Allevamenti 4.0

xFarm e Parmalat: stalle digitali per la sostenibilità della filiera del latte

Il progetto di Parmalat e xFarm è uno dei primi in Europa che permette anche agli allevatori di gestire e tracciare in modo efficiente e sostenibile le mandrie di vacche da latte, i loro piani alimentari, e i reflui zootecnici. Spalmato su un arco di 5 anni, punta a tracciare le 400 stalle che conferiscono latte agli stabilimenti Parmalat in tutta Italia

Pubblicato il 27 Giu 2022

parmalat xfarm

La digitalizzazione della gestione degli allevamenti bovini per ridurre il loro impatto ambientale, migliorare il benessere animale e garantire un alimento sicuro e di alta qualità. È l’anima del progetto sperimentale al quale collaborano Parmalat, azienda del gruppo Lactalis in Italia, leader del settore lattiero caseario, e xFarm Technologies, la tech company che ha sviluppato una piattaforma digitale per aiutare in modo semplice gli agricoltori, e da oggi anche gli allevatori, in ogni fase della produzione. Una collaborazione nata da valori condivisi e con il comune intento di garantire efficienza, sostenibilità e tracciabilità della filiera produttiva del latte attraverso le potenzialità del digitale.

“L’innovazione è nel nostro DNA e con questo progetto ci poniamo un triplice scopo: studiare pratiche pionieristiche a favore del benessere animale, garantire al consumatore un prodotto sempre più in linea con esigenze di sostenibilità e porre le basi per una professione sempre più evoluta e tecnologicamente avanzata – afferma Maurizio Bassani, General Manager di Parmalat – Insieme a xFarm riusciremo a semplificare e rendere fruibili i dati relativi ai principali parametri per capire come sono alimentati gli animali, come vengono prodotti gli alimenti a loro destinati, come avviene il processo digestivo e di gestione delle deiezioni: conoscere come operano le stalle dei nostri conferenti è il primo passo per comparare i dati e condividere le giuste soluzioni per ridurre il loro impatto ambientale”. 

Dai dati per ridurre l’impronta di carbonio delle stalle

L’alimentazione degli animali e le deiezioni prodotte sono i due principali aspetti che contribuiscono a incrementare l’impronta di carbonio in stalla: il progetto punta pertanto a lavorare in questa direzione attraverso l’acquisizione tecnologica e la comparazione dei dati. 

Il progetto pilota con Parmalat in partenza a giugno 2022 avrà una durata di 5 anni. Nella prima fase saranno coinvolte 47 stalle appartenenti a tre differenti filiere, distribuite su diverse zone del territorio italiano: la Filiera Aqua e la Filiera Bio (32 stalle situate in Friuli-Venezia Giulia che conferiscono latte per il Montasio DOP, il latte fresco e il latte biologico), la Filiera Bio Parmigiano Reggiano (7 stalle situate a Parma) e infine la Filiera BIO di Roma (8 stalle Bio nella provincia di Roma). 

“In xFarm la mission è quella di migliorare attraverso il digitale la vita di milioni di agricoltori, promuovendo un’agricoltura più sostenibile. Il progetto svolto insieme a Parmalat ci consente di mettere a disposizione le nostre competenze e approcciare in modo graduale la filiera del latte per poter intercettare al meglio le esigenze delle aziende zootecniche e renderle ancora più efficienti. Questa prima fase ci permette di testare la piattaforma e la tecnologia annessa da implementare successivamente su larga scala – spiega Matteo Vanotti, CEO di xFarm.

Efficienza, sostenibilità e tracciabilità della filiera del latte 

Per questo progetto, xFarm arricchirà la propria piattaforma con una nuova funzione specifica per l’allevamento che permette il controllo dei piani alimentari attraverso un sistema di compilazione automatica di alcune informazioni come ad esempio la composizione e quantità delle razioni somministrate, la gestione della mandria sulla base delle caratteristiche delle vacche e, infine, la tracciabilità in ottica di sostenibilità della filiera grazie a sensori tecnologicamente avanzati e all’utilizzo di differenti strumentazioni Internet of Things (IoT) installati all’interno delle stalle. 

La filiera verrà coinvolta in toto e un percorso di formazione ad hoc sarà predisposto per gli allevatori. Il progetto verrà infatti presentato agli allevatori attraverso una serie di incontri organizzati da Parmalat e dai responsabili di filiera, con il supporto di xFarm. Successivamente sono previste sessioni di formazione per introdurre xFarm e le principali funzioni dello strumento e attività di follow-up affinché questa nuova iniziativa venga assimilata dagli allevatori. 

Dopo la prima fase sperimentale, il progetto prevede il monitoraggio di 100 stalle fino ad arrivare a tracciare 400 stalle fra quelle che conferiscono latte ai diversi stabilimenti Parmalat in tutta Italia, con l’obiettivo di arricchire i dati di tracciabilità dei prodotti e garantire sempre più la trasparenza delle materie prime al consumatore, rendendolo così sempre più consapevole dei propri acquisti. 

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