Susgrape: IoT e modelli previsionali nel vitivinicolo per salvaguardare l’ambiente

Nasce grazie alla partnership tra Primo Principio e AREA Science Park di Trieste, il Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie – ICGEB, Primorska Gospodarska Zbornica (PGZ), l’Università del Litorale, il Consorzio di Tutela Vini del Collio e Vinakoper un progetto di viticoltura di precisione

Pubblicato il 25 Ago 2017

shutterstock_524072110

Mauro Bellini @mbellini3

Il Precision Farming grazie all’Internet of Things, ai Big Data, agli analytics e grazie allo sviluppo di modelli previsionali permette di migliorare l’efficienza delle coltivazioni e di incidere radicalmente sul consumo di agrofarmaci, permettendo l’utilizzo di questi prodotti solo quando serve e solo dove serve. Il raggiungimento di nuovi livelli di ecocompatibilità è alla base degli obiettivi del progetto Susgrape, realizzato da Primo Principio con AREA Science Park di Trieste, in partnership con il Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie – ICGEB, Primorska Gospodarska Zbornica (PGZ), l’Università del Litorale, il Consorzio di Tutela Vini del Collio e Vinakoper grazie a un finanziamento Interregionale Italia-Slovenia, allo scopo di sviluppare nuove forme di innovazione a sostegno dei viticoltori italiani e sloveni.

Con la Smart Agriculture e i modelli predittivi verso l’Agricoltura 4.0

Federico Longobardi, direttore tecnico di Primo Principio ha osservato che la tecnologia digitale nelle imprese agricole italiane è diventata una priorità inserita nel piano Industria 4.0 del Governo, con l’obiettivo di aumentare nei prossimi 5 anni gli ettari lavorati con tecnologie innovative dall’1 al 10%.
Susgrape ha anche lo scopo di porre le basi per una diffusione capillare di tecnologia IoT (Internet of Things) considerando il mondo dell’agricoltura come uno dei più importanti ambiti applicativi dell’IoT.

L’agricoltura di precisione per vincere le patologie della vite

L’Agricoltura di Precisione di Susgrape permette alle aziende vitivinicole che hanno aderito al progetto di contrastare la peronospora e l’oidio, ovvero due delle più diffuse patologie in campo vitivinicolo che solitamente pregiudicano la salute della pianta e che rischiano di compromettere la produzione vinicola. Susgrape parte dal principio di intervenire nelle azioni di contrasto esattamente se e quando serve con la massima precisione, limitando al massimo l’utilizzo di pesticidi, ma raccogliendo nello stesso tempo dati e informazioni preziose, grazie all’Internet of Things sul territorio,  per individuare nuove forme di contrasto ad esempio nello sviluppo di nuovi biopesticidi.

Decision Support System e Big Data per l’agricoltura

Da una parte dunque una attività finalizzata alla raccolta di dati che diventano informazioni e dall’altra, nell’anima “decisionale” del progetto, uno strumento di supporto alle decisioni, ovvero un DSS (Decision Support System) composto da una serie di soluzioni per il monitoraggio ambientale integrate da due modelli previsionali agronomici. Il progetto, oltre alla soluzione, prevede anche attività di formazione tecnica per gli operatori. I modelli nello specifico sono stati personalizzati esattamente sulle caratteristiche dei territori coinvolti nel progetti  (in particolare si tratta di due diverse zone agricole prossime al confine italo-sloveno) e integrati in un apposito software. I benefici di questo sistema indirizzano una riduzione sia dell’uso di sostanze chimiche sia delle emissioni di CO2 nelle attività di coltivazione della vite. Nello stesso tempo la precisione si estende anche all’irrigazione con una riduzione nei consumi d’acqua e al miglioramento complessivo della qualità dei prodotti.

Il ruolo fondamentale dell’IoT nella raccolta dei dati

Susgrape è anche uno strumento di raccolta e analisi di dati e informazioni. La soluzione analizza le potenzialità della microbiologia applicata all’agricoltura attraverso analisi genetiche transfrontaliere delle popolazioni batteriche che caratterizzano la pianta di vite, mettendo a disposizione dati importanti per lo sviluppo di nuovi biopesticidi.

Il ruolo di Primo Principio

Tra gli attori del progetto, Primo Principio è una Società Cooperativa costituita da ingegneri, esperti in scienze sociali e artigiani digitali nata per creare e mettere a disposizione servizi digitali pensati per il mondo rurale e per l’innovazione del settore primario e lo sviluppo di progetti di Smart Agrifood.
Gli obiettivi di Primo Principio comprendono il monitoraggio ambientale, azioni e progetti per ridurre il digital divide anche attraverso progetti di formazione e di sviluppo della cooperazione internazionale. In particolare Primo Principio conta su un team caratterizzato dalla multidisciplinarità e dalla trasversalità delle competenze costituito per sviluppare progetti che nascono grazie all’integrazione di visioni e approcci diversi.

Immagine fornita da Shutterstock

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4