Space Tech e sostenibilità: ESA sceglie EZ Lab per un’agricoltura più sostenibile

La PMI padovana ha vinto il bando Aspire with ESA dell’Agenzia Spaziale Europea per un progetto di precision farming che sfrutta il potenziale di tecnologie spaziali e blockchain per combattere lo spreco di risorse idriche e abbattere le emissioni di CO2

Pubblicato il 09 Gen 2021

Sentinel-2

Unica realtà in Italia tra le 80 provenienti da tutta Europa, ad aver vinto il bando Aspire with ESA lanciato nei mesi scorsi dall’Agenzia Spaziale Europea, l’azienda padovana EZ Lab approda per la prima volta al settore Space Tech e Space economy, industria emergente e nuova frontiera dell’innovazione, con un progetto di Precision Farming. SmartAgrisat è una piattaforma online che acquisisce ed elabora immagini dai satelliti per fornire agli agricoltori dati, tracciati e certificati con tecnologia blockchain, dai quali trarre indicazioni precise sull’utilizzo di acqua e fertilizzanti per i loro terreni. L’obiettivo è combattere lo spreco di risorse idriche e generare un ciclo virtuoso che può arrivare ad abbattere considerevolmente le emissioni di Co2.

Tra le prime PMI innovative ad aver applicato con successo la tecnologia blockchain all’economia reale, prima nel settore agrifood, e di recente in altri ambiti come medicale, real estate, tessile ed energia, con questo progetto EZ Lab allarga gli orizzonti verso la tecnologia spaziale e ci riesce grazie anche all’esperienza maturata dal partner Archetipo nella telerilevazione. “Automatizzare i processi decisionali degli imprenditori agricoli aiuterà a migliorare la qualità dei loro prodotti e ad abbattere l’uso di pesticidi e lo spreco di acqua. Unendo blockchain, precision farming e tecnologie spaziali contribuiamo agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite” commenta Massimo Morbiato, Ceo e fondatore di EZ Lab.

Non a caso, Aspire with ESA è un meccanismo di co-finanziamento attraverso il quale l’Agenzia Spaziale Europea mette a bando risorse a favore di progetti che utilizzano innovazioni tecnologiche per produrre impatti positivi a livello sociale ed economico, in linea con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite per il 2030. Gonzalo Martin De Mercado, project manager del settore Business Development di ESA aggiunge  “L’utilizzo della tecnologia blockchain applicata alle colture agricole può produrre effetti benefici in linea con i Sustainable Development Goals: in particolare nel campo della produzione alimentare sostenibile, della preservazione delle risorse idriche del pianeta, della riduzione dell’uso di sostanze chimiche”.

Dai satelliti alla blockchain per contribuire alla sostenibilità

Il progetto SmartAgrisat parte dall’utilizzo delle fotografie messe a disposizione da satelliti come il Sentinel2, che producono immagini ad altissima risoluzione. Attraverso la raccolta e l’analisi automatica delle immagini multispettrali degli appezzamenti agricoli, che registrano nelle bande dell’infrarosso la luce riflessa dalla vegetazione, la piattaforma realizzata da EZ Lab rielabora mappe dettagliate sullo stato vegetativo delle piante, sulle loro necessità fisiologiche, sull’umidità del suolo e sulle aree soggette a stress idrici.

Da queste mappe, calibrate in base al tipo di coltura e al tipo di suolo presente, si ricavano piani che indicano le dosi variabili di fertilizzanti, prodotti fitosanitari, acqua, da somministrare in base alla zona da trattare. Questi dati vengono poi inviati ai singoli agricoltori attraverso connessioni veloci (anche in 5G) e sicure, garantite dalla tecnologia blockchain, integrata nella piattaforma. Dati compatibili anche con i computer di bordo dei trattori a guida semiautomatica e con sistemi di irrigazione automatizzata capaci di variare il volume di distribuzione e la quantità di prodotto erogato in campo.

Le flotte di droni di Archetipo, PMI innovativa incubata al Galileo Visionary Disctrict di Padova, specializzata nello sviluppo e nella fornitura di servizi per il telerilevamento del territorio, possono essere impiegate anche in aree dove non è possibile reperire immagini satellitari, o per le tempistiche di passaggio dei diversi satelliti o per la presenza di perturbazioni atmosferiche che impediscono una corretta lettura delle immagini dallo spazio.

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