sottolineato l’importanza di conoscere ogni aspetto del proprio bacino di utenti grazie all’utilizzo dei dati da essi forniti, così da ottimizzare la customer satisfaction: “I clienti non sono tutti uguali. Gli strumenti per attirare un nuovo cliente sono different da quelli utili per tenere alta la soddisfazione dei client storici, così come gli event della vita possono cambiare anche radicalmente esigenze ed aspettative. Per questo è fondamentale conoscere, capire e comprendere i propri client, per poter parlare con loro e anticipare le loro necessità”.
“I servizi fintech sono sempre più conosciuti e utilizzati dagli italiani. Oggi e nel prossimo futuro il successo dei servizi finanziari sarà quindi in larga parte legato alla capacità degli operatori di mettere a punto un nuovo set di soluzioni in grado – grazie alla tecnologie – di integrarsi nella routine quotidiana dei clienti per supportare il loro stile di vita” ha affermato Lorenzo Facchinotti, Analytic Consultant Manager Marketing Effectiveness di Nielsen.
Successivamente sono intervenuti Vincenzo Ricca, Account Manager di VVA Market Research e Francesco Penzo, Strategic Marketing di Generali Italia, i quali hanno definito un nuovo target di clienti da profilare: Perennials & Lifecyclers. “Perché sviluppare un senior finance emphatic model? Perché gli over 65 sono tanti e saranno sempre di più, ma sono soprattutto benestanti, sempre più «connessi» e felici.
ESG enorme opportunità
“Gli ESG’s rappresentano un’enorme opportunità in linea con le esigenze finanziarie ed etiche dei risparmiatori. E sono un’importante leva per sbloccare la liquidità. È però necessario che l’industria faccia la sua parte: stimoli la conoscenza, ne espliciti in modo credibile le finalità, induca le reti a proporli. Le ricerche possono aiutare molto questo percorso” hanno commentato Andrea Alemanno, Principal di Ipsos Strategy3 e Stefania Conti, Business Development Director Financial Services di Ipsos.
Alessandra Dragotto, Direttore di Ricerca Senior di Swg in merito all’uso dei dati degli utenti ha affermato: “La mole e varietà di dati in mano alle banche permette l’elaborazione di precise strategie basate su una puntuale segmentazione dei clienti. Spesso, però, si dimentica il lato umano. Integrare i dati valoriali e di comportamento di Osservatori e ricerche con i Big Data a disposizione delle banche permette di stabilire una relazione più solida con il cliente e la trasformazione di informazioni in insight”.