Sviluppare una nuova generazione di agri-robot per il monitoraggio e la gestione innovativa dei sistemi colturali vegetali al fine di a massimizzare resa e qualità ottenendo una maggiore competitività. E’ questo l’impegno che caratterizza la partnership tra la facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell’Università Cattolica e l’Istituto Italiano di Tecnologia, che si concretizza nel laboratorio I-Leaf (Innovation Laboratory for Environment, Agriculture and Food).
«Il progetto porterà allo sviluppo e all’applicazione di un nuovo robot da utilizzare in vigneto» spiega il professor Stefano Poni, direttore del Dipartimento di Scienze delle produzioni vegetali sostenibili. «Il robot sarà dotato di un sofisticato vision system in grado di localizzare e distinguere i vari organi presenti sulla parte area di un albero da frutto (in questa caso la vite) e di un braccio intelligente, che potrà eseguire interventi mirati e selettivi che, fino a oggi, solo la mano dell’uomo è in grado di compiere. Nella fattispecie, l’applicazione robotica riguarderà la complessa operazione di potatura invernale in vigneto».
Visione stereoscopica e braccio robotico
Il progetto VINIUM-ROBOT affronta la sfida della carenza di manodopera specializzata e del basso prezzo dell’uva utilizzando soluzioni robotiche, una rivoluzionaria esclusiva nel settore agroalimentare per precisione ed efficienza.
L’obiettivo principale è sviluppare e testare tecnologie di manipolazione robotiche innovative per l’automazione della potatura invernale della vite. I processi di apprendimento approfondito e le abilità di potatura saranno unite in un robot con capacità di controllo avanzate. Il sistema di rilevamento multi-modale, in particolare la visione stereoscopica, sarà sviluppato e integrato in un manipolatore robotico per il riconoscimento della vite, la manipolazione, e la potatura.
Il braccio robotico sarà montato su una piattaforma di locomozione a gambe formando un prototipo di manipolatore mobile che sarà confrontato alla potatura manuale in vigna. Le prestazioni di manipolazione del robot come efficienza di potatura, locomozione correlata ai diversi terreni e caratteristiche di crescita della vite saranno valutate nella stagione successiva. Gli impatti del progetto abbracciano l’obiettivo ancora non raggiunto di una selettiva e completa automazione della potatura invernale.