Lanciata ad aprile da Banca Sella e Università del Salento, con il patrocinio della Regione Puglia, l’obiettivo della call for ideas “Rinascere dalla Xylella” era individuare e sviluppare idee e progetti innovativi per il rilancio dell’economia e del territorio pugliese attraverso soluzioni in grado di contrastare e ridurre il contagio da Xylella, rigenerando i terreni colpiti. Oggi conosciamo i vincitori e i loro progetti.
Rinascere dalla Xylella: i tre progetti vincitori
Vax si è aggiudicato il premio nella categoria “team di ricercatori”. L’idea cardine del team brindisino, composto da tre persone, è quella di manipolare il comportamento della Philaenus Spumarius (Sputacchina), l’insetto vettore della Xylella, inducendo una riduzione degli accoppiamenti tramite una innovativa tecnologia basata sulle vibrazioni.
Nella categoria “startup” ha vinto il premio Olivami, realtà di Martano (Lecce) che promuove la riforestazione post Xylella attraverso un innovativo modello di olivicoltura sostenibile e partecipativa, consentendo a chiunque di adottare a distanza uno o più olivi salentini e di sostenere conseguentemente gli agricoltori locali.
Tra le “PMI” il premio è andato a Xfarms, di San Vito dei Normanni (Brindisi), il cui progetto interviene sull’impatto territoriale promuovendo una diversificazione del paesaggio e della produzione, puntando a riforestare i terreni colpiti con una agri-foresta fatta di alberi, piante perenni e altre specie. L’autosufficienza viene garantita attraverso la vendita dei prodotti e la valorizzazione del nuovo spazio creato.
Dalla premiazione delle migliori idee all’incubatore di imprese agro-ambientali
I tre progetti vincitori, uno per ogni categoria individuata dalla call si sono aggiudicati un premio di 10 mila euro messi in palio da Banca Sella. Le realtà vincitrici avranno inoltre la possibilità di accedere allo Startup Incubation System di dpixel, di lavorare in uno degli hub Sellalab presenti sul territorio italiano, di utilizzare laboratori e attrezzature dell’Università del Salento, di ricevere la consulenza gratuita fornita dagli Innovation Financer di dpixel e la possibilità di integrare la propria soluzione all’interno dell’offerta delle aziende del territorio e dei partner che hanno partecipato alla call.
All’iniziativa si sono candidati complessivamente 40 progetti, dei quali 36 provenienti dall’Italia (29 dalla Puglia), mentre 4 sono state le candidature giunte dall’estero (Spagna, Portogallo, Egitto e Sudafrica). Un comitato composto da esperti dell’Università del Salento, Banca Sella, Sellalab e dpixel ha ammesso alla fase finale 9 progetti innovativi che hanno beneficiato in questi mesi di una fase di accompagnamento per perfezionare il modello di business cui è seguito il matching delle soluzioni sviluppate con le aziende del territorio.
“Il numero di progetti pervenuti testimonia quanto sia sentito il tema della Xylella e il suo impatto sul territorio pugliese – afferma Giorgio De Donno, Condirettore generale e vice Ceo di Banca Sella – Siamo molto soddisfatti della qualità delle idee proposte e dei diversi ambiti di approccio da parte dei partecipanti nell’affrontare questo fenomeno. La portata innovativa di queste soluzioni, caratterizzate da una forte attenzione all’ambiente, fornirà un importante contributo allo sviluppo sostenibile e al rilancio delle aree colpite”.
La rigenerazione sostenibile dell’agricoltura fa perno sulla forza imprenditoriale del territorio
“Oggi si apre la fase più importante di questa iniziativa, l’individuazione dopo un’attenta fase di valutazione delle migliori idee tra le tante che ci sono pervenute, ma il nostro impegno non si ferma alla premiazione – sottolinea il Rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice – È nostra intenzione, con l’aiuto delle altre Istituzioni e del Gruppo Sella, creare un incubatore di imprese agro-ambientali. La rinascita dell’agricoltura, la rigenerazione del nostro territorio, non può che partire dalla realizzazione di idee innovative, dalla creazione di una nuova imprenditorialità dinamica e appassionata”.
La rigenerazione sostenibile dell’agricoltura e del paesaggio dei territori colpiti dalla Xylella è uno degli obiettivi sul quale l’Università sta lavorando in collaborazione con il Distretto Agroalimentare Jonico-Salentino (DAJS) e con i più importanti centri di ricerca regionali. Il fine di questa collaborazione è l’elaborazione di un Piano di Rigenerazione, ma la sua attuazione non può che essere demandata alle istituzioni e alla forza imprenditoriale di questi territori. Di qui l’esigenza di individuare e sostenere nuove iniziative imprenditoriali.
“Ecco perché questo progetto con il gruppo Sella ha un’importanza strategica che va ben al di là della competizione che oggi si conclude – spiega Pollice – Questo progetto dimostra che facendo rete possiamo davvero contribuire a costruire un futuro di sostenibilità per il nostro territorio e ricostruire la bellezza del nostro paesaggio”.