Iniziative

Salviamo api e agricoltori, 1 milione di firme: chiaro appello ai co-legislatori UE

Un chiaro segnale del vasto sostegno pubblico a tenere alto il livello di ambizione delle proposte della Commissione per la conservazione degli impollinatori a livello UE e quindi per la difesa della biodiversità e la promozione dell’agricoltura sostenibile

Pubblicato il 06 Apr 2023

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Nell’Unione Europea una specie su tre di api, farfalle e sirfidi‏ è in declino. Tuttavia, l’80% delle specie coltivate o specie fiorite spontanee dipendono dall’impollinazione animale. La metà dei terreni agricoli nell’UE è già esposta al rischio di un deficit di impollinazione. Lo stesso pericolo che minaccia l’esistenza di impollinatori grava sulla sicurezza alimentare e sulla vita nel pianeta. L’iniziativa dei cittadini europei “Salviamo api e agricoltori! Verso un’agricoltura favorevole alle api per un ambiente sano” che ha segnato il traguardo di oltre 1 milione di firme, è un chiaro segnale del vasto sostegno pubblico a intervenire in difesa degli impollinatori, della biodiversità e dell’agricoltura sostenibile.

In un siffatto contesto, la Commissione accoglie con favore l’iniziativa e invita il Parlamento europeo e il Consiglio a raggiungere un accordo ambizioso in tempi brevi sulle proposte legislative già trasmesse che contribuiranno a proteggere e ripristinare gli impollinatori europei e a tradurre in legge l’ambizione dei cittadini. Anziché proporre nuovi atti legislativi, la priorità dunque è garantire che le proposte in fase di negoziazione tra i co-legislatori siano adottate e quindi attuate tempestivamente, in quanto ognuna di esse riveste grande importanza nel contesto della presente iniziativa dei cittadini, insieme a un’attuazione efficace della PAC.

Le richieste dell’iniziativa europea “Salviamo api e agricoltori”

L’iniziativa dei cittadini europei “Salviamo api e agricoltori!” riflette le preoccupazioni dei cittadini sulla sostenibilità ambientale e socioeconomica dell’agricoltura europea e chiede alla Commissione di:

  1. Eliminare progressivamente i pesticidi sintetici dall’agricoltura europea dell’80% entro il 2030, a cominciare dai più pericolosi, fino al 100% entro il 2035
  2. Ripristinare gli ecosistemi naturali nelle zone agricole facendo dell’agricoltura un vettore di recupero della biodiversità
  3. riformare il settore agricolo dando priorità all’agricoltura su piccola scala, diversificata e sostenibile, sostenendo un rapido aumento delle pratiche agroecologiche e biologiche e consentendo la formazione e la ricerca indipendente degli agricoltori in materia di agricoltura senza pesticidi e OGM

L’iniziativa dei cittadini europei (ICE) è stata inaugurata nell’aprile 2012 come strumento per consentire ai cittadini di definire le priorità in un’ampia gamma di settori programmatici e quindi, per promuovere la democrazia partecipativa a livello di UE. Un’ICE consente a 1 milione di cittadini appartenenti ad almeno sette Stati membri dell’UE di invitare la Commissione europea a proporre atti giuridici nei settori di sua competenza. Ad oggi la Commissione ha ricevuto 125 richieste di avvio di un’ICE, nove sono state finora presentate alla Commissione dopo aver raggiunto la soglia di un milione di firme.

L’iniziativa Salviamo api e agricoltori! è la settima cui la Commissione risponde ed è in linea con le richieste presentate nella Conferenza sul futuro dell’Europa, attraverso le quali i cittadini hanno insistito sulla necessità di una produzione alimentare sicura, sostenibile, giusta, responsabile sotto il profilo climatico e a prezzi accessibili, che salvaguardi la biodiversità e gli ecosistemi nel rispetto della sicurezza alimentare.

L’iniziativa dei cittadini europei incide sull’agenda dell’UE

Prese insieme, le proposte e iniziative della Commissione offrono una risposta complessiva alle richieste avanzate nell’iniziativa dei cittadini europei. Tra gli interventi del Green Deal europeo volti a garantire la sostenibilità dei sistemi alimentari si annoverano: la strategia dell’UE “Dal produttore al consumatore” e la strategia sulla biodiversità, la normativa sul ripristino della natura, il regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi, la revisione dell’iniziativa dell’UE a favore degli impollinatori “Un nuovo patto per gli impollinatori”, e la nuova politica agricola comune dell’UE per il periodo 2023-2027.

In particolare, la proposta di regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi delinea un percorso ambizioso per ridurre il rischio e l’uso dei pesticidi chimici nell’UE, anche in agricoltura. La Commissione ha proposto di ridurre del 50% entro il 2030 il rischio e l’uso dei pesticidi chimici nell’agricoltura dell’UE. Entro parametri definiti per assicurare tale riduzione complessiva a livello unionale, gli Stati membri fisseranno obiettivi nazionali di riduzione. Nuove misure garantiranno inoltre che tutti gli agricoltori e altri utenti professionali di pesticidi pratichino la difesa integrata nel cui ambito, prima di poter utilizzare pesticidi chimici come misura di ultima istanza, si esaminano metodi ecologici alternativi di prevenzione e controllo degli organismi nocivi. Nel quadro globale sulla biodiversità, concordato nel dicembre 2022 a Montréal, l’UE e i suoi Stati membri si sono impegnati a ridurre di metà il rischio complessivo rappresentato dai pesticidi entro il 2030.

La proposta di normativa sul ripristino della natura contribuisce a invertire il declino delle popolazioni di impollinatori entro il 2030 e a riportare la natura nei terreni agricoli, anche attraverso obiettivi specifici per il ripristino degli ecosistemi agricoli. La proposta di normativa sul ripristino della natura combina che combina un obiettivo generale di ripristino per consentire il recupero a lungo termine della natura in tutte le zone terrestri e marine dell’UE con obiettivi di ripristino vincolanti per habitat e specie specifici. Le misure di ripristino dovrebbero coprire entro il 2030 almeno il 20 % delle zone terrestri e marine dell’UE ed entro il 2050 tutti gli ecosistemi che necessitano di ripristino.

Insieme, queste proposte possono rappresentare un fattore di svolta per la conservazione degli impollinatori a livello UE.

Un’Europa senza impollinatori è un’Europa senza cibo

“Il ritorno degli impollinatori è essenziale per il nostro benessere e per il futuro. Faremo tutto il possibile, in stretta collaborazione con gli agricoltori, per riuscire ad ottenerlo – dichiara Virginijus Sinkevičius, commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca – Oltre un milione di persone lo hanno detto chiaro: siamo sulla buona strada e dobbiamo tenere alto il livello di ambizione. Continueremo a produrre risultati per loro e per tutti gli europei per garantire una natura sana e impollinatori che ci forniscano alimenti nutrienti”.

“Oggi più che mai, dobbiamo sostenere gli agricoltori se vogliamo garantire la sicurezza alimentare e la tutela della natura – aggiunge Janusz Wojciechowski, commissario per l’Agricoltura – La politica agricola comune aiuta gli agricoltori a rafforzare la protezione degli impollinatori, ad esempio sostenendo la conservazione degli habitat, l’agricoltura biologica, l’agroecologia e i programmi di apicoltura sostenibile. Più lavoriamo con gli agricoltori per proteggere gli impollinatori, più avanziamo verso una sicurezza alimentare sostenibile”.

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