L’inquinamento atmosferico e le isole di calore sono due dei principali problemi che affliggono le nostre città e rappresentano un grave minaccia per la salute pubblica, con mezzo milione di morti premature stimate in Europa e un costo complessivo di circa 644 miliardi di euro. E il futuro non ci riserva buone notizie: le stime ufficiali parlano di un raddoppio dei decessi a causa dell’aria inquinata entro il 2050. Saranno soprattutto le città del Mediterraneo a fare le spese dell’effetto combinato dell’aumento di temperatura (+2-5°C su scala regionale e fino a +7 °C nelle città entro il 2100) e dell’inquinamento dell’aria, come già confermato dalle due ondate di calore e dai picchi di inquinamento registrati nell’estate del 2019 e, in generale, dal 2000 in avanti in tutta Europa.
“Le criticità ambientali che si sono verificate quell’estate hanno fatto crescere la consapevolezza delle autorità pubbliche sull’urgenza di mettere in campo misure di mitigazione e adattamento e, soprattutto, hanno aperto le porte alla sperimentazione di nuovi modi di pianificazione e gestione delle foreste periurbane, come dimostrano Milano con 3 milioni di alberi piantati entro il 2030, il sud della Francia con 1 milione di nuovi alberi e il nostro progetto di riforestazione urbana” dichiara Alessandra De Marco del Dipartimento ENEA di Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali e responsabile del progetto per l’Agenzia.
Il progetto europeo AIRFRESH per contrastare inquinamento atmosferico e isole di calore
Circa 600 nuovi alberi sono stati piantati a Firenze e ad Aix-en-Provence, nel sud-est della Francia, grazie al progetto europeo AIRFRESH, che vede la partecipazione per l’Italia di ENEA e Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del CNR. L’obiettivo è di quantificare la capacità di un’area periurbana riforestata di migliorare la qualità dell’aria in città, ridurre il fenomeno delle isole di calore e garantire il deflusso delle acque piovane durante eventi meteorologici estremi.
AIRFRESH (Air pollution removal by urban forests for a better human well-being) è finanziato dal programma LIFE 2019 nell’ambito del sottoprogramma Ambiente e applicazione del progetto Efficienza delle risorse che si propone di contribuire all’attuazione, all’aggiornamento e allo sviluppo della politica e della legislazione dell’Unione europea in materia di ambiente e clima cofinanziando progetti con valore aggiunto europeo.
“Per il progetto ENEA applicherà un sistema modellistico in grado di valutare le concentrazioni dei principali inquinanti e dei parametri meteorologici nelle città selezionate nelle condizioni di vegetazione attuale e, in seguito, all’introduzione di aree riforestate in prossimità della città” precisa De Marco.
La capacità di un’area periurbana riforestata di migliorare la qualità dell’aria in città
Una volta conclusa la fase di piantumazione degli alberi, spiega De Marco si inizierà con le campagne di misurazione delle concentrazioni di inquinanti atmosferici e dei valori di temperatura e umidità, sia nelle aree riforestate sia in quelle limitrofe, per valutare l’efficacia della creazione dell’area. I risultati ottenuti permetteranno di mettere a punto linee guida per massimizzare i benefici ambientali e di salute pubblica dalla riforestazione urbana.
Inoltre, gli amministratori locali, e non solo, avranno a disposizione indicazioni concrete su piantumazione e manutenzione del verde e un’adeguata selezione di specie arboree adatte al proprio contesto urbano, per evitare il verificarsi di altre problematiche, come il rilascio di composti organici volatili biogenici (BVOC) che portano alla formazione di ozono, all’aumento dei pollini causa di allergie e a ulteriori costi di potatura degli alberi.
Insieme alle due città pilota per la parte sperimentale, il progetto AIRFRESH modellerà le concentrazioni di inquinanti anche per Zagabria (Croazia) e Napoli, per ottenere informazioni su contesti urbani con condizioni geografiche e orografiche differenti.