Sostenibilità come sfida anche per il business: priorità per l’Agrifood e per il Made in Italy

Combattere lo spreco alimentare e lavorare per lo sviluppo della sostenibilità: il convegno “20 di sfide, innovation and sustainability” organizzato da Number1 Logistics Group e le posizioni di alcuni player del comparto agroalimentare

Pubblicato il 09 Nov 2017

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20 di sfide, innovation and sustainability” Un gioco di parole per ricordare i 20 anni anni e l’effetto di trascinamento che hanno saputo esprimere in termini di innovazione e di crescita. Ma anche di grande attenzione e sensibilità ai temi del sociale e in particolare al tema della lotta allo spreco alimentare, al punto di farne il centro del convegno pensato per celebrare i 20 anni di Number1 Logistics Group. Protagonisti i maggiori player del comparto agroalimentare l”evento ha permesso di evidenziare cosa l’industria può fare e cosa sta già facendo per dare risposte al grande tema della sostenibilità alimentare.

Sostenibilità come responsabilità sociale e come business

Da quanto afferma Alessandro Perego, Responsabile degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, alla luce dei 17 obiettivi dell’Agenda 2013 USA, l’impegno per la sostenibilità non è da considerarsi filantropia: per il 93% dei CEO nel comparto agroalimentare si tratta di una vera e propria priorità. Il successo di un’impresa, secondo Perego, è legato all’attuazione di una politica di azioni sostenibili; oggi, in Italia, si produce il 17% di alimenti in più rispetto al reale fabbisogno: più della metà (68%) del cibo in eccesso è ad alta recuperabilità, ma bisogna preoccuparsi di avviarne la gestione per tempo, non poco prima delle date di scadenza. Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare, afferma che l’Italia si fa portavoce dei temi di innovazione e sostenibilità riducendo, per esempio, i costi energetici grazie all’utilizzo del biogas. Lo spreco alimentare comporta una perdita di 13 miliardi di euro. Ha ricordato Paolo De Castro, europarlamentare e vice presidente della commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, che il Regolamento Omnibus introdotto a livello europeo nell’attuale assetto della Politica Agricola Comune PAC, favorisce un equilibrio a livello ambientale e socioeconomico, sensibilizzando gli agricoltori al tema della sostenibilità senza penalizzare le imprese. Barilla, sha già promosso una serie di azioni sia a monte e dei servizi a valle proprio per indirizzare una innovazione nei processi e in una nuova cultura in grado di favorire la sostenibilità. Secondo Mario Preve, Presidente di Riso Gallo, uno degli ostacoli a una programmazione delle aproduzione e dei consumi è da individuare nella instabilità dei prezzi delle materie prime L’azienda ha avviato tra l’altro un’azione di riduzione della plastica; per quanto attiene lo sviluppo dell’eCommerce, invece, ha osservato la necessità di una innovazione a livello di consegne dell’ultimo miglio”. Dino Scanavino, Presidente della Cia-Agricoltori Italiani, lamenta il fatto che gli agricoltori (i soggetti più interessati dalle scelte di sostenibilità) sono penalizzati dall’inefficienza del sistema perché privati di reddito in quanto produttori e colpiti dal gap sulle infrastrutture (sia nei trasporti che digitali) in quanto piccoli trasformatori.

Leggi l’articolo Sostenibilità è un tema di business per il 93% del comparto alimentare su Ansa.it

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