Sull’onda dell’Industria 4.0, la digitalizzazione degli impianti offre nuove opportunità competitive ai produttori e agli OEM (Original Equipment Manufacturer) del settore agroalimentare. Tuttavia, per concretizzare appieno il nuovo modello di fabbrica intelligente, occorrono tecnologie, competenze specializzate, attitudine all’innovazione e una profonda collaborazione tra partner tecnologici, costruttori di macchine e aziende utenti.
Ifm, società tedesca con presenza globale specializzata nella produzione di sensori e sistemi di automazione, si pone l’obiettivo di supportare le iniziative di smart agrifood, incoraggiando proattivamente la sinergia con OEM ed end-user.
Dalla crisi energetica all’aumento demografico: quando l’agrifood è sotto pressione
«Secondo la fotografia dell’ONU – riporta Gianluca Conti, Product Sales Manager Processo e Diagnostica di ifm electronic Italia – nei prossimi 29 anni è attesa una crescita demografica del 38%, con conseguente aumento dei fabbisogni e un inesorabile calo delle risorse. La domanda di trasporti, medicinali, consumo energetico e cibo salirà esponenzialmente».
Il contesto socioeconomico, sia attuale che prospettico, obbliga quindi gli operatori dell’agrifood a cercare ulteriori traguardi di efficienza produttiva per soddisfare le richieste del mercato. Pertanto, diventa fondamentale la creazione di un ecosistema virtuoso, in cui giocano in squadra tecnologie avanzate, sostenibilità e il rapporto tra food company e costruttori di macchine.
Smart agrifood, perché serve maggior collaborazione tra food company e OEM
Il disegno di impianti industriali, ad alte prestazioni e basso consumo si rivela essenziale per superare le sfide produttive che affliggono i player del comparto agroalimentare. Tuttavia, la strada per la risoluzione del problema non è scevra di criticità, come raccontano gli esperti di ifm electronic Italia.
«Lo sviluppo di una soluzione tecnologica – puntualizza Enrico Biego, Global Key Account – vede spesso lo scontro tra le direttive di produttori e costruttori. Così si protrae la fase di confronto a discapito del tempo dedicato alla progettazione e realizzazione dei nuovi sistemi».
Eppure, non si può indugiare perché il comparto alimentare è in affanno. Con la globalizzazione, le richieste dei consumatori diventano pressanti, diversificate, soggette a mode e stagionalità. Le aspettative sulle tempistiche di consegna sono stringenti.
La digitalizzazione degli impianti, con soluzioni che permettono di raccogliere e analizzare i dati di fabbrica, rappresenta la chiave di volta per migliorare l’agilità e la continuità operativa. Si possono così ottenere, ad esempio, significativi risultati in termini di riduzione delle giacenze a magazzino oppure dei fermi produttivi grazie alla manutenzione predittiva. Il partner tecnologico, invece, può giocare un ruolo importante nel facilitare l’incontro tra OEM e aziende utenti.
Smart agrifood, da Refresco e Tetra Pak: le collaborazioni virtuose
Un esempio della triangolazione virtuosa tra Ifm, le imprese del Food & Beverage e gli Original Equipment Manufacturer è rappresentato dal caso utente Refresco, tra le maggiori aziende nel settore dell’imbottigliamento.
Sviluppato in collaborazione con Tetra Pak Processing, costruttore di sistemi per il trattamento di prodotti alimentari, il progetto ha visto il coinvolgimento di ifm nella scelta e integrazione delle tecnologie per la digitalizzazione e il cablaggio delle macchine: l’azienda ha proposto una soluzione basata sui prodotti della famiglia IO-Link per i sensori analogici e sul bus AS-i per le valvole, così da ottenere comunicazioni affidabili riducendo la complessità strutturale e gestionale.
«Il vantaggio di IO-Link – sottolinea Gregory Crozier, Automation Team Leader, Tetrapak Processing France – è la sua versatilità. L’architettura e la configurazione sono semplificate, assicurando la massima disponibilità dei dati. Le opzioni di diagnostica sono migliorate rispetto al passato e il cliente beneficia così di una manutenzione affidabile».
