Startup, la scommessa di Cynomys: IoT per le stalle 4.0

La startup è nata nel 2016 ed è partita puntando sulla sensoristica per gli allevamenti. Nel mirino anche le Smart City e l’Industria 4.0

Pubblicato il 03 Nov 2017

caprasito

«La nostra ambizione è rendere la tecnologia sensoristica semplice e disponibile in termini economici e di utilizzo. Il nostro servizio è volto a migliorare la salute umana, ad incrementare il benessere animale ed a tutelare il territorio, per garantire un efficientamento della produttività ed un aumento della qualità della vita». È così che il team di Cynomys, startup innovativa che si dedica alla salvaguardia dell’ambiente attraverso l’utilizzo creativo e personalizzato della sensoristica di precisione, descrive la propria mission. Si tratta di una realtà nata nel 2016 dall’idea dei suoi tre soci, certi di poter affrontare qualsiasi tipo di monitoraggio con affidabilità, competenza e professionalità, per portare al cliente la soluzione più adatta alle sue esigenze.

Nella squadra di Cynomys figurano oggi il CEO Enrico carta, che vanta oltre 14 anni di esperienza in campo ICT, tecnologie di virtualizzazione, gestione di rete e analisi delle prestazioni, la responsabile comunicazione e relazioni con il pubblico Fabiana Surace, che porta in dote la sua esperienza tecnica e normativa nel trattamento delle acque reflue, nella purificazione e nelle tecnologie delle membrane, e la responsabile R&S e relazioni internazionali Ambra Milani, che ha avuto esperienze professionali in gestione dello sviluppo sostenibile in Gran Bretagna, Francia, Spagna.

La startup punta a essere attiva in diversi ambiti, dall’Industria 4.0 alle Smart City, ma è già attiva nel settore agrifood con lo Stable Kit. Un insieme di sensori che permettono di monitorare i parametri ambientali all’interno della stalla, permettendo così di mantenere un ambiente sano fondamentale per la crescita ottimale degli animali. Il kit per l’allevamento 4.0, spiega Cynomys, «è pensato per adattarsi alle necessità di ogni allevatore ed alle caratteristiche di ogni stalla». I dati raccolti sono consultabili su qualsiasi dispositivo connesso, ed è l’allevatore stesso a scegliere la modalità di allerta che più gli conviene. Inoltre, lo Stable Kit porta il rispetto degli standard EU e nazionali è a portata di mano.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 5