Normative

Scattano le prescrizioni UE per garantire maggiore qualità e accesso universale all’acqua potabile

In vigore su tutto il territorio comunitario le nuove norme previste dalla direttiva della Commissione europea, che puntano a garantire un miglioramento della qualità e della sicurezza dell’acqua potabile

Pubblicato il 13 Gen 2023

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Standard più stringenti, maggiore accesso per i gruppi vulnerabili e interventi per ridurre i rifiuti di plastica. Sono in vigore su tutto il territorio comunitario le nuove norme previste dalla Direttiva UE 2020/2184 sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, che rivede, supera e sostituisce (dopo oltre 20 anni) la Direttiva 98/83/CE con l’immutato obiettivo primario di assicurare un livello elevato di protezione dell’ambiente e della salute umana dagli effetti negativi derivanti dal consumo di acqua contaminata.

Le nuove regole sono le più rigorose al mondo in materia di acqua potabile, in linea con l’obiettivo “inquinamento zero” stabilito dal Green Deal europeo rispondono alla prima iniziativa di successo dei cittadini europei, Right2Water, che ha raccolto 1,6 milioni di firme a sostegno del miglioramento dell’accesso all’acqua potabile sicura per tutti gli europei.

Virginijus Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, ha dichiarato: “Da oggi gli europei possono essere certi dell’elevatissima qualità dell’acqua che bevono. Stiamo affrontando il problema delle sostanze chimiche pericolose e delle microplastiche che finiscono nell’acqua potabile, rendendola sicura per noi e per l’ambiente. Mi auguro che, con una maggiore fiducia nell’acqua di rubinetto, i cittadini possano anche contribuire a ridurre i rifiuti di plastica derivanti dall’acqua in bottiglia e i rifiuti marini.”

Acqua potabile, l’UE cambia le regole

Per garantire l’elevata qualità dell’acqua potabile, la direttiva comprende norme di sicurezza aggiornate, introduce una metodologia per individuare e gestire i rischi di qualità nell’intera catena di approvvigionamento idrico, stabilisce un elenco delle sostanze emergenti da tenere sotto controllo, come le microplastiche, gli interferenti endocrini e nuovi tipi di sostanze chimiche da monitorare, e introduce disposizioni di conformità per i prodotti da utilizzare a contatto con l’acqua potabile.

Gli Stati membri hanno l’obbligo di migliorare e mantenere l’accesso all’acqua potabile per tutti, e in particolare per i gruppi vulnerabili ed emarginati che, in Europa, sono circa 2 milioni. Ma la questione dell’accesso universale va di pari passo con la disponibilità e la lotta agli sprechi. A tal proposito, la nuova direttiva affronta il problema delle perdite idriche durante la distribuzione che si attesta al 23% di tutta quella trattata a livello comunitario.

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