Il progetto ha permesso di ottenere numerosi benefici anche all’azienda utente. «Grazie alla trasmissione digitale – dichiara Joseph Kerdo, Project Manager, Refresco France – il sistema IO-Link garantisce la disponibilità e l’attendibilità delle informazioni. Inoltre, viene assicurata la sicurezza dell’impianto poiché tutti i portelli sono monitorati da sensori tramite interblocco o sistema di rilevamento».
La combinazione delle tecnologie IO-Link e AS-i, unita alla capacità di integrazione di ifm, ha permesso quindi a Refresco di ottenere risparmi sui costi operativi e a Tetra Pak di tagliare le spese in conto capitale.
Smart agrifood, le soluzioni e la vision di ifm
Il progetto realizzato oltralpe è il frutto dell’expertise maturata da ifm in oltre cinquanta anni di attività, grazie alla collaborazione con aziende agroalimentari di primaria importanza e alla profonda conoscenza delle dinamiche di settore. Pertanto, ifm si propone come consulente a 360 gradi sulle nuove frontiere dell’Industria 4.0 che oggi interessano da vicino le aziende del Food & Beverage, in virtù dei benefici attesi.
Per aiutare le aziende dell’agroalimentare a cogliere l’opportunità del paradigma 4.0, ifm ha creato una squadra di specialisti focalizzata sulle soluzioni e dedicata al settore e ha dato vita a un approccio consulenziale end-to-end che, partendo dall’assessment, prevede le fasi di progettazione, implementazione e ottimizzazione.
«Attraverso il nostro team di professionisti – chiarisce Daniele Bonifazi, Sales Engineer Systems di ifm electronic Italia – accompagnamo il cliente durante ogni fase del progetto, dallo studio di fattibilità alla messa in servizio fino al follow up sui risultati. Grazie al know-how e ai modelli di intelligenza artificiale, strutturiamo i dati raccolti sul campo dai sensori intelligenti, affinché siano fruibili organicamente e restituiscano informazioni utili a ottimizzare la produzione».
Il servizio consulenziale degli esperti ifm si completa con un’offerta tecnologica ad hoc per i progetti di Industrial Internet Of Things: la piattaforma Moneo, ad esempio, si presenta come un pacchetto modulare di soluzioni integrate che permette a ciascuna azienda di scegliere e combinare applicazioni già pronte per sviluppare il proprio progetto 4.0.
Smart agrifood, dieci consigli per realizzare l’innovazione di fabbrica
In virtù delle competenze acquisite su iniziative IIoT, ifm ha messo a punto un decalogo di azioni e obiettivi per realizzare progetti di successo e concretizzare le opportunità dell’Industria 4.0, nell’ottica dell’innovazione di fabbrica.
- Ottimizzare il controllo del processo per aumentare la qualità dei prodotti alimentari e ridurre i rischi di compromissione.
- Garantire la Food Safety e adempiere alle normative che obbligano all’utilizzo di strumenti contro le contaminazioni.
- Aumentare l’aspettativa di vita degli impianti procedendo all’aggiornamento tecnologico in ottica di innovazione continua.
- Supportare e incrementare la competitività introducendo soluzioni per aumentare la capacità e l’efficienza degli impianti.
- Ridurre lo spreco di materie prime implementando controlli di qualità intermedi e tecniche per ottimizzare i tempi ciclo.
- Ridurre i costi energetici adottando soluzioni per monitorare e ottimizzare i consumi di acqua, aria compressa, refrigerazione, riscaldamento.
- Ridurre i tempi di fermo macchina grazie all’utilizzo di strumenti intelligenti per la Condition-based Maintenance che permettono diagnostica e interventi rapidi.
- Favorire la gestione remota degli impianti attraverso l’utilizzo del cloud per l’archiviazione, l’analisi e la visualizzazione dei dati da un unico punto.
- Contribuire a una minore impronta ecologica, poiché la maggiore efficienza degli impianti si traduce in riduzione dei consumi e in sostenibilità;
- Migliorare l’impatto sociale perché la migliore fruibilità ed efficacia degli impianti influenzano la qualità delle condizioni lavorative lungo la filiera e aumentano le garanzie di occupazione.
«Alla luce dei dieci obiettivi per l’Industria 4.0 – conclude Conti – ifm continuerà a supportare i clienti, OEM ed end-user, nella loro attività, collaborando in modo attivo per realizzare insieme le opportunità della fabbrica intelligente».