Maiora Solutions, startup innovativa che si occupa di creare strumenti di intelligenza artificiale e analisi avanzata dei dati per imprese di vari settori, ha recentemente siglato un accordo di joint venture con la startup israeliana QuantyMize. L’obiettivo è quello di potenziare ulteriormente Resmart, un prodotto AI specificamente progettato per il settore della ristorazione e foodtech.
Ottimizzare l’assortimento prodotti con i calcoli quantistici
Questa collaborazione apre nuove opportunità per l’ottimizzazione dei menu nei ristoranti e nelle catene del food & beverage, nonché per l’assortimento dei prodotti nei supermercati e negozi online.
Questo grazie all’integrazione di ECO, un algoritmo creato da QuantyMize basato sulla meccanica quantistica che abilita una vasta gamma di calcoli e combinazioni dati in tempi estremamente brevi.
Facendo leva su calcoli quantistici, gli algoritmi di Resmart sono in grado di generare numerose opzioni di menu in poco tempo attraverso l’analisi dei listini prezzi, dei costi delle materie prime, delle vendite, dei prezzi della concorrenza e delle tendenze del mercato.
Inoltre, consentono l’elaborazione di strategie efficaci per la gestione degli stock nel settore della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), con tre obiettivi principali: ridurre gli sprechi alimentari e minimizzare l’invenduto, rispondere alle preferenze e alle richieste dei consumatori e incrementare i profitti delle aziende e dei ristoranti.
Algoritmi ispirati alla meccanica quantistica: un’applicazione concreta
Per il settore della ristorazione, delle catene food&beverage e dell’e-commerce alimentare, gli algoritmi ispirati alla meccanica quantistica consentono non solo di creare menu combinando una varietà di piatti in base agli obiettivi di profitto delle aziende, ma anche di gestire meglio l’inventario. Infatti, Resmart valuta i prodotti in scadenza e suggerisce le promozioni appropriate.
Un esempio pratico: un ristorante appartenente a una grande catena food&beverage offre generalmente un’ampia gamma di piatti, bevande e dessert. Gli algoritmi AI sono in grado di combinare i piatti e definire menù ottimizzati su due livelli: un livello che privilegia i profitti per il ristorante e un secondo livello che privilegia la soddisfazione del cliente.
Nel primo caso, l’algoritmo potrebbe combinare piatti/bevande/dessert che non si abbinano bene dal punto di vista qualitativo. Nel secondo caso, potrebbe perdere di vista la redditività del menù per il ristorante. In entrambi i casi, l’elaborazione dei dati può richiedere molto tempo.
Gli algoritmi ispirati alla meccanica quantistica combinano potenti capacità di calcolo con tempi rapidi e sono in grado di proporre livelli di ottimizzazione dei menù molto più elevati, sia dal punto di vista qualitativo (gli abbinamenti) che quantitativo (le entrate).
Gli algoritmi determinano punteggi di correlazione per i prodotti, i piatti e le bevande presenti nei menù attraverso l’incrocio dei dati: più alto è il punteggio, maggiore è l’appetibilità del menù per il cliente e la redditività per il ristorante o il supermercato. In questi termini, l’algoritmo quantistico ECO consente di aumentare i ricavi previsti fino al 39% in più, a parità di correlazioni, rispetto agli algoritmi classici equivalenti.
Risultati estremamente precisi in un tempo molto breve
Emilo Zunino, co-fondatore di Maiora Solutions, ha dichiarato: “La collaborazione con QuantyMize consente a Resmart di potenziare in modo significativo i suoi algoritmi di ottimizzazione, fornendo risultati estremamente precisi in un tempo molto breve. Questo sviluppo congiunto permetterà alle catene del settore food & beverage e all’e-commerce dei supermercati di ottimizzare il proprio assortimento prodotti con una dinamicità ed efficacia mai viste prima. Questo non solo porterà ad un aumento delle vendite e della soddisfazione dei clienti, ma anche alla minimizzazione dell’invenduto e dello spreco alimentare”.
Emanuele Dalla Torre, direttore scientifico di QuantyMize e professore associato al dipartimento di fisica della Bar-Ilan University in Israele, ha commentato: “Grazie a questa partnership abbiamo avuto l’opportunità di testare il nostro algoritmo quantistico su dati reali e valutarne l’efficienza. Oggi si parla molto di computer quantistici ma le applicazioni pratiche di questa tecnologia sono ancora molto limitate. Questo progetto rappresenta uno dei primi esempi concreti dell’utilità della logica quantistica per risolvere problemi reali”.