Chiusura forzata per mesi, riaperture a singhiozzo e solo per mezza giornata, servizi di delivery e asporto da mettere in piedi in poco tempo per provare a incassare qualcosa. Nel frattempo nuove restrizioni e cambiamento delle abitudini dei consumatori. E’ questo lo scenario che sta imponendo ai ristoratori di rivedere e riprogettare il proprio modello di ristorazione. Un modello di business ancora molto legato a vecchie logiche del fare ristorazione, come l’attenzione esclusiva alla sala di prossimità, la mancata mappatura dei clienti sui canali “digital” che non permette una clusterizzazione appropriata, le cucine non adattate al modello al delivery/take away.
In questo contesto difficile entra in gioco GourmX, uno strumento innovativo che consente di gestire su un’unica piattaforma, che va ad integrare il sito internet, tutte le attività di comunicazione comprese quelle legate ai social network; mappare la propria community senza perdere i contatti con i propri clienti ai quali dedicare esperienze personalizzate per aumentarne l’ingaggio; gestire le attività di asporto e delivery, con menù creati ad hoc e possibilità di acquisto su più canali; rafforzare il personal branding dello chef e creare un negozio online per la vendita dei prodotti.
“I ristoranti rappresentano un pilastro e un settore di eccellenza nella quotidianità di noi Italiani – dichiara il CEO di GorumX, Inti Merino Rimini – Eppure, il periodo storico che stiamo vivendo ci impone di ripensare in maniera radicale le nostre abitudini. Allo stesso tempo gli imprenditori della ristorazione sono costretti a ragionare su come dare nuova spinta al proprio business, non potendo puntare più solo ed esclusivamente sul servizio in sala. Tutto questo ha fatto nascere l’idea di GourmX. Siamo convinti che la digitalizzazione potrà venire in soccorso di un comparto così in difficoltà e rappresentare il volano di sviluppo per il prossimo futuro”.
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