Tartufo italiano: con la tracciabilità, la blockchain ne difende l’eccellenza

Presentata al Mipaaf una app messa a punto dall’Associazione nazionale tartufai italiani per acquistare il prodotto direttamente dal cavatore che ne garantirà la specie, il peso, il giorno di raccolta e la provenienza. Il tutto grazie alla Blockchain

Pubblicato il 25 Giu 2021

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Compatibile con i sistemi Android e IOS e sviluppata dalla startup Oak Innovations, l’applicazione Truffle-Market permetterà di comprare e ricevere in 48 ore il tartufo con un certificato di provenienza direttamente dal cavatore, che ne garantirà la specie, il peso, il giorno di raccolta e la provenienza, accorciando così la filiera. L’iniziativa, messa a punto dall’Associazione nazionale tartufai italiani e presentata al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), permetterà di tutelare le eccellenze italiane contrastando la concorrenza sleale e le frodi commerciali legate a questo prodotto.

“In attesa che il settore sia normato, iniziative come questa vanno nella direzione di garantire una sempre maggiore tracciabilità e sicurezza”, sottolinea il sottosegretario Mipaaf con delega al settore, sen. Gian Marco Centinaio che precisa “Utilizzando la tecnologia Blockchain valorizziamo le nostre eccellenze e nello stesso tempo la professionalità dei cavatori che sono custodi del territorio. In questo senso si tratta di un’iniziativa anche all’insegna della tutela ambientale”.

“Questa app ci mette in contatto diretto con i consumatori di tutto il mondo, che oggi vogliono degustare il tartufo italiano conoscendone la provenienza – evidenzia Riccardo Germani, presidente dell’Associazione Nazionale tartufai Italiani -. Oltre al Tuber aestivum, arriva dall’estero in grandi quantità nel nostro paese anche il Tuber Bellonae, una specie molto simile e commestibile ma di cui in Italia non è consentita la commercializzazione. La tracciabilità via Blockchain è un passo in avanti nella difesa delle eccellenze di cui il nostro paese è custode”.

Al termine della conferenza il presidente onorario dell’Associazione nazionale tartufai italiani, Renato Tomassetti, ha consegnato al sottosegretario Centinaio una targa simbolica come primo degustatore di tartufo italiano certificato blockchain.

